sabato 16 febbraio 2013

Non si discute di socialismo negli alberghi a 5 stelle. Il j'accuse di Beatriz Talegón imbarazza l'Internazionale

Le è bastato un duro discorso critico all'Internazionale Socialista riunita a Cascais, nel Portogallo, per conquistare l'attenzione dei media di casa, in Spagna. La Segretaria Generale dell'Unione Internazionale della Gioventù Socialista, la 29enne spagnola Beatriz Talegón, ha pronunciato un durissimo j'accuse, davanti ai leaders socialisti di tutto il mondo, guidati dal presidente dell'Internazionale Yorgos Papandreu: "Vi chiediamo una volta per tutte che l'Internazionale abbia un senso, non fate che noi giovani dobbiamo vergognarci" ha detto. Tra le esigenze di Talegón, che la contabilità dell'Internazionale "non sia più un mistero, come quello delle piramidi", che siano create scuole ad hoc per i più giovani e che il loro entusiasmo sia preso sul serio. Ha definito "molto triste" che la gente de Il Cairo, Bruxelles, Beirut, Madrid scende per le strade a chiedere soluzioni ai danni causati dal capitalismo e che i socialisti non li abbiano animati a farlo né siano con loro. "Ci dovrebbe ferire che stiano chiedendo democrazia, libertà, fraternità, una scuola pubblica, una sanità pubblica e noi non siamo lì, con loro".
"Non ci volete ascoltare, ma noi non siamo qui solo per fare da staff, come i giovani del Portogallo in questi giorni" ha lamentato la Segretaria Generale, accusando la dirigenza dell'Internazionale Socialista di volere i giovani solo "per applaudire e riempire gli spazi con facce belle e giovani".  "Siamo qui, con il nostro impegno nei vostri confronti, perché siete responsabili di quello che succede. Noi stiamo pagando le conseguenze della vostra mancanza d'azione o della vostra azione. Non abbiamo alcun tipo di sostegno dall'Internazionale Socialista, non vi preoccupiamo affatto" ha detto in uno dei passaggi più duri del suo discorso.
In Uganda, ha ricordato, ci sono giovani socialisti in carcere, nell'Internazionale ci sono buoni avvocati, ma nessuno è impegnato a liberarli.
La critica più demolitrice, quella che ha conquistato le Home Pages e i titoli dei giornali, ha riguardato però lo stile dei dirigenti dell'Internazionale Socialista, che discutono di socialismo "in alberghi cinque stelle", a cui arrivano "scendendo da auto di lusso". Quanto c'è di socialismo in questo? si è chiesta Beatriz, che alla fine del suo discorso ha ricevuto un'ovazione dalla sala, pur tra le espressioni di riprovazione dei più anziani.
Papandreu ha voluto darle un contentino promettendole che "cercheremo di lavorare insieme" e che verranno ascoltate "le proposte concrete" dei Giovani Socialisti. Il solito atteggiamento supponente di buona parte della dirigenza di sinistra, verrebbe da dire, così autoreferenziale da rifiutare qualunque autocritica.
Beatriz Talegón come Debora Serracchiani in Italia? Di sicuro ha conquistato i media spagnoli. Da alcuni giorni la cercano per intervistarla o farle le pulci. Perché quando una persona critica, con parole sferzanti, non si guarda al contenuto delle sue parole, a quanto possa essere utile per migliorare le cose, ma alla sua coerenza personale, in modo da lasciare le cose come stanno. Guardare il dito, quando si indica la luna, più o meno.
elconfidencial.com, in un articolo dedicato alla sua 'incoerenza', scrive che nel suo j'accuse Talegón "si è dimenticata che l'Unione Internazionale dei Giovani Socialisti, che guida, le ha pagato una dozzina di viaggi per assistere a riunioni, celebrate in tutto il mondo. Tutto è iniziato quando è stata eletta Segretaria Generale dell'organizzazione, in una riunione celebrata ad aprile 2012, ad Asunción (Paraguay)". Tra i prossimi eventi a cui prenderà parte figurano "una conferenza globale in Svezia, un festival di giovani lavoratori in Germania,a maggio, riunioni a Gerusalemme e in un accampamento in Palestina". Tutti appuntamenti a cui assisterà a spese dell'Internazionale Socialista, accusa il sito web (ed essendo Segretaria di un'organizzazione dell'Internazionale, a spese di chi dovrebbe viaggiare?!).
In Spagna alcuni dirigenti del PSOE hanno chiesto le sue dimissioni, perché "non è la persona migliore per lanciare questo messaggio", dato che il suo stipendio "è molto al di sopra delle possibilità dei suoi coetanei".
Nelle interviste Talegón ha già fatto sapere che per principio non ha mai viaggiato in prima classe, che a Cascais ha dormito in un ostello, condividendo la camera con una collega, che guadagna 1500 euro al mese netti, come risulta dalla sua dichiarazione dei redditi.
In una bella intervista rilasciata ieri a El Pais, prima di tornare a Vienna, dove ha base il suo lavoro di Segretaria Generale dei Giovani Socialisti, riconosce gli errori socialisti degli ultimi anni, che stanno costando al PSOE la più lunga traversata del deserto che si sia vista in democrazia, e dice una frase che non vale solo per la Spagna: "Se c'è una cosa costante nella sinistra, è che viviamo in una continua rifondazione, pensando sempre al cambio e all'autocritica". E lamenta anche che sia stato il PSOE di José Luis Rodriguez Zapatero a sopprimere la patrimoniale.
Risponde a chi l'accusa di incoerenza e di vivere di politica da 7 anni, ricordando che, avendo 29 anni, lavora da 13, essendo stata anche dipendente di McDonald's ed essendosi laureata nel frattempo in Diritto, avendo studiato tre lingue e avendo seguito la passione per la musica. "Chiunque può controllare la mia carriera, guadagno 2500 euro, pago 1000 di tasse a Vienna e non ho mai viaggiato in prima classe, per principio".
Crede nei valori della sobrietà, dell'uguaglianza di opportunità e della giustizia sociale. E ha una convinzione che dovrebbero avere i leaders socialisti di ogni età: "Sì, davvero credo che si possa cambiare il mondo".
Da youtube, il breve discorso, in spagnolo, con cui ha messo in imbarazzo i leaders dell'Internazionale Socialista