giovedì 20 giugno 2013

L’Infanta Cristina di Spagna partecipa al primo atto ufficiale dal 2011: la Messa in ricordo del nonno

Sorridente e a proprio agio, nonostante tutto, l'Infanta Cristina di Spagna ha partecipato oggi alla Messa celebrata, nella Cappella del Palazzo Reale di Madrid, per ricordare i 100 anni dalla nascita di don Juan, il padre di re Juan Carlos.
Per Cristina, presente senza il marito Iñaki, appartato dagli atti ufficiali della Famiglia Reale a causa degli scandali in cui è coinvolto, è il primo atto pubblico dal 2011. L'ultima volta che Cristina è stata vista partecipare a un evento ufficiale, è stato il 12 ottobre 2011, alla sfilata militare del Día de la Hispanidad.
Alla Messa ha partecipato tutta la Famiglia Reale: i Reali, i Principi delle Asturie, l'Infanta Elena con il figlio Felipe Juan Froilán, l'unico nipote dei sovrani presente, le Infante Beatriz e Margarita, figlie di don Juan e sorelle di re Juan Carlos; tra i 220 invitati, c'era anche il Presidente del Governo Mariano Rajoy.
Durante l'omelia il cappellano castrense Juan del Río ha segnalato come gli spagnoli siano grati a don Juan, una delle figure più patetiche e tragiche dell'aristocrazia europea nel XIX secolo: figlio e padre di re, non ha mai potuto regnare a causa della netta antipatia che si professavano lui e il dittatore Francisco Franco e a causa della diversa idea di Spagna che avevano (don Juan ha sempre incoraggiato il figlio sulla via della democrazia, anche se questo gli è costato il trono e se il suo atto di rinuncia ai diritti dinastici è stato uno dei gesti più generosi che si siano visti in una dinastia). "La Spagna gli deve gratitudine e riconoscimento e deve far conoscere la sua opera alle nuove generazioni. Figlio e padre di Re, è stato per oltre 30 anni Capo della Casa Reale spagnola. Senza la sua figura eccezionale e senza la sua generosità, il nostro popolo avrebbe goduto difficilmente della riconciliazione sociale, della democrazia e dello sviluppo socioeconomico ottenuti.  Senza arrivare a regnare è riuscito a ottenere per il nostro Paese nuovi tempi di pace, progresso e modernità. E per questo non ha risparmiato sacrifici" ha detto il cappellano.
La leggenda vuole che poco prima della sua morte, avvenuta nel 1993 in un ospedale di Pamplona a causa di un tumore, don Juan si sia fatto promettere dal nipote Felipe che avrebbe sposato una principessa di sangue reale, perché, usava ripetere da vecchio maschilista e da vecchio aristocratico, con un'alta idea del ruolo della Monarchia, "una Regina non deve avere passato" e "nessuno deve poter dire di essere stato a letto con la futura Regina". Al vedere chi sarà la futura Regina di Spagna, la sfilata di nipoti divorziati, sposati con divorziati o coinvolti in scandali di denaro e corruzione, e una monarchia fortemente messa in discussione e in caduta libera di popolarità, chissà cosa avrà pensato, oggi, guardando l'omaggio che gli è stato dedicato.
Le foto, dal thread di cotilleando.com, dedicato all'evento.