Ángeles Verano è una delle stiliste più importanti della moda flamenca.
Anche lei, come le più mediatiche Juana Martin e Vicky Martin Berrocal,
quest'anno ha rinunciato a presentare le sue nuove collezioni alla Settimana
della Moda di Flamenca di Siviglia. Ha preferito, ha spiegato in un'intervista al Correo de Andalucia, "una sfilata privata per le clienti, in modo da
poter servire al meglio chi scommette sul mio stile. Sono nata con SIMOF, era
la miglior vetrina del mondo; non ho intenzione di fare la guerra a nessuno e
riconosco il grande lavoro di SIMOF, ma quest'anno ho deciso di sfilare da
sola, anche per affrontare la crisi in un altro modo".
La crisi rientra spesso nella conversazione della stilista andalusa: "Il
vestito da flamenca è un articolo di lusso e d è quello a cui rinuncia prima
chi sta soffrendo la crisi. le cadute delle vendite di quest'anno sono
superiori al 50%, perché la gente sta sempre peggio, chi non ha, perché non ha,
e chi ha perché è in attesa degli eventi e nel frattempo non spende. C'è un
freno totale al consumo e io spiego alle mie clienti che se continueranno a
venire ci sarò, altrimenti dovrò chiudere".
Per affrontare la crisi non ha aumentato gli stipendi, ha mantenuto i prezzi
d'affitto dei locali e si è servita delle "tele meravigliose" che
aveva in magazzino: in questo modo è riuscita a creare una collezione che costa
quasi la metà della precedente, perché "tutto costa meno"; bisogna
riuscire a resistere alla tempesta e sperare che entro un paio di anni le cose
siano più stabili ("In Spagna tornerà tutto come 30 anni fa; ci potrà pagari i capricci lo farà,gli altri poteranno i modelli visti alle modiste" dice, anche con una certa rabbia perché "Avrai lavorato un anno con passione perché arrivino le modiste a fare brutte copie del tuo lavoro").
Crisi a parte, Ángeles Verano ha parole interessanti sulla moda flamenca, un
settore che in Andalusia da lavoro a centinaia di persone e che è profondamente
legato alle tradizioni locali. Negli ultimi due decenni ha conosciuto
"un'esplosione": "Era una moda che non si rinnovava, poi c'è
stato un cambiamento a 180°, ha iniziato a concentrarsi sulla figura della
donna, a sottolinearla ed è diventato un punto di riferimento ogni anno per
essere attuali e alla moda. Sono di quelle che difendono maggiormente i codici
del vestito perché, nonostante le mode, non deve perdere la sua essenza. Con
tanta creatività, il traje de flamenca si sta stravolgendo".
Il rapporto tra innovazione e tradizione, del resto, è complicato e Angeles
Verano lo sa: "Un disegnatore quando crea non dovrebbe avere barriere, ma
quando crea un traje de flamenca si deve porre limiti, affinché continui ad avere
personalità propria. Deve avere pois, volants… Di fatto io ho sempre mescolato
i tessuti e non ha perso l'essenza. Ma ogni volta è sempre più eccentrico, come
mettere un cappello o copiare un'altra cultura. E' un errore".
E Siviglia come accoglie tutte le stravaganze del suo abito folkloristico più
famoso? "Il profilo delle clienti è conservatore" assicura Verano
"Costa molto far loro capire che il traje si evolve e tutti gli anni ci
sono tendenze generali, che guardano alla moda. Ma sempre mantenendo le
radici, le basi, perché le clienti rimangono choccate dalle eccentricità".
Così, per non choccare le sue clienti e per affrontare l'anno quinto della
crisi economica spagnola, Ángeles Verano propone per le ferias della primavera
2013, una collezione che scommette "sul rosso, sulla luce e sull'allegria, di
cui abbiamo bisogno in dose doppia o tripla. Ho messo molta forza e molto
colore e anche classici come il bianco e il nero. Vediamo se è possibile
passare una buona Feria e che la gente che va al Real (il recinto in cui si
celebra la Feria de Abril di Siviglia) e riesce a staccare dai problemi".
Ángeles Verano ha un sito web in cui presenta la sua collezione sposa, come
vuole la tradizione delle stiliste flamenche, e quella dei trajes de flamenca;
qui, tratte dal sito web, alcune immagini della collezione presentata a We Love Flamenco, a gennaio all'Hotel Alfonso XIII di Siviglia, qualche immagine sui colori vivaci dell'ottimismo, nonostante
tutto.