martedì 16 aprile 2013

Solidarietà con la Grecia: firma l'appello di Avanti Europe per la revisione delle politiche di austerità

C'è una campagna in corso in tutta Europa, di cui sono venuta a sapere attraverso il quotidiano digitale spagnolo eldiario.es, per chiedere alla Troika una politica diversa nei confronti della Grecia.
L'ha lanciata la piattaforma Avanti Europe!, che, come si legge nel suo sito web in sette lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, italiano, greco e olandese), è stata creata da un gruppo di cittadini europei per difendere i valori di solidarietà e benessere comune con cui l'Unione Europea è stata fondata (sempre nel sito web potete leggere il bel manifesto della piattaforma).
Il sito sta raccogliendo le firme, che il 9 maggio 2013, Giornata dell'Europa, presenterà alla Troika e al Governo Greco. E' probabilmente uno dei primi gesti di solidarietà davvero europei, la prima volta che si fa sentire che i problemi di un Paese sono sentiti come propri dai cittadini di tutta l'Unione. Che non manchi mai la solidarietà alla Grecia.
Qui di seguito riproduco l'appello da firmare, più in basso c'è anche il video in italiano, da youtube, che spiega i numeri della crisi greca; questa è la pagina in cui firmare l'appello, io l'ho fatto pochi minuti fa.
La Grecia è al primo posto nella crisi economica europea. Sta vivendo un livello di austerità senza precedenti il cui peso si abbatte ingiustamente su coloro che non sono responsabili del debito e che ne sono maggiormente colpiti. Sono cittadini greci, nonché migliaia di migranti e richiedenti asilo.
Dal 2009 la Grecia ha subito un aumento del 37% dei suicidi, mentre l’indice di disoccupazione è salito alle stelle: dall’8% al 27% (57% per i giovani) lasciando 1 milione e 290mila persone senza lavoro. Oggi in Grecia 3,4 milioni di persone sono oltre la soglia di povertà, vale a dire il 31% della popolazione. Il fallimento della classe politica nella gestione dei problemi del Paese, ha consentito al partito neo-nazista Alba Dorata di diventare il terzo maggior partito del Paese assestandosi al 12%-15%. In molti sono ormai così furiosi e disperati da essere disposti a sacrificare la democrazia per poter far sentire la propria voce.
Il problema non riguarda solo la Grecia; riguarda anche l’Europa. La Grecia ha commesso degli errori, ma le politiche vigenti incentrate unicamente sull’austerità non rappresentano una soluzione alla crisi. Al contrario, impediscono la crescita economica e hanno un impatto devastante sul popolo.
La Grecia ha il dovere di ristrutturare la propria economia e di rimettere a posto le proprie finanze. Tuttavia, la ripresa di un’economia sostenibile non è fatta solo di bilanci e scadenze fiscali.
Il prezzo dell’austerità non deve essere la sofferenza degli esseri umani. Le misure di consolidamento dovrebbero essere centrate sulla ristrutturazione del settore pubblico, su politiche di sostegno a una crescita economica sostenibile e sull’unione sociale basata sul principio di solidarietà dove le spalle più larghe portano il peso maggiore.
L’Europa deve impedire che la situazione della Grecia diventi una catastrofe umanitaria al di là dell’immaginabile e deve assicurare che le stesse misure non vengano applicate alle altre economie deboli.
Noi chiediamo a voi, membri della Troika e del governo greco, di rivedere il piano di austerità e di mettere gli esseri umani e i loro bisogni al centro delle vostre decisioni.
Il 9 maggio 2013 (Giornata Europea), i risultati di questa petizione saranno sottoposti alla Troika e al governo greco.