mercoledì 20 marzo 2013

Il look pirata di William Levy per La Tempestad. La mancanza di chimica con Ximena Navarrete

Le riprese de La Tempestad, la telenovela che riporta William Levy in Messico, dopo l'esperienza nel mercato anglosassone degli Stati Uniti, iniziata con il video I'm into you di Jennifer Lopez, non sono iniziate nel migliore dei modi.
I media messicani segnalano tre problemi piuttosto significativi. In ordine casuale, perché scegli qual è il meno peggio!
La protagonista femminile, la Miss Universo 2010 Ximena Navarrete, è alla sua prima esperienza d'attrice e le sue difficoltà si sentono: non solo si sbaglia spesso, ma i suoi errori la innervosiscono, spingendola a sbagliarsi di nuovo, di qui i ritardi e i tempi che si allungano su quelli previsti nel girare le scene. William Levy è sempre stato accusato di avere un pesante accento cubano, che rende impossibile capirlo; è un'accusa che gli muovono dai forum ispanici specializzati in telenovelas e che mi ha sempre stupito: come può un ispanico non capire William Levy quando parla, se io, non ispanica, lo capisco benissimo? Posso dire che di tutti gli accenti latinoamericani il cubano è uno di quelli che mi piacciono di meno, insieme agli altri accenti caraibici, ma non si può dire che non si capisca. Non fosse sufficiente l'accento cubano, il nostro è tornato in Messico con un accento con influenze gringas, statunitensi, che lo rendono ancora più incomprensibile, dunque, bisogna spesso rifare le scene affinché William pronunci meglio le frasi. E, infine, ciliegina sulla torta, tra i due fascinosi protagonisti, che minacciano di essere la coppia più bella dell'anno nelle telenovelas, manca la chimica, un elemento fondamentale per il funzionamento di qualunque serie televisiva. Per dire, La tormenta, la telenovela a cui La Tempestad si ispira, aveva una sceneggiatura che è meglio dimenticare, soprattutto da un certo punto in poi, ma Christian Meier e Natalia Streignard sapevano trasmettere emozioni e sentimenti anche solo guardandosi, avevano chispa, come si dice in spagnolo, facevano scintille, e chi li guardava poteva bersi qualunque incoerenza della sceneggiatura. Pare che questo manchi tra William e Ximena e il produttore Salvador Mejia è molto allarmato.
Vogliamo credere alle indiscrezioni che arrivano dal set? Le vogliamo considerare classica strategia di comunicazione per far parlare della telenovela e aiutare il suo lancio? L'unica cosa certa, al momento, è il look di William Levy. E bisogna ammetterlo, imbruttire William Levy sembra una misión imposible, però quelli de La Tempestad ci sono riusciti. L'attore interpreta il capitano di una nave, La Tempestad del titolo, passa tanto tempo in mare e, dunque, ha la barba di qualche giorno e i capelli lunghi. I capelli lunghi. Questi sono il problema, che ha suscitato non pochi sarcasmi anche in forum e in reti sociali. Tutti sappiamo che i capelli non sono il punto forte del bellissimo cubano: ai tempi di Sortilegio non sapevano più come pettinarlo per nascondere la sempre più evidente stempiatura; si parla di un trapianto fatto da William nei suoi mesi statunitensi, dopo una traumatica e sorprendente rasatura totale. Fatto sta che il nostro ha capelli sottili e non proprio folti sulla fronte, dunque riempirlo di estensioni per allungarglieli non è sembrata la mossa più azzeccata, anche perché accentua la magrezza del viso sottile. Insomma, si continua a rimpiangere il bell'Alejandro Lombardi di Sortilegio, finora il personaggio più riuscito del bellissimo cubano.
Il nuovo look di William Levy, il primo giorno delle riprese (nella prima foto, accanto all'attore, Ximena Navarrete)