lunedì 11 marzo 2013

Ángeles Verano: la creatività non deve stravolgere il vestito da flamenca

Ángeles Verano è una delle stiliste più importanti della moda flamenca. Anche lei, come le più mediatiche Juana Martin e Vicky Martin Berrocal, quest'anno ha rinunciato a presentare le sue nuove collezioni alla Settimana della Moda di Flamenca di Siviglia. Ha preferito, ha spiegato in un'intervista al Correo de Andalucia, "una sfilata privata per le clienti, in modo da poter servire al meglio chi scommette sul mio stile. Sono nata con SIMOF, era la miglior vetrina del mondo; non ho intenzione di fare la guerra a nessuno e riconosco il grande lavoro di SIMOF, ma quest'anno ho deciso di sfilare da sola, anche per affrontare la crisi in un altro modo".
La crisi rientra spesso nella conversazione della stilista andalusa: "Il vestito da flamenca è un articolo di lusso e d è quello a cui rinuncia prima chi sta soffrendo la crisi. le cadute delle vendite di quest'anno sono superiori al 50%, perché la gente sta sempre peggio, chi non ha, perché non ha, e chi ha perché è in attesa degli eventi e nel frattempo non spende. C'è un freno totale al consumo e io spiego alle mie clienti che se continueranno a venire ci sarò, altrimenti dovrò chiudere".
Per affrontare la crisi non ha aumentato gli stipendi, ha mantenuto i prezzi d'affitto dei locali e si è servita delle "tele meravigliose" che aveva in magazzino: in questo modo è riuscita a creare una collezione che costa quasi la metà della precedente, perché "tutto costa meno"; bisogna riuscire a resistere alla tempesta e sperare che entro un paio di anni le cose siano più stabili ("In Spagna tornerà tutto come 30 anni fa; ci potrà pagari i capricci lo farà,gli altri poteranno i modelli visti alle modiste" dice, anche con una certa rabbia perché "Avrai lavorato un anno con passione perché arrivino le modiste a fare brutte copie del tuo lavoro").
Crisi a parte, Ángeles Verano ha parole interessanti sulla moda flamenca, un settore che in Andalusia da lavoro a centinaia di persone e che è profondamente legato alle tradizioni locali. Negli ultimi due decenni ha conosciuto "un'esplosione": "Era una moda che non si rinnovava, poi c'è stato un cambiamento a 180°, ha iniziato a concentrarsi sulla figura della donna, a sottolinearla ed è diventato un punto di riferimento ogni anno per essere attuali e alla moda. Sono di quelle che difendono maggiormente i codici del vestito perché, nonostante le mode, non deve perdere la sua essenza. Con tanta creatività, il traje de flamenca si sta stravolgendo".
Il rapporto tra innovazione e tradizione, del resto, è complicato e Angeles Verano lo sa: "Un disegnatore quando crea non dovrebbe avere barriere, ma quando crea un traje de flamenca si deve porre limiti, affinché continui ad avere personalità propria. Deve avere pois, volants… Di fatto io ho sempre mescolato i tessuti e non ha perso l'essenza. Ma ogni volta è sempre più eccentrico, come mettere un cappello o copiare un'altra cultura. E' un errore".
E Siviglia come accoglie tutte le stravaganze del suo abito folkloristico più famoso? "Il profilo delle clienti è conservatore" assicura Verano "Costa molto far loro capire che il traje si evolve e tutti gli anni ci sono tendenze generali, che guardano alla moda. Ma sempre mantenendo le radici, le basi, perché le clienti rimangono choccate dalle eccentricità".
Così, per non choccare le sue clienti e per affrontare l'anno quinto della crisi economica spagnola, Ángeles Verano propone per le ferias della primavera 2013, una collezione che scommette "sul rosso, sulla luce e sull'allegria, di cui abbiamo bisogno in dose doppia o tripla. Ho messo molta forza e molto colore e anche classici come il bianco e il nero. Vediamo se è possibile passare una buona Feria e che la gente che va al Real (il recinto in cui si celebra la Feria de Abril di Siviglia) e riesce a staccare dai problemi".
Ángeles Verano ha un sito web in cui presenta la sua collezione sposa, come vuole la tradizione delle stiliste flamenche, e quella dei trajes de flamenca; qui, tratte dal sito web, alcune immagini della collezione presentata a We Love Flamenco, a gennaio all'Hotel Alfonso XIII di Siviglia, qualche immagine sui colori vivaci dell'ottimismo, nonostante tutto.