venerdì 15 marzo 2013

Un itinerario di olioturismo in provincia di Jaén, tra frantoi, musei e ristoranti

Dopo il boom dell'enoturismo, è l'ora dell'olio turismo? In Andalusia ci credono. Su Rotta a Sud Ovest si era già parlato delle iniziative in corso nella regione, per far conoscere itinerari turistici e gastronomici, legati l'olio e alla cultura della sua produzione.
Jaén è la provincia produttrice più importante di Spagna, ben il 50% dell'olio made in Spain vede la luce tra le dolci colline di questa terra. I suoi paesaggi, gentili e mediterranei, sono fortemente condizionati dalla presenza di oliveti: si vedono impressionanti valli e valli di olivi, fino all'orizzonte.
El viajero di El Pais proponeva alcuni giorni fa un interessante itinerario nella provincia jiennense, alla scoperta dell'olio e dei tesori dell'arte (non bisogna dimenticare che in provincia di Jaén ci sono due cittadine Patrimonio mondiale dell'Umanità, Úbeda e Baeza, il cui fascino rinascimentale è dovuto alle influenze italiane dei loro architetti).
Per conoscere da vicino la produzione dell'olio, suggerisce El Viajero, ci sono i frantoi di alcune cooperative, la San Amador di Martos, in cui si mostrano le varie tappe della produzione, La Unión di Úbeda, che offre anche una degustazione dei suoi prodotti, la Nuestra Señora del Pilar, a Villacarrillo, che è una delle più importanti al mondo per capacità produttive; sembra imperdibile la Cooperativa Almazara La Almedina, a Cazorla, che ha tre fabbriche e tre cantine, in cui si possono vedere le diverse tappe della cultura dell'olio.
Úbeda e Cazorla sono al centro non solo della produzione dell'olio, ma anche di importanti offerte turistiche. Cazorla, dominata dal castello della Yedra, è la più importante cittadina del Parco Naturale della Sierra de Cazorla, uno dei territori protetti più importanti di Spagna, con grandi boschi di pini, ruscelli e attività sportive permesse, dal trekking alle passeggiate a cavallo, dal ciclismo alla pesca. Úbeda offre un ricco patrimonio architettonico di chiese e palazzi patrizi di epoca rinascimentale, con sorprendenti influenze italiane, che la rendono, insieme alla vicina Baeza, una cittadina più unica che rara nel panorama andaluso.
A Úbeda, segnala El Viajero, c'è il ristorante tematico Zeitum, che "offre una succulenta combinazione di cucina tradizionale e cucina d'autore, tutto innaffiato con i migliori oli d'oliva extravergine della provincia".
Nella vicina Baeza c'è un'olioteca, LaAbaceria, che offre ogni tipo di articoli legati all'olio, "non solo olii gourmets o cosmetici, ma anche patè di olive verdi e nere e artigianato in legno d'ulivo". El Viajero nota che "sono già tre le generazioni che vivono della cultura dell'aceto in questo conosciuto negozio del paseo Portales de las Carbonerías, nel centro storico baezano".
Nei pressi di Baeza, nella Hacienda La Laguna c'è il Museo de la Cultura del Olivo, che espone gli antichi sistemi di elaborazione dell'olio, alcuni con tecniche millenarie; ha anche un giardino con vari tipi di ulivo, provenienti da vari Paesi e una Bodega, una cantina considerata Bene di Interesse Culturale.
A Sabiote c'è la Cosmética Olivo, che produce gel, saboni o creme corporali, che hano come ingrediente principale l'olio.