sabato 27 luglio 2013

Iberia rinnova la flotta e i servizi ai clienti sui voli intercontinentali: è il primo segnale di ripresa, dopo la crisi?

Non sono una fan di Iberia, a causa delle esperienze personali. Il Torino-Madrid costa, chissà perché, più del Malpensa-Madrid e, da quando Ryanair ha abbandonato la rotta, ha raggiunto prezzi indignanti da monopolio; senza contare che sono più le volte che parte in ritardo che puntuale (a parte le esperienze personali di un'ora di ritardo come regola, una volta ero a Caselle per volare a Charleroi e il volo Iberia su Madrid delle 7 e qualcosa di mattino era previsto intorno alle 12 e qualcosa, e pare non fosse la prima volta). Sul Torino-Siviglia sono più le volte che perdono i bagagli, a causa dei ritardi delle partenze da Caselle, che quelle in cui arrivano con te al San Pablo di Siviglia. Per cui appena trovo un'alternativa a Iberia, la colgo al volo (e spero bene che a Caselle inizino seriamente a pensare ai collegamenti, insufficienti, lacunosi e indignanti con la Spagna: Torino è la quarta città d'Italia, non l'ultima provincia del pianeta). Ma.
Iberia è diventata uno dei simboli della crisi spagnola. Pochi anni fa, quando era una delle compagnie aeree più solide d'Europa e aveva fatto di Madrid il quarto aeroporto europeo per traffico di passeggeri, aveva comprato British Airways in un'operazione di fusione che ha dato vita alla IAG, società che controlla entrambe le compagnie, e di cui adesso gli spagnoli si pentono. Perché, raccontano le cronache iberiche, British Airways è riuscita a consolidarsi, proprio mentre la crisi economica ha spinto Iberia nel baratro, con il crollo del suo traffico passeggeri e l'aumento delle tariffe aeroportuali spagnole.
La compagnia di bandiera spagnola ha dovuto così ridimensionare i suoi piani, il suo personale e le sue rotte, in questo, bisogna dirlo, duramente assediata dai dirigenti britannici di IAG, ossessionati dalla sua competitività e dalla sua redditività. Così, mentre i sindacati stanno lottando per salvare centinaia di posti di lavoro, mentre i piloti patteggiano la riduzione dei loro stipendi (odio quando si cerca di vendere per privilegio uno stipendio adeguato alle responsabilità che si assumono), Iberia ha cancellato dolorosamente rotte transoceaniche storiche, spezzando simbolicamente i legami tra la Madrepatria e le sue ex colonie latinoamericane. Non si può non stare dalla parte di Iberia, in questi frangenti.
In questi giorni la compagnia aerea spagnola sta rinnovando la sua flotta, come primo segnale di ripresa. E non so, siccome secondo i dati che i media stanno diffondendo da un paio di giorni l'economia spagnola da i primi confortanti segnali di arresto della caduta, chissà che Iberia non continui a essere un simbolo e uno specchio della sua Spagna. Questo rinnovamento della flotta come primo segno di speranza, come primo segno di rinascita per la Spagna e per Iberia. E' un sincero augurio di mezza estate per entrambe. 
Gli Airbus A330 della flotta, utilizzati per i voli verso l'America e verso l'Angola, sono stati completamente rinnovati nella decorazione interna; adesso ci sono 36 posti in business class e 242 in classe turista; è stata creata una business plus che dà diritto a poltrone che si trasformano in veri e propri letti di quasi due metri, "in modo da offrire maggior spazio a ogni cliente", secondo quanto ha spiegato la compagnia in un comunicato; le poltrone disporranno inoltre di una tastiera virtuale con funzioni di telefono, per inviare SMS, di un catalogo di oltre 50 film, rinnovato mensilmente, serie e documentari, in varie lingue, oltre che di musica e giochi in 3D. Anche la classe turista ha un sistema per l'entertainment individuale: ogni cliente ha a disposizione uno schermo tattile di 9 pollici, attraverso il quale "i clienti potranno vedere film, serie tv, documentari e avere un accesso rapido a una programmazione specifica per bambini". 
Il rinnovamento riguarda, come si diceva, i voli a lungo raggio. Per quanto riguarda l'Europa, Iberia sembra puntare più sulla controllata Vueling, che sta conquistando il segmento di mercato compreso tra le compagnie majors e le low-cost (e che sul suo sito web offre i Torino-Siviglia con notte di sosta a Barcellona... ovviamente non a spese sue). Que le vaya bien a Iberia, ma che inizi anche a rispettare un po' di più i suoi clienti torinesi, thanks.