mercoledì 26 giugno 2013

La storia nei dodici patios del Palazzo di Viana di Córdoba, aperti tutto l'anno

La primavera è la stagione dei patios di Córdoba e maggio è il suo apogeo, con il Festival diventato Patrimonio Immateriale dell'Umanità, che premia il più bello. Ma da qualche tempo se si vogliono visitare i patios, non è necessario andare a Córdoba in primavera.
Alcuni mesi fa ha riaperto al pubblico il Palacio de Viana, uno dei palazzi storici più belli e più importanti della città andalusa. Situato nel centro storico e risalente al Medio Evo, con tutti i cambiamenti immaginabili in una storia secolare in cui fu sempre, regolarmente abitato dalle famiglie aristocratiche che lo possedevano, oggi l'edificio è una delle attrazioni turistiche più importanti di Córdoba. Lo è grazie alla sua lunga storia e ai cambiamenti imposti dai suoi abitanti, che lo hanno dotato sempre di nuovi ambienti, costruiti spesso intorno a nuovi patios, che rispondevano al gusto del tempo. Oggi sono ben dodici.
Sono patios diversi tra di loro, per concezione e destinazione, che raccontano l'evoluzione di questo elemento così essenziale dell'architettura residenziale andalusa, dal Medio Evo a oggi.
Nel sito web del Palazzo di Viana ci sono brevi schede, oltre a un'essenziale planimetria, che illustrano i patios. Il più antico è il Patio de los Gatos (Cortile dei Gatti), che è considerato il patio di comunità più antico documentato a Córdoba: "In origine apparteneva alle Casas de la Puentezuela de Tres Caños, alloggi destinati all'affitto, secondo la tradizione medievale, continuata fino a metà del XVIII secolo. E' un esempio tipico di patio condiviso, di carattere popolare e umile". Il vicino Patio de Recibo (Cortile del Ricevimento) ha chiare influenze rinascimentali e italiane, così come la facciata del Palazzo di Viana, ed è attualmente lo spazio che da accesso al palazzo: "E' particolarmente singolare per la sua forma architettonica e per il suo obiettivo simbolico, destinato a impressionare i visitatori e a indicare lo status dei proprietari del Palazzo. Una composizione floreale varia e abbondante, così come diversi cimeli archeologici, completano l'immagine d'ingresso del Palazzo". L'adiacente Patio de los Naranjos (Cortile degli Aranci) era l'antica porta d'ingresso al Palazzo, con chiare influenze arabe "per l'uso degli alberi da frutta, alcuni dei quali centenari, per il protagonismo dell'acqua e per l'ambiente intimo", tipico delle almunias andalusíes.
Il Patio de las Rejas (Cortile delle Cancellate), risalente al XVII secolo e parzialmente aperto all'esterno, da cui è separato da tre grandiose cancellate, che gli danno il nome, esplora l'esibizionismo visuale, con le sue aperture verso l'esterno, per mostrare prestigio e potere dei suoi abitanti. Il Patio de los Archivos (Cortile degli Archivi) è il più interno di tutti, risale al XVIII secolo è ha una semplicità e una tranquillità quasi conventuali; deve il nome agli ambienti che vi si affacciavano, che ospitavano i preziosi archivi del Palazzo.
Ogni Patio di Viana ha una storia da raccontare e una sensazione da trasmettere, grazie alle architetture, ai profumi, alle decorazioni. Il Palacio de Viana è aperto tutto l'anno e per questo offre una visione dei patios in ogni stagione, non solo in primavera, quando i fiori e i profumi raggiungono il loro massimo splendore. Ci sono anche visite notturne guidate, con un'illuminazione ad hoc che permette di apprezzare la straordinaria bellezza di questi spazi. Del resto, Córdoba lo ha già capito, la notte dona un fascino particolare ai suoi monumenti: la Moschea-Cattedrale e l'Alcázar, finora le sue principali attrazioni turistiche, sono già dotati da tempo di visite notturne (su Rotta a Sud Ovest si è parlato delle visite notturne alla Mezquita). Le visite notturne a Viana costano 12 euro e si effettuano alle 21.30, dal martedì al giovedì, con prenotazione obbligatoria e per gruppi ridotti. Info su www.palaciodeviana.com
Dal canale su youtube del Palazzo di Viana, un video introduzione a questi spazi.