martedì 29 gennaio 2013

Maxima Zorreguieta, la prima regina ispanica d'Europa, fa impazzire l'Argentina

La regina Beatrice d'Olanda annuncia l'abdicazione in favore del figlio Willem Alexander, 46 anni ad aprile, quando salirà sul trono degli Orange, e l'Argentina impazzisce per Maxima Zorreguieta, la bella moglie del futuro sovrano. In realtà sono un po' tutti i media ispanici che da ieri, da quando la 75enne Beatrice ha annunciato il passaggio del potere reale a suo figlio, sono impazziti e hanno in copertina l'esuberante ragazza di Buenos Aires, che ha conquistato gli olandesi a colpi di sorrisi, gesticolazione latina, outfits inguardabili in altre ma deliziosi su di lei.
Máxima será reina de Holanda, titolava in Home Page, ieri sera, Clarin, il più importante quotidiano argentino, con una gran foto della compatriota, fornita di tiara; stesso titolo anche per La Nación, che pubblicava ben due foto della futura regina consorte, una delle quali persino con il vero protagonista della successione, il marito Willem Alexander; mentre Página 12, più sobrio, non solo non apriva la Home Page con la notizia del giorno dall'Olanda, ma non metteva neanche il nome di Maxima nel titolo, Un'Argentina sul trono d'Olanda, e, massimo sgarbo, pubblicava solo una foto del futuro re (come, del resto, sarebbe stato più corretto ovunque). Negli articoli interni era tutto un fiorire di aneddoti e ricordi degli amici argentini della futura sovrana consorte ed era tutta una lode per lei, diventata in pochi anni il membro più popolare della Famiglia Reale olandese, grazie alla spontaneità e al calore latini. Stessa follia collettiva nei forum ispanici della realeza, presi d'assalto dai latinoamericani, argentini in particolare, perché una di loro sarà regina e regnerà in Olanda.
E uno pensa ai danni dei media, della cosiddetta stampa rosa, che si fissa più sugli outfits delle regine ed eredi consorti, figure meramente decorative, che sul ruolo di sovrani ed eredi al trono, rendendo protagonista di quest'abdicazione non il futuro re, ma la moglie. Mezzo mondo a celebrare l'ascesa al trono di Maxima, una donna colta e intelligente, probabilmente la più brillante delle future regine consorti d'Europa, ma che non regnerà e non avrà alcun ruolo costituzionale.
Ieri sera, in Olanda, è successa una cosa straordinaria: l'anziano Capo di Stato si è dimesso non perché non sia più in grado di compiere le proprie funzioni, ma perché pensa che sia tempo di passare la mano a una nuova generazione. Una generazione nata negli anni 60, che non ha più alcun rapporto con la Seconda Guerra mondiale, che ha studiato nelle migliori università d'Europa e del mondo, che è cresciuta in un'Europa dai confini sempre più labili e che ha ottimi rapporti con le nuove tecnologie. Una generazione ormai più vicina ai 50 che ai 30, che è ora che arrivi nella stanza dei bottoni. In Gran Bretagna, dove c'è una vecchia regina che rifiuta di passare la mano, nonostante il suo erede abbia raggiunto l'età della pensione senza la possibilità di regnare, hanno un Primo Ministro nato nel 1967, un'idea che in Italia metterebbe i brividi a gente nata negli anni 40 che rifiuta di farsi da parte e pretende addirittura di giudicare, come se avesse realizzato grandi cose e non lasciasse un Paese in macerie, chi, nato negli anni 60 e 70, esige quello che è ovvio, la possibilità di guidare il proprio futuro.
Il gesto di Beatrice d'Olanda ispirerà i vecchi monarchi sui troni d'Europa a lasciare spazio a una generazione più giovane? Ci sarà uno svecchiamento delle monarchie, che contano attualmente su due soli sovrani nati dopo la Seconda Guerra Mondiale, Albert di Monaco e Henri del Lussemburgo? Dovrebbero essere le domande all'indomani dell'abdicazione di Beatrice. Invece no.
Tutti pazzi per Maxima, esuberante, colorata e sorridente e meno male che Willem Alexander è sufficientemente equilibrato e innamorato da non essere geloso di tanta popolarità della moglie. Una popolarità che mette in ombra, in fondo, il vero significato della monarchia, riducendola a un frivolo controllo degli outfits di una donna senza alcun ruolo costituzionale. Ma tant'è.
Maxima sarà la prima regina consorte plebea del XXI secolo e la prima latinoamericana. E per questo i media latinoamericani, così repubblicani, loro, così orgogliosi di essersi liberati di re e monarchie, anche con le fucilazioni, sono impazziti. In realtà c'è già una latinoamericana, su un trono europeo, la cubana Maria Teresa Mestre, Granduchessa del Lussemburgo. E le esperienze di Silvia di Svezia e Sonja di Norvegia dimostrano che le plebee sanno essere impeccabili, nel loro ruolo decorativo, quanto le aristocratiche.
La 41enne argentina, oltre a essere dotata di una personalità brillante e travolgente, ha anche un'ottima preparazione accademica e culturale; ha studiato nelle migliori scuole del suo Paese, ha lavorato come broker a New York, ha avuto l'intelligenza di trasferirsi a Bruxelles non appena la storia con Willem Alexander si è fatta più seria, in modo da conoscere da vicino costumi e clima del Benelux, ha imparato l'olandese ancora prima dell'annuncio del fidanzamento ufficiale (mica come Charlene Wittstock, che vive da sei anni a Monaco e non sa ancora il francese). In questi anni da principessa ha fatto dimenticare l'oscuro passato del padre, legato alla dittatura argentina, a colpi di sorrisi, impegno e comportamento impeccabile.
Le riviste patinate d'Argentina seguono da anni, con passione, la vita di questa compatriota plebea, che ha saputo inserirsi perfettamente nei meccanismi di una delle monarchie più prestigiose d'Europa: il marito innamorato che si è innamorato anche degli asados e del dulce de leche, le vacanze in Argentina con le tre bellissime figlie, i posados per la stampa locale, in modo da poter poi godere in pace i giorni familiari. Della follia argentina di ieri, è divertente, però, un commento dello spagnolo El Mundo: "Non si è pronunciata, né ci si aspetta che lo faccia. Ma come sopporterà Cristina Kirchner il fatto di condividere la corona? C'è posto per due regine, in Argentina?" Il primo segnale: Página 12, il quotidiano più vicino alla Presidente, non è stato il più gentile con Maxima. Divertente, ma se fossero stati due uomini, un presidente e un futuro sovrano consorte, sarebbe stato lo stesso? Mah!