lunedì 29 aprile 2013

La leggenda del cristiano incatenato nella Moschea di Córdoba

Questa è una leggenda che ho scoperto sul blog Andalsur Excursiones e che mi sembra molto carina.
Nella Moschea di Córdoba, nell'ampliamento di Almanzor, c'è una colonna che porta incisi una croce e i segni di quella che sembra essere stata una catena. Queste incisioni hanno dato vita a una leggenda, secondo la quale bisogna tornare indietro nel tempo, fino al IX secolo, quando San Eulogio ispirò la resistenza cristiana alla crescente islamizzazione voluta da Almanzor. Vari cristiani entrarono nella Moschea cordobese per condannare l'Islam e causare, così, il proprio martirio. Tra questi cristiani ce n'era uno troppo giovane per essere giustiziato, così venne incatenato nella Moschea, sia per essere monito ai suoi correligionari sia per spingerlo al convertirsi all'Islam. Ma il risultato di questo suo supplizio fu che il giovane si legò ancora di più alla sua religione e, per testimoniarlo, incise con le sue unghie la croce ancora oggi visibile.
Al di là del suo indubbio fascino, è una leggenda credibile? Andalsur Excursiones segnala che vicino alla colonna c'è un cartello dipinto sulla parete e risalente, probabilmente, al XVIII secolo, che recita: "Il prigioniero con grande fede su questo duro marmo con l'unghia ha segnalato Cristo crocifisso, essendo questa chiesa moschea dove lo hanno martirizzato". Sul lato sinistro della colonna c'è un bassorilievo piuttosto rozzo, in cui si vede un uomo di mezza età inginocchiato verso la croce della colonna, con una corda al collo e le caviglie imprigionate.
Il blog arriva a queste conclusioni:
"1 la leggenda viene da una tradizione lontana, cioè già al principio del XVII secolo si faceva riferimento ad essa
2 il luogo dell'iscrizione, sul gusto della colonna, si trovava in un sito visibile, al centro della Moschea, dato che le cappelle laterali al momento dei fatti non erano ancora costruito. Per questo il prigioniero sarebbe stato alla vista di chiunque fosse nel tempio
3 non sembra logico che un luogo sacro servisse come carcere o luogo di tortura
4 c'è bisogno di molto tempo per realizzare un'iscrizione del genere sui fusti di una colonna di marmo
5 ci sono molto marchi di cantiere o artigiani che si possono notare sui fusti delle colonne della Moschea, di tutti i tipi e dimensioni
6 La Moschea Aljama di Córdoba è stata il cuore dell'Islam per molti secolo, un vero e proprio riferimento spirituale, che, dopo la Reconquista, scatenò un periodo di fervore per il risultato. Fervore che avrebbe potuto generare le più note fantasie religiose, alimentate da curiosità e casualità."
Dunque, la leggenda potrebbe essere nata nel clima d'entusiasmo e rivendicazioni della Riconquista cristiana, favorita dalla presenza di un marchio a croce su una colonna della Moschea, che fu interpretato come testimonianza di un martire cristiano capace di morire per la propria religione.
Su Andalusur Excursiones, blog di un'impresa specializzata in servizi turistici in Andalusia, in varie lingue, tra cui l'italiano, ci sono varie foto della colonna con la croce, le iscrizioni ai suoi lati e dell Moschea. Il link per visitarle è quello già dato; tra tutte le belle immagini proposte, mi tengo questa magnifica visione della selva di colonne della Moschea, uno dei posti più spirituali, carichi di misticismo e di invito alla riflessione dell'Andalusia (si può dire anche d'Europa?).