giovedì 4 aprile 2013

Dopo l'imputazione dell'Infanta Cristina, Felipe di Spagna ai giudici: Meritate tutta la fiducia

Sua sorella Cristina è il primo membro della Famiglia Reale spagnola che dovrà comparire davanti ai giudici come imputata in un caso di malversazione ed evasione fiscale, ma per il Principe Felipe di Spagna i magistrati non sono comunisti e non esistono toghe rosse. Anzi.
Oggi l'erede al trono ha partecipato alla cerimonia di consegna dei nuovi uffici a 231 giudici, a Barcellona. Erano presenti le più alte autorità del potere giudiziario e davanti a loro il Principe non ha avuto dubbi e ha assicurato che la Giustizia è "la chiave che permette in ultima istanza di garantire la protezione dei diritti e delle libertà dei cittadini". E dicendo questo ha pronunciato la frase che è diventata il titolo di quasi tutti i media: "Meritate la massima fiducia".
La funzione dei giudici gode del massimo riconoscimento e appoggio anche da parte del re Juan Carlos, ha assicurato Felipe, che in queste settimane prende parte agli atti ufficiali programmati per il monarca, non "sostituendolo", ma "nel suo nome". Ed è una funzione, quella dei giudici, che assume "ancora più trascendenza in momenti complesso come gli attuali, che esigono a tutti di affrontare le sfide con coraggio e che chiedono efficacia, sicurezza e fiducia". I nostri tempi, ha proseguito Felipe, esigono "una Giustizia accessibile ed efficiente, amministrata da giudici che conoscono la legge e pienamente impegnati nell'essenziale lavoro di protezione dei diritti dei cittadini"
Sono probabilmente questi gli unici, ma significativi, punti del discorso del Principe in cui si possono cercare riferimenti allo scandalo arrivato a coinvolgere la sorella. 
Ci sono poi frasi che potrebbero essere interpretate come una critica all'attuale Ministro della Giustizia Alberto Ruiz Gallardón, che per rendere la Giustizia più veloce e fluida, ha deciso di porre una tassa su vari processi,m tra cui il divorzio. Una cosa che non è piaciuta né ai magistrati né ai cittadini, tanto da causare manifestazioni e proteste, fino a spingere Gallardón a una parziale marcia indietro. Per il Principe la Giustizia dev'essere "accessibile" e ci vuole "chiarezza nelle risoluzioni giudiziarie".
Secondo Felipe, dunque, la Giustizia non solo dev'essere uguale per tutti, ma dev'essere "un servizio pubblico vicino e protettore dei cittadini, che sono i veri protagonisti di una società democratica, libera, colta, matura, in cui le istituzioni vegliano per diritti e libertà". Una frase che potrebbe essere un ritratto della Spagna che immagina per il suo regno.
Le foto, dal web spagnolo.