sabato 26 gennaio 2013

La musica antica e flamenca rivisitata dall'Accademia del Piacere

Gli eventi culturali che l'Espacio Santa Clara sta organizzando a Siviglia (l'ultimo è la mostra di ritratti di Zurbarán e abiti di prestigiosi stilisti ad essi ispirati), compreso l'uso dello splendido chiostro per concerti di musica barocca e flamenca, mi ha fatto ricordare il lavoro dell'Accademia del Piacere, un gruppo sivigliano che studia la musica antica per offrirle nuove interpretazioni.
Non è inusuale che dai patios sivigliani arrivino le note della musica barocca, dei clavicembali accompagnati da voci malinconiche e flamenche; la Casa de las Tres Culturas, a Santa Cruz, offre ogni settimana concerti di musica andalusi (i turisti non dovrebbero perderli, perché raccontano un passato con cui Siviglia continua ad avere rapporti, non solo per turismo); nelle chiese non sono rari i concerti di musica barocca e sotto le mura dell'Alcázar, che guardano la possente cattedrale gotica, non è raro, verso il tramonto, sentire musicisti che suonano le viole e riportano alla Siviglia del XVI secolo. Il rapporto con la musica antica, continua a essere, insomma, attuale e fecondo, appassionante anche per chi sivigliano non è e rimane affascinato da questo intenso passato.
L'Accademia del Piacere è uno dei gruppi che esplorano la modernità della musica antica e la restituiscono con originalità al presente. Ha inciso finora quattro dischi, sotto la direzione di Fahmi Alqhai, in cui ha analizzato e studiato la musica antica con rigore, ma senza disdegnare le commistioni. Adesso ha pronto il quinto album, che dovrebbe uscire in primavera, si intitola Fantasías, diferencias y glosas, ed è un ritorno alla musica rinascimentale andalusa, dopo l'omaggio al flamenco del disco precedente, Las idas y las vueltas.
Su youtube ci sono vari video che testimoniano il lavoro di questi artisti andalusi. Vi lascio un video e, per i più interessati, l'intero concerto di Las idas y las vueltas, registrato da TVE2, il canale culturale della tv pubblica. Dura poco più di un'ora e venti, lo si ascolta e si è in Andalusia, in un patio elegante, in una chiesa barocca, davanti alle mura dell'Alcázar, mentre la Giralda veglia materna alle spalle, nel tramonto sivigliano
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