giovedì 25 luglio 2013

Il più grave incidente ferroviario della Spagna: 77 morti a Santiago. La Galizia annulla la Festa di San Giacomo

Per tutta la notte, nelle reti sociali, si sono susseguiti gli inviti a non andare più negli ospedali di Santiago de Compostela, a donare sangue, perché erano al collasso, per numero di feriti e di donatori. Ma il sangue poteva servire anche a A Coruña e nelle altre città della Galizia in cui potevano essere portati i feriti, per cui i donatori potevano raggiungere le altre città della Galizia. Su Twitter, ieri notte, hanno pubblicato una fotografia commovente: centinaia di persone in coda lungo una strada; sembravano in fila per un concerto, erano lì per donare il proprio sangue. E' l'ultima cosa che ho visto prima di spegnere il computer, è l'immagine della speranza dopo il drammatico incidente ferroviario, che ieri notte, ad Angrois, nei pressi di Santiago de Compostela, ha insanguinato l'estate spagnola, ha choccato un Paese già duramente provato dalla crisi economica e sociale, ha dimostrato l'enorme capacità di reazione di una popolazione che si ritrova unita e solidale davanti a una tragedia. 
Ieri sera, intorno a mezzanotte, i morti erano 37, i feriti oltre 200 ed era il terzo incidente peggiore della Spagna. Oggi i morti sono 77, i feriti 140, di cui 20 molto gravi ed è l'incidente più grave successo in Spagna negli ultimi 40 anni; siccome ci sono altri due vagoni da controllare, non è detto che il numero di morti e feriti non sia destinato ad aumentare. E' successo alle 20.41, quando un treno ALVIA della linea Madrid-Ferrol, una delle linee ad alta velocità, in attesa dell'AVE, è deragliato, a soli 4 km dalla stazione di Santiago de Compostela. A bordo c'erano circa 300 persone, un'alta occupazione perché oggi è il Giorno di San Giacomo, la Festa della Galizia, e dunque c'era movimento di persone nella regione. Non ci sono molti dubbi sulla dinamica e sull'errore umano: il macchinista, sopravvissuto al disastro, andava a 190 km/h in una curva piuttosto pronunciata, disegnata per l'alta velocità e già oggetto di perplessità, per la quale erano previsti gli 80 km/h. La velocità era doppia  a quella prevista e sembra sia stata proprio l'eccessiva velocità ha causato il deragliamento e, per compiere la tragedia perfetta, il deragliamento è avvenuto su un viadotto, così alcuni vagoni sono precipitati nella sottostante AP-9 e la locomotrice posteriore si è incendiata.
Le televisioni spagnole sono adesso in diretta con la Galizia, per cercare di dare informazioni a un Paese costernato. La mancanza di informazioni, ieri sera, ha causato non poche polemiche nelle reti sociali. Il sito di RENFE, le Ferrovie dello Stato spagnole, non forniva informazioni ed era in tilt, anche se l'ente ha messo immediatamente a disposizione di chi cercava informazioni sulle vittime due numeri di telefono gratuiti, 900 111 660 e 900 444 222. RTVE ha iniziato a dare informazioni sull'incidente un paio d'ore dopo, quando le reti sociali avevano già iniziato a muoversi: le polemiche sui silenzi e sulla mancanza di reazione della tv pubblica non si sono fatte attendere. RTVE non è più la tv che era fino all'anno scorso, quando il Governo del PP ha deciso di cambiare i suoi dirigenti e le ha fatto perdere ogni primato di ascolto e di prestigio raggiunto nella tappa d'indipendenza goduta sotto José Luis Rodriguez Zapatero. Le altre televisioni, la Sexta in testa, hanno iniziato le loro dirette poco prima. 
Santiago de Compostela e la Galizia hanno annullato tutte le celebrazioni previste per oggi, giorno di San Giacomo, il giorno più importante dell'anno per la città e per i pellegrini che compiono il Cammino. Mariano Rajoy, galiziano, ha annunciato che visiterà oggi Santiago, per rendersi conto personalmente del dramma che stanno vivendo la città e le vittime dell'incidente (ieri, nel suo primo comunicato di solidarietà dopo l'incidente, il Presidente ha inviato la propria solidarietà alle 'vittime del terremoto'; stupore generale e poi la spiegazione: il suo ufficio stampa ha fatto copia e incolla di un precedente comunicato per il terremoto in Cina di due giorni fa...). Papa Francesco, a Rio de Janeiro, ha chiesto un minuto di silenzio ai giornalisti accreditati alla Giornata della Gioventù, per ricordare le vittime dell'incidente. Re Juan Carlos ha chiamato il Ministro delle Infrastrutture Ana Pastor e il presidente della Galizia per avere maggiori informazioni sul deragliamento (sarebbe bene che anche qualche membro della Famiglia Reale, possibilmente i Principi, rischiasse i fischi e visitasse Santiago). Il vicino Portogallo ha dato la sua disponibilità per accogliere i feriti e inviare le proprie squadre di soccorso. Su Twitter gli hashtag sono #santiago, #accidentesantiago, #tragediasantiago, ci sono pure gli hashtag di solidarietà, #galiciadeluto e #animogalicia; dirette su rtve.es, elpais.com, elmundo.es e qualunque media spagnolo.
Da Twitter, la foto dei galiziani in attesa di donare il sangue, ieri sera, poco prima di mezzanotte.