sabato 26 gennaio 2013

Il fascino fiabesco di Lussemburgo, sotto la neve

Sono stata a Lussemburgo la scorsa primavera, in un giugno freddo, grigio e piovigginoso che, come spesso capita al nord, regalava poco spazio al sole. Lussemburgo mi è molto piaciuta, soprattutto nella distanza. Al momento mi era piaciuto il contrasto tra l'immagine di città piccola e provinciale e il ruolo di metropoli cosmopolita ed europeista, ma non era stato amore a prima vista, come Siviglia, Cadice, Trieste o Berlino.
Non mi immaginavo, allora, che la capitale del piccolo Granducato potesse rimanermi tanto nel cuore e non immaginavo che la Corniche, che dalle possenti mura si affaccia su Grund e sulla valle dell'Alzette, potesse diventare davvero uno dei miei posti preferiti d'Europa. Guardavo questo delizioso quartiere di campanili aguzzi e tetti grigi e spioventi, con i vigneti ricavati in piccole balconate che risalivano su, verso la città, e pensavo a quanto sarebbe dovuto essere fiabesco sotto la neve. Pensavo anche che sarei tornata nel Granducato, per vedere Lussemburgo innevata. Era una delle promesse per l'epoca dei mercatini di Natale.
La neve è arrivata, io non sono andata, ma Grund mantiene le promesse.
Su Facebook Lussembugo ha una pagina di fans, in cui vengono inserite ogni giorno nuove foto, e in questi giorni d'inverno sono le immagini della capitale innevata a farla da padrone, come è giusto che sia. Grund, la sua valle innevata, le grandi mura che un tempo la respingevano e oggi la proteggono sono davvero fiabesche, soprattutto con le luci notturne. Il prossimo inverno ci sarò, Lussemburgo!