martedì 2 luglio 2013

Elogio di Benidorm, prima meta turistica di Spagna

Dici Benidorm e nell'immaginario collettivo spagnolo puoi voler dire molte cose. 
Per le generazioni che sono state bambine negli anni 60 e 70, soprattutto nelle grandi città della meseta, Benidorm è sinonimo di vacanze, d'estate e di mare. Persino Cuéntame, la serie cult di TVE1, che spiega ai più giovani com'era la Spagna prima della democracia, ha ricordato i lunghi viaggi delle famiglie, sulle prime automobili del boom economico, da Madrid fino a Benidorm, sulla costa valenciana. Per qualche tempo Benidorm è stato sinonimo anche di vacanza chic, di vacanza invidiabile, perché non tutti gli spagnoli potevano permettersi qualche giorno di relax in albergo e sulla spiaggia e chi poteva andare a Benidorm era ammirato e invidiato, era un benestante (anche se poi, in realtà, era un piccolo-borghese che aveva realizzato il sogno di una vacanza al mare). 
Per le generazioni che sono state bambine negli anni 80 e 90, Benidorm è soprattutto sinonimo di speculazione edilizia e di mal gusto. I grattacieli che si elevano fino a pochi metri da quelle che sono state splendide spiagge, il numero esorbitato di alberghi e case alveari, hanno reso Benidorm, un tempo piccolo e delizioso villaggio di pescatori, uno degli esempi più beceri di cementificazione delle coste spagnole. 
E' sempre una delle mete turistiche predilette della classe media spagnola, continua a essere il sogno di vacanze delle classi medio-basse, grazie alle sue spiagge di sabbia fine, al suo mare trasparente, ai turisti del Nord Europa, soprattutto grazie alle tedesche e alle svedesi, sulla cui presenza a Benidorm hanno fatto fortuna le commedie spagnole degli ani 60 e 70. Belén Esteban, popolarissima starlette televisiva urlante di TeleCinco, grazie a una passata relazione con un famoso torero, Jesulin de Ubrique, passa parte delle sue vacanze a Benidorm, come se avesse realizzato un sogno; probabilmente si è sentita davvero arrivata, davvero ricca e indipendente, davvero invidiabile, quando ha potuto comprarsi un appartamento a Benidorm. Lo stesso posto in cui trascorreva le vacanze l'adolescente Letizia Ortiz, con le sorelle e i cugini, a casa del nonno Francisco Rocasolano. 
Con gli anni Benidorm è diventata sinonimo di vacanze nazionalpopolari, sulle sue spiagge si ritrova la Spagna piccolo-borghese, si ascoltano le canzoni pop dei cantanti più popolari e Marbella e Palma di Maiorca, con i loro ospiti famosi e glamurouses, sono un'altra cosa. 
ocholeguas.com dedica una lunga galleria fotografica a Benidorm, definendola capitale turistica non solo della Comunitat Valenciana, ma dell'intera Penisola; elogiando il suo ruolo nell'immaginario collettivo spagnolo; ricordando il suo successo turistico travolgente, con cui l'antico villaggio di pescatori di 3mila abitanti, negli anni 50, è oggi in grado di ospitare 300mila persone in alta stagione; sottolineando la bellezza delle sue risorse naturali e del suo centro storico, con cui attrae i turisti nazionali e internazionali; lasciando intravedere l'oscena speculazione edilizia in un solo dato: la concentrazione di grattacieli è pari, in Europa, solo a quella di Londra e di Milano.
E' una galleria fotografica affettuosa, probabilmente composta da chi ha passato le proprie vacanze estive a Benidorm, vi si mescolano grattacieli, corpi distesi al sole e mare. Un bell'omaggio. Qui alcune immagini.