Camila Vallejo, la leader degli studenti cileni che un paio
di anni fa ha infiammato le coscienze del Paese, chiedendo un'istruzione
pubblica, gratuita e di qualità, attraverso cortei e manifestazioni che hanno
coinvolto anche professori, presidi, rettori e genitori, scende (o sale?) in
politica.
Camila ha quasi 25 anni (li compirà alla fine di aprile) ed è diventata una vera e propria icona della sua
generazione. L'anno scorso ha benedetto il movimento messicano #yosoy132,
nato contro l'allora candidato presidenziale Enrique Peña Nieto, manifestando tutta la sua simpatia in un video e dando così morale ed
energia. Poco dopo ha pubblicato un libro Podemos cambiar el mundo (Possiamo
cambiare il mondo), in cui spiega le sue idee, attraverso i discorsi e le
interviste rilasciate come presidente della FECH, la Federazione degli Studenti
Cileni. Sembrava un po' la premessa per il suo arrivo in politica, anche se lei
si tirava indietro e il Partito Comunista, in cui milita, cercava di non
bruciarla, considerandola un gioiellino in fieri, da curare e far maturare.
Ma con le elezioni del prossimo novembre in vista, la bella leader degli
studenti cileni ha rotto gli indugi e si presenterà come candidata del
distretto La Florida di Santiago del Cile, dove vive sin da bambina. Vallejo ha
già diffuso i primi volantini, in cui si legge: "Residenti,
studenti, lavoratori de La Florida. Dal 2011 i giovani si sono svegliati e hanno
smosso le nostre coscienze addormentate dai debiti. Si sono sollevati contro il
lucro nell'istruzione e il Cile ha iniziato a cambiare. La gioventù si apre
il cammino con coraggio, intelligenza e convinzione".
E' il primo passo di Camila Vallejo e delle giovani generazioni cilene, nate dopo il golpe di
Augusto Pinochet e cresciuto negli anni della Concertación. Un Cile cosciente
degli errori e degli orrori del passato, deciso a non dimenticarli e a guardare
avanti, verso un modello di Stato che tuteli i diritti dei più deboli e offra
loro la parità delle condizioni di partenza. Curioso che nel Paese più machista
del Cono Sur, siano le donne le leaders a cui si guarda con speranza: Camila
Vallejo è il volto giovane e combattivo del futuro, Michelle Bachelet, l'ex
presidente più amata della democrazia, è il leader a cui la Concertación guarda
per tornare a La Moneda, dopo l'esperienza deludente del conservatore Sebastián
Piñera.