martedì 16 aprile 2013

Lo spagnolo Manu Brabo vince il Premio Pulitzer 2013 con una fotografia della guerra in Siria


Difficilmente una fotografia apre un post di Rotta a Sud Ovest. Ma questo è un caso eccezionale.
Con questa immagine scattata ad Aleppo, in Siria, in un pomeriggio di ottobre, il fotografo asturiano Manu Brabo ha vinto il Premio Pulitzer, per la Miglior Fotografia di Breaking News, insieme a un gruppo di fotografi di Associated Press, Rodrigo Abd, Narciso Contreras, Khalil Hamra e Muhammed Muheisen, premiati per la copertura della guerra in corso in Siria. E' il secondo fotografo spagnolo a ottenere il prestigioso riconoscimento, prima di lui lo aveva vinto solo Javier Bauluz.
Oggi ricorda per elmundo.es il drammatico momento in cui ha scattato la dolorosa immagine di un padre che sostiene il figlio morto, quasi una Pietà al maschile: "Aleppo. 3 ottobre. Tra le 4 e le 5 del pomeriggio. Eravamo un gruppo di fotografi all'ospedale Dar El Shifa, quando hanno iniziato a portare i feriti di un'autobomba. Tra loro arriva questo bambino. Vedo che lo portano in chirurgia, dove cercano di rianimarlo, senza successo. E' morto. E nel frattempo continuo a fotografare fuori, altri pazienti. Dopo il tentativo di rianimarlo, l'uomo ha portato via il figlio morto dall'ospedale. Ed è iniziato il dramma. Il padre è rimasto in strada, non c'era nessun mezzo di trasporto, né un taxi, che lo potesse portare a casa con il figlio morto. E' stato una ventina di minuti a piangere, con il bambino in braccio. Mi ha colpito profondamente. Credo che l'immagine rappresenti bene cosa è stata la strage indiscriminata di civili da parte delle truppe di Assad. Il giorno dopo, in quello stesso posto, dopo un'altra giornata a fotografare corpi mutilati, ho deciso che dovevo andarmene via, per la mia salute mentale. Cosa che ho fatto."
Su eldiario.es, una galleria fotografica delle immagini scattate dal fotografo spagnolo in Siria.
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