giovedì 27 giugno 2013

Alla ricerca di un'icona turistica per rappresentare Barcellona

Parigi la Tour Eiffel, Londra il Big Ben, Roma il Colosseo, Berlino la Porta di Brandeburgo. E quale icona turistica può presentare Barcellona? Un turista straniero penserebbe immediatamente alla Sagrada Familia, il monumento più riconoscibile e più amato del capoluogo catalano. Fosse per i turisti non ci sarebbe storia: il tempio di Gaudí ha ricevuto 3,2 milioni di visite nel 2012, la Casa Milà, che segue nella lista dei monumenti più visitati, si è fermata a 861.583 visitatori. Ergo l'icona di Barcellona è la Sagrada Familia.
Ma, secondo quanto riporta El Periódico de Catalunya, non è proprio così: in città il tempio di Antoni Gaudí non è particolarmente apprezzato, anzi, parte dei barcellonesi lo vedrebbe volentieri distrutto. "Alla ragione (per trovare l'icona della città), bisogna aggiungere il sentimento" scrive il quotidiano "e bisogna dunque considerare tutti quei barcellonesi che hanno pronto un sacchetto di popcorn per il giorno in cui una piccola crepa metterà in pericolo l'integrità della basilica non ancora terminata".
Siccome il quotidiano si è impegnato a cercare un'icona, un simbolo unificante, ha deciso di rivolgersi ai motori di ricerca del web e ha fatto interessanti scoperte. Se si scrive come chiave di ricerca Barcelona icono, le immagini che appaiono sono il Barça (che non starebbe bene, avendo la metà della città il cuore che batte per l'Espanyol), l'Eixample, il monumento a Cristoforo Colombo, il drago del Parco Güell, la Torre Agbar. Insomma, tutta una serie di monumenti e immagini che sono assolutamente riconoscibili come barcellonesi, che il turismo internazionale affolla volentieri e immortala in fotografie che finiscono inevitabilmente nel web. Ma nessuno rappresenta un'icona unificante per la città, come possono esserlo la Statua della Libertà per New York, il Cristo sul Corcovado per Rio de Janeiro o la Mole Antonelliana per Torino. "Barcellona, la capitale del modernismo, della buona cucina, del buon calcio, del clima fantastico, degli addii al celibato, manca di un attivo che generi l'applauso universale" lamenta El Periódico de Catalunya. Che detto così sembra che la città non abbia un elemento in grado di attrarre, quando il problema sembra essere che ne ha troppi; e infatti il quotidiano commenta che "forse in questa sua diversità c'è il suo segreto".
Non per niente è una delle città d'Europa più apprezzate sia da chi va in vacanza sia da chi deve lavorare (tempo fa un sondaggio tra i managers d'Europa l'ha eletta una delle città europee ideali in cui lavorare). Secondo Barcelona Turisme, i turisti danno alla città un voto medio di 8,41, apprezzando particolarmente l'architettura, l'offerta culturale, il buon carattere dei barcellonesi, le infrastrutture; in particolare l'architettura ottiene un encomiabile 9,09 (così si ritorna ad Antoni Gaudí, con la Sagrada Familia, la Pedrera, il Parco Güell & C).
E anche questo procura un mal di testa a El Periódico de Catalunya in cerca di un'icona unificante, che non può essere neanche la plaza de Catalunya occupata dagli indignados, perché "non tutti saranno d'accordo nel trasformare la rabbia in una bandiera della città". Insomma, piazza Tahrir sta bene al Cairo e idem la piazza Taksim a Istanbul (e al limite il simbolo degli indignados mondialmente conosciuto continua a essere la Puerta del Sol di Madrid, sorry, Barcellona).
Alla ricerca di una soluzione per il suo dilemma, il quotidiano barcellonese, che nella lista dei simboli delle altre città e capitali mette la cupola di San Pietro (che si trova nel Vaticano) e non il Colosseo come simbolo di Roma, lancia un dibattito tra i propri lettori: quale immagine cittadina è capace di "ottenere un'ovazione sia da parte dei turisti stranieri che dei residenti"?
E la domanda spinge a cercare tra le altre città di Spagna. Qual è l'icona riconoscibile di Madrid? E quale di Siviglia? Anche in questi casi non c'è solo un simbolo. La Puerta de Alcalá, la Puerta del Sol o la Cibeles, a Madrid? La Giralda o plaza de España, a Siviglia? In realtà le città spagnole identificabili con un loro monumento sembrano essere Granada, con l'Alhambra, Córdoba, con la Moschea-Cattedrale, Bilbao con il Guggenheim Museum, Santiago de Compostela con la sua Cattedrale e, probabilmente, Valencia con la Città delle Arti di Santiago Calatrava.
Il che rende valida a livello nazionale la domanda che El Periódico de Catalunya si fa implicitamente: non avere una sola icona unificante, è un bene o un male? Pensando a Barcellona e al suo successo, non è necessariamente un male, anzi, può essere addirittura uno slogan di marketing, perché tanta varietà raggiunge tutti i tipi di pubblico. Sarà interessante scoprire, però, le conclusioni dei barcellonesi, al termine del dibattito appena iniziato.