lunedì 18 febbraio 2013

Camila Vallejo si candida alle elezioni cilene: dai cortei studenteschi al Parlamento

Camila Vallejo, la leader degli studenti cileni che un paio di anni fa ha infiammato le coscienze del Paese, chiedendo un'istruzione pubblica, gratuita e di qualità, attraverso cortei e manifestazioni che hanno coinvolto anche professori, presidi, rettori e genitori, scende (o sale?) in politica.
Camila ha quasi 25 anni (li compirà alla fine di aprile) ed è diventata una vera e propria icona della sua generazione. L'anno scorso ha benedetto il movimento messicano #yosoy132, nato contro l'allora candidato presidenziale Enrique Peña Nieto, manifestando tutta la sua simpatia in un video e dando così morale ed energia. Poco dopo ha pubblicato un libro Podemos cambiar el mundo (Possiamo cambiare il mondo), in cui spiega le sue idee, attraverso i discorsi e le interviste rilasciate come presidente della FECH, la Federazione degli Studenti Cileni. Sembrava un po' la premessa per il suo arrivo in politica, anche se lei si tirava indietro e il Partito Comunista, in cui milita, cercava di non bruciarla, considerandola un gioiellino in fieri, da curare e far maturare.
Ma con le elezioni del prossimo novembre in vista, la bella leader degli studenti cileni ha rotto gli indugi e si presenterà come candidata del distretto La Florida di Santiago del Cile, dove vive sin da bambina. Vallejo ha già diffuso i primi volantini, in cui si legge: "Residenti, studenti, lavoratori de La Florida. Dal 2011 i giovani si sono svegliati e hanno smosso le nostre coscienze addormentate dai debiti. Si sono sollevati contro il lucro nell'istruzione e il Cile ha iniziato a cambiare. La gioventù si apre il cammino con coraggio, intelligenza e convinzione".
E' il primo passo di Camila Vallejo e delle giovani generazioni cilene, nate dopo il golpe di Augusto Pinochet e cresciuto negli anni della Concertación. Un Cile cosciente degli errori e degli orrori del passato, deciso a non dimenticarli e a guardare avanti, verso un modello di Stato che tuteli i diritti dei più deboli e offra loro la parità delle condizioni di partenza. Curioso che nel Paese più machista del Cono Sur, siano le donne le leaders a cui si guarda con speranza: Camila Vallejo è il volto giovane e combattivo del futuro, Michelle Bachelet, l'ex presidente più amata della democrazia, è il leader a cui la Concertación guarda per tornare a La Moneda, dopo l'esperienza deludente del conservatore Sebastián Piñera.