Sua sorella Cristina è il primo membro della
Famiglia Reale spagnola che dovrà comparire davanti ai giudici come imputata in
un caso di malversazione ed evasione fiscale, ma per il Principe Felipe di
Spagna i magistrati non sono comunisti e non esistono toghe rosse. Anzi.
Oggi l'erede al trono ha partecipato alla cerimonia di consegna dei nuovi
uffici a 231 giudici, a Barcellona. Erano presenti le più alte autorità del
potere giudiziario e davanti a loro il Principe non ha avuto dubbi e ha
assicurato che la Giustizia è "la chiave che permette in ultima istanza di
garantire la protezione dei diritti e delle libertà dei cittadini". E
dicendo questo ha pronunciato la frase che è diventata il titolo di quasi tutti
i media: "Meritate la massima fiducia".
La funzione dei giudici gode del massimo riconoscimento e appoggio anche da
parte del re Juan Carlos, ha assicurato Felipe, che in queste settimane prende
parte agli atti ufficiali programmati per il monarca, non
"sostituendolo", ma "nel suo nome". Ed è una funzione, quella dei giudici, che
assume "ancora più trascendenza in momenti complesso come gli attuali, che
esigono a tutti di affrontare le sfide con coraggio e che chiedono efficacia,
sicurezza e fiducia". I nostri tempi, ha proseguito Felipe, esigono
"una Giustizia accessibile ed efficiente, amministrata da giudici che
conoscono la legge e pienamente impegnati nell'essenziale lavoro di protezione
dei diritti dei cittadini"
Sono probabilmente questi gli unici, ma significativi, punti del discorso del Principe in cui si
possono cercare riferimenti allo scandalo arrivato a coinvolgere la
sorella.
Ci sono poi frasi che potrebbero essere interpretate come una critica
all'attuale Ministro della Giustizia Alberto Ruiz Gallardón, che per rendere la
Giustizia più veloce e fluida, ha deciso di porre una tassa su vari processi,m
tra cui il divorzio. Una cosa che non è piaciuta né ai magistrati né ai
cittadini, tanto da causare manifestazioni e proteste, fino a spingere
Gallardón a una parziale marcia indietro. Per il Principe la Giustizia
dev'essere "accessibile" e ci vuole "chiarezza nelle risoluzioni
giudiziarie".
Secondo Felipe, dunque, la Giustizia non solo dev'essere uguale per tutti, ma dev'essere
"un servizio pubblico vicino e protettore dei cittadini, che sono i veri
protagonisti di una società democratica, libera, colta, matura, in cui le istituzioni
vegliano per diritti e libertà". Una frase che potrebbe essere un ritratto
della Spagna che immagina per il suo regno.
Le foto, dal web spagnolo.
Le foto, dal web spagnolo.