A la tercera va la vencida (la terza è la volta buona)? Madrid sembra crederci
e da ieri ospita una delegazione del Comitato Olimpico Internazionale, che
analizza la sua candidatura olimpica. E' la terza, dopo quelle fallite del
2012, in favore di Londra, e del 2016, andata a Rio de Janeiro. Ci riuscirà a
ottenere l'organizzazione delle Olimpiadi del 2020, nel pieno, non
dimentichiamolo, della peggior crisi economica? Le autorità locali ci credono.
Buona parte delle infrastrutture che saranno utilizzate, l'80%, è già
stata costruito e ha già una destinazione d'uso dopo le Olimpiadi. Il
sindaco Ana Botella ha sottolineato l'entusiasmo dei madrileni (ma un sondaggio
diffuso ieri dai media parla di un maggiore entusiasmo del resto della Spagna
rispetto a quello dei madrileni), ha invitato la delegazione a conoscere la
città, i suoi musei, i suoi ristoranti; il presidente del Governo Mariano Rajoy
ha parlato di quelli che sono i punti forti della Spagna: il clima, la
gastronomia e, parlando di sport, il successo dei suoi atleti.
Ieri sera è toccato alla Famiglia Reale, che ha offerto una cena in
onore dei membri del COI in visita, a Palazzo Reale. In assenza di Re Juan
Carlos, sempre convalescente per la sua operazione dell'ernia del disco (la
convalescenza durerà dai 2 ai 6 mesi, dipende dalla sua reazione), la Regina
Sofia, i Principi delle Asturie e l'Infanta Elena hanno fatto gli onori di
casa, lasciando il protagonismo al Principe. Nel suo discorso Felipe ha
ricordato come da Barcellona 92 la Spagna abbia "promosso le migliori
pratiche e abbia lottato apertamente contro le più riprovevoli, come il
doping". "Madrid è stata perseverante e con il tempo ha migliorato
ancora di più la sua candidatura, per ottenere la sede di Giochi Olimpici che
desidera tanto e per la quale sta lottando tanto. Non ci arrendiamo e abbiamo
la miglior stima per il movimento e la filosofia alla base dei giochi" ha detto ancora l'erede al trono.
A settembre ci sarà il verdetto: Tokyo, Istanbul o Madrid?
Le foto della cena di ieri, da cotilleando.com (tra un perfido commento e l'altro, ne potete vedere molte altre)