sabato 26 gennaio 2013

La Casa Reale spagnola cancella Iñaki Urdangarin dal proprio sito web

Iñaki Urdangarin è stato cancellato oggi dalla lista dei membri della Famiglia Reale, sul sito web ufficiale della Casa Reale spagnola. La sparizione potrebbe essere considerata come una risposta della Zarzuela ai tentativi dell'ex socio di Urdangarin, Diego Torres, di coinvolgere la Monarchia nella trama di malversazione e frode fiscale dell'Instituto Noos.
Un paio di settimane fa Torres ha consegnato ai magistrati che indagano sull'Instituto, una serie di email che dimostravano la partecipazione di Corinna zu Sayn-Wittgenestein, l'amante del Re, al summit organizzato da Noos a Valencia, nel 2004. Sono state emails che hanno causato molta sorpresa e non poche polemiche, perché hanno evidenziato ancora una volta l'ambiguità della principessa tedesca, che si muove nell'alta società e ottiene vantaggi economici dai suoi contatti, tra i quali c'è il sovrano spagnolo. Chi ha pagato il soggiorno valenciano di Corinna? E perché la principessa è andata a Valencia? Sapeva il Re di questa sua partecipazione? Era d'accordo? E se Corinna è stata a Valencia per un meeting organizzato da Noos, significa che re Juan Carlos era al corrente delle attività "non esemplari" del genero?
Dubbi sufficienti a macchiare l'immagine della Corona, anche se è più che credibile che non ci sia niente di criticabile nel soggiorno valenciano della bionda tedesca.
Non contento di aver mirato al Re, Torres è tornato all'attacco un paio di giorni fa, con altre emails scritte da Iñaki Urdangarin a Carlos García Revenga, il segretario personale delle Infante, uno degli uomini a loro più vicino e da loro più amato (secondo La otra crónica di El Mundo di oggi, l'Infanta Elena lo considera una specie di fratello maggiore). Nelle emails Urdangarin mette al corrente dei suoi passi García Revenga e gli chiede consiglio, con toni che dimostrano un'amicizia e una fiducia profondi. Il segretario delle Infante figura come tesoriere di Noos, "una carica simbolica, perché nelle Fondazioni come Noos le due figure fondamentali sono il presidente e il segretario" assicura lui oggi a La otra crónica. Ma il tentativo di coinvolgerlo di Torres, al dimostrare che Iñaki gli confidava pensieri e intenzioni, è più che palese.
E' per questo che la Casa Reale ha deciso di tagliare la testa al toro e ha eliminato il Duca di Palma dall'organigramma della Famiglia Reale? La Zarzuela giura di no. In realtà la decisione sarebbe stata presa al vedere le reazioni suscitate dalla visita che Iñaki ha compiuto, insieme al resto della Famiglia Reale, a re Juan Carlos, ricoverato in ospedale per un'operazione all'anca. Davanti al timore che l'opinione pubblica abbia interpretato quella visita come un riavvicinamento del Re al genero, la Zarzuela ha voluto mettere in chiaro le cose, ritirando il Duca dalla sua pagina web.
"Il messaggio è chiaro: Iñaki Urdangarin è fuori dalla Casa. Si è rivelato necessario tornare a marcare la distanza per rispondere agli effetti negativi che il caso Noos sta avendo sull'immagine della Casa e per fermare questa corrente di pensiero che interpreta la visita di Urdangarin al Re, in ospedale, come un avvicinamento istituzionale. La nostra posizione è ferma: una cosa è la vita familiare, un'altra quella istituzionale" ha detto ai media un portavoce della Casa Reale. E ha lanciato un avvertimento chiaro a Diego Torres: "La Casa Reale continuerà a difendere la sua immagine e la sua reputazione. Non rimarremo fermi né silenziosi".
Un messaggio chiaro, che fa venire in mente, chissà perché, Mario Draghi, il presidente della BCE, quando ha detto: "Abbiamo i mezzi per difendere l'euro a ogni costo. E credetemi, sarà sufficiente". Dopo quella frase i mercati si sono calmati e la speculazione sullo spread di Italia e Spagna si è frenata. Avrà lo stesso effetto, questo avvertimento, su Diego Torres e il suo impegno a coinvolgere la monarchia, per evitare il carcere?