A ocholeguas.com devono piacere le foto navigabili, quelle
in cui si può ammirare un panorama a 360°, avvicinandosi ai dettagli come se
neanche si fosse in loco. Dopo Quito, il sito web di viaggi di elmundo.es,
propone una visita a 360° a Siviglia.
E come resistere con la primavera vicina e, dunque, con la Settimana Santa e la
Feria de Abril ormai imminenti? La prima foto a 360° è stata scattata dalla
Giralda e offre uno spettacolare panorama sui tetti della città; ma più delle
cupole e della Torre Pelli, che emerge in lontananza, colpisce lo straordinario
cielo nordico, di pesanti nuvoloni grigi: un'immagine così lontana dagli
stereotipi di Siviglia, che non può non affascinare.
La visita prosegue poi in luoghi classici del turismo sivigliano: una foto notturna
della plaza del Triunfo, dominata dalla Giralda, un'immagine all'interno della
chiesa della Macarena, una delle più amate da sivigliani, perché casa della
Esperanza, una delle Vergini cittadine più venerate. La foto della plaza de
España, anch'essa sotto un cielo plumbeo, che dona un altro fascino ai suoi
colori mediterranei, gioca tra gli spazi aperti e chiusi dell'edificio mudejar,
permettendo, per una volta,di vedere anche gli interni, in genere ignorati
dalle immagini ufficiali, che preferiscono deslumbrar, colpire, con l'aspetto
grandioso e mudéjar del complesso. Da segnalare anche le foto a Santa Cruz (non
è delle migliori, essendoci plazas molto più caratteristiche e sivigliane come
la stessa plaza de Santa Cruz o quella di doña Elvira) e nel Real Alcázar, con
straordinarie viste del Patio de Doncellas, e della Maestranza, durante una
corrida.
Ma la foto a 360° che non posso non consigliare, perché è uno dei miei
rincones, angoli, preferiti di Siviglia, è quella scattata dal Patio de
Banderas all'imbrunire, con la Giralda già illuminata dalle luci notturne, il
cielo che inizia a farsi scuro, gli aranci e, nella galleria oscura che entra a
Santa Cruz (e dove spero che i turisti che visitano Siviglia abbiano la fortuna
di sentire una chitarra spagnola che suona), si vede il flash di un fotografo.
Che ha un che di inquietante e affascinante.