eldiario.es pubblica oggi una bella galleria fotografica sullamanifestazione contro la troika e contro le politiche d'austerità, che ieri, a
Madrid, ha percorso il Paseo de Recoletos e il Paseo de la Castellana, fino
alla sede madrilena dell'Unione Europea, alla Glorieta de Emilio Castelar.
La manifestazione, con lo slogan Popoli Uniti contro la Troika, si è tenuta in
un'ottantina di città europee e a Madrid ha contato sulla presenza di Alexis
Tsipras, il leader di Syriza, in questi giorni in Spagna per promuovere un
fronte comune della sinistra dell'Europa del Sud contro l'austerità e per
parlare di una "primavera del Mediterraneo".
Oltre a pubblicare le immagini, il sito web riporta che al termine del corteo
molti manifestanti hanno intonato Grândola, Vila Morena, l'inno della
Rivoluzione dei Garofani, scattata in Portogallo il 25 aprile 1974. E non lo
so. Questi due Paesi che condividono un lungo confine, che si guardano
raramente e che hanno storie così simili. I portoghesi che si sono liberati
della dittatura salazarista il 25 aprile 1974, con una rivoluzione pacifica,
gli spagnoli che si sono liberati della dittatura franchista il 20 novembre
1975, con la morte del dittatore. Portoghesi e spagnoli, guidati da leader
socialisti e carismatici come Felipe Gonzalez e Mario Soares e che sono entrati
insieme nell'Unione Europea, con una ilusión tremenda. Portoghesi e spagnoli
caduti insieme, nella peggior crisi economica che si potesse immaginare
nell'Unione Europea. Vedi i portoghesi che non si piegano, che continuano a riempire
le piazze delle loro belle città per dire che ci sono alternative alla
spoliazione dello Stato Sociale e che è meglio uscire dall'euro, se il prezzo
da pagare è l'impoverimento e la perdita dei diritti e della dignità. E vedi
gli spagnoli che li sostengono, con affetto e con rabbia, perché in questi anni
di crisi, ovunque ci sia un debole, un sofferente, la vittima di
un'ingiustizia, sia greco, portoghese, cipriota, c'è uno spagnolo che difende
la sua causa. I portoghesi sono stati i primi a lanciare l'idea di questa
manifestazione europea contro la Troika, l'hanno voluta chiamare, senza giri di
parole, Che si fotta la Troika, come gridano nelle loro piazze da mesi. Gli
spagnoli, con i greci, sono stati i primi a raccogliere l'invito a manifestare
tutti insieme, per chiedere un'Europa delle persone. E che omaggio migliore
potevano fare, gli spagnoli, ai fratelli portoghesi, che cantare l'inno della
loro rivoluzione pacifica? A febbraio i portoghesi lo hanno ripreso in
Parlamento, mentre il Primo Ministro conservatore Pedro Passos Coelho
illustrava i nuovi tagli: all'improvviso, dal pubblico che assisteva alla
seduta, è partito Grândola, Vila Morena, che il Premier ha ascoltato con un
sorriso, senza osare interrompere.
Chissà se momenti così simbolici saranno il segnale di una nuova rivoluzione,
stavolta europea, per mettere al centro dell'azione politica, di nuovo,
finalmente, le persone.