Le è bastato un duro discorso critico all'Internazionale Socialista
riunita a Cascais, nel Portogallo, per conquistare l'attenzione dei media di
casa, in Spagna. La Segretaria Generale dell'Unione Internazionale della
Gioventù Socialista, la 29enne spagnola Beatriz Talegón, ha pronunciato un durissimo j'accuse, davanti ai leaders socialisti di tutto il mondo, guidati dal
presidente dell'Internazionale Yorgos Papandreu: "Vi chiediamo una volta per tutte che l'Internazionale abbia un
senso, non fate che noi giovani dobbiamo vergognarci" ha detto. Tra le
esigenze di Talegón, che la contabilità dell'Internazionale "non sia più
un mistero, come quello delle piramidi", che siano create scuole ad hoc
per i più giovani e che il loro entusiasmo sia preso sul serio. Ha definito "molto triste" che la gente de Il Cairo, Bruxelles, Beirut, Madrid scende per le strade a chiedere soluzioni ai danni causati dal capitalismo e che i socialisti non li abbiano animati a farlo né siano con loro. "Ci dovrebbe ferire che stiano chiedendo democrazia, libertà, fraternità, una scuola pubblica, una sanità pubblica e noi non siamo lì, con loro".
"Non ci
volete ascoltare, ma noi non siamo qui solo per fare da staff, come i giovani del
Portogallo in questi giorni" ha lamentato la Segretaria Generale,
accusando la dirigenza dell'Internazionale Socialista di volere i giovani solo
"per applaudire e riempire gli spazi con facce belle e giovani".
"Siamo qui, con il nostro impegno nei vostri confronti, perché siete
responsabili di quello che succede. Noi stiamo pagando le conseguenze della
vostra mancanza d'azione o della vostra azione. Non abbiamo alcun tipo di
sostegno dall'Internazionale Socialista, non vi preoccupiamo affatto" ha
detto in uno dei passaggi più duri del suo discorso.
In Uganda, ha ricordato, ci sono giovani socialisti in carcere,
nell'Internazionale ci sono buoni avvocati, ma nessuno è impegnato a liberarli.
La critica più demolitrice, quella che ha conquistato le Home Pages e i titoli
dei giornali, ha riguardato però lo stile dei dirigenti dell'Internazionale
Socialista, che discutono di socialismo "in alberghi cinque stelle", a
cui arrivano "scendendo da auto di lusso". Quanto c'è di socialismo
in questo? si è chiesta Beatriz, che alla fine del suo discorso ha ricevuto
un'ovazione dalla sala, pur tra le espressioni di riprovazione dei più anziani.
Papandreu ha voluto darle un contentino promettendole che "cercheremo di
lavorare insieme" e che verranno ascoltate "le proposte
concrete" dei Giovani Socialisti. Il solito atteggiamento supponente di
buona parte della dirigenza di sinistra, verrebbe da dire, così autoreferenziale
da rifiutare qualunque autocritica.
Beatriz Talegón come Debora Serracchiani in Italia? Di sicuro ha conquistato i
media spagnoli. Da alcuni giorni la cercano per intervistarla o farle le pulci. Perché quando una persona critica, con parole sferzanti, non si guarda al contenuto delle sue parole, a quanto possa essere utile per migliorare le cose, ma alla sua coerenza personale, in modo da lasciare le cose come stanno. Guardare il dito, quando si indica la luna, più o meno.
elconfidencial.com, in un articolo dedicato alla sua 'incoerenza', scrive che nel
suo j'accuse Talegón "si è dimenticata che l'Unione Internazionale dei
Giovani Socialisti, che guida, le ha pagato una dozzina di viaggi per assistere
a riunioni, celebrate in tutto il mondo. Tutto è iniziato quando
è stata eletta Segretaria Generale dell'organizzazione, in una riunione
celebrata ad aprile 2012, ad Asunción (Paraguay)". Tra i prossimi eventi a
cui prenderà parte figurano "una conferenza globale in Svezia, un festival
di giovani lavoratori in Germania,a maggio, riunioni a Gerusalemme e in un
accampamento in Palestina". Tutti appuntamenti a cui assisterà a spese
dell'Internazionale Socialista, accusa il sito web (ed essendo Segretaria di
un'organizzazione dell'Internazionale, a spese di chi dovrebbe viaggiare?!).
In Spagna alcuni dirigenti del PSOE hanno chiesto le sue dimissioni, perché
"non è la persona migliore per lanciare questo messaggio", dato che
il suo stipendio "è molto al di sopra delle possibilità dei suoi
coetanei".
Nelle interviste Talegón ha già fatto sapere che per principio non ha mai
viaggiato in prima classe, che a Cascais ha dormito in un ostello, condividendo
la camera con una collega, che guadagna 1500 euro al mese netti, come risulta
dalla sua dichiarazione dei redditi.
In una bella intervista rilasciata ieri a El Pais, prima di tornare a Vienna,
dove ha base il suo lavoro di Segretaria Generale dei Giovani Socialisti,
riconosce gli errori socialisti degli ultimi anni, che stanno costando al PSOE
la più lunga traversata del deserto che si sia vista in democrazia, e dice una
frase che non vale solo per la Spagna: "Se c'è una cosa costante nella
sinistra, è che viviamo in una continua rifondazione, pensando sempre al cambio
e all'autocritica". E lamenta anche che sia stato il PSOE di José Luis
Rodriguez Zapatero a sopprimere la patrimoniale.
Risponde a chi l'accusa di incoerenza e di vivere di politica da 7
anni, ricordando che, avendo 29 anni, lavora da 13, essendo stata anche
dipendente di McDonald's ed essendosi laureata nel frattempo in Diritto, avendo
studiato tre lingue e avendo seguito la passione per la musica. "Chiunque
può controllare la mia carriera, guadagno 2500 euro, pago 1000 di tasse a
Vienna e non ho mai viaggiato in prima classe, per principio".
Crede nei valori della sobrietà, dell'uguaglianza di opportunità e della giustizia
sociale. E ha una convinzione che dovrebbero avere i leaders socialisti di ogni
età: "Sì, davvero credo che si possa cambiare il mondo".
Da youtube, il breve discorso, in spagnolo, con cui ha messo in imbarazzo i leaders
dell'Internazionale Socialista