Per tutta la notte, nelle reti sociali, si sono susseguiti gli inviti a non
andare più negli ospedali di Santiago de Compostela, a donare sangue, perché
erano al collasso, per numero di feriti e di donatori. Ma il sangue poteva
servire anche a A Coruña e nelle altre città della Galizia in cui potevano
essere portati i feriti, per cui i donatori potevano raggiungere le altre città
della Galizia. Su Twitter, ieri notte, hanno pubblicato una fotografia
commovente: centinaia di persone in coda lungo una strada; sembravano in fila
per un concerto, erano lì per donare il proprio sangue. E' l'ultima cosa che ho
visto prima di spegnere il computer, è l'immagine della speranza dopo il
drammatico incidente ferroviario, che ieri notte, ad Angrois, nei pressi di
Santiago de Compostela, ha insanguinato l'estate spagnola, ha choccato un Paese
già duramente provato dalla crisi economica e sociale, ha
dimostrato l'enorme capacità di reazione di una popolazione che si ritrova
unita e solidale davanti a una tragedia.
Ieri sera, intorno a mezzanotte, i morti erano 37, i feriti oltre 200 ed era il
terzo incidente peggiore della Spagna. Oggi i morti sono 77, i feriti 140, di
cui 20 molto gravi ed è l'incidente più grave successo in Spagna negli ultimi
40 anni; siccome ci sono altri due vagoni da controllare, non è detto che il
numero di morti e feriti non sia destinato ad aumentare. E' successo alle 20.41,
quando un treno ALVIA della linea Madrid-Ferrol, una delle linee ad alta velocità, in attesa dell'AVE, è deragliato, a soli 4 km
dalla stazione di Santiago de Compostela. A bordo c'erano circa 300 persone,
un'alta occupazione perché oggi è il Giorno di San Giacomo, la Festa della
Galizia, e dunque c'era movimento di persone nella regione. Non ci sono molti dubbi
sulla dinamica e sull'errore umano: il macchinista, sopravvissuto al disastro,
andava a 190 km/h in una curva piuttosto pronunciata, disegnata per l'alta
velocità e già oggetto di perplessità, per la quale erano previsti gli 80
km/h. La velocità era doppia a quella prevista e sembra sia stata proprio l'eccessiva velocità ha causato il deragliamento e, per compiere la
tragedia perfetta, il deragliamento è avvenuto su un viadotto, così alcuni
vagoni sono precipitati nella sottostante AP-9 e la locomotrice posteriore si è
incendiata.
Le televisioni spagnole sono adesso in diretta con la Galizia, per cercare di
dare informazioni a un Paese costernato. La mancanza di informazioni, ieri sera,
ha causato non poche polemiche nelle reti sociali. Il sito di RENFE, le Ferrovie
dello Stato spagnole, non forniva informazioni ed era in tilt, anche se l'ente
ha messo immediatamente a disposizione di chi cercava informazioni sulle vittime
due numeri di telefono gratuiti, 900 111 660 e 900 444 222. RTVE ha iniziato a
dare informazioni sull'incidente un paio d'ore dopo, quando le reti sociali
avevano già iniziato a muoversi: le polemiche sui silenzi e sulla mancanza di
reazione della tv pubblica non si sono fatte attendere. RTVE non è più la tv
che era fino all'anno scorso, quando il Governo del PP ha deciso di cambiare i
suoi dirigenti e le ha fatto perdere ogni primato di ascolto e di prestigio
raggiunto nella tappa d'indipendenza goduta sotto José Luis Rodriguez Zapatero.
Le altre televisioni, la Sexta in testa, hanno iniziato le loro dirette poco
prima.
Santiago de Compostela e la Galizia hanno annullato tutte le celebrazioni
previste per oggi, giorno di San Giacomo, il giorno più importante dell'anno
per la città e per i pellegrini che compiono il Cammino. Mariano Rajoy,
galiziano, ha annunciato che visiterà oggi Santiago, per rendersi conto
personalmente del dramma che stanno vivendo la città e le vittime
dell'incidente (ieri, nel suo primo comunicato di solidarietà dopo l'incidente, il Presidente ha inviato la propria solidarietà alle 'vittime del terremoto'; stupore generale e poi la spiegazione: il suo ufficio stampa ha fatto copia e incolla di un precedente comunicato per il terremoto in Cina di due giorni fa...). Papa Francesco, a Rio de Janeiro, ha chiesto un minuto di
silenzio ai giornalisti accreditati alla Giornata della Gioventù, per ricordare
le vittime dell'incidente. Re Juan Carlos ha chiamato il Ministro delle Infrastrutture Ana Pastor e il presidente della Galizia per
avere maggiori informazioni sul deragliamento (sarebbe bene che anche qualche
membro della Famiglia Reale, possibilmente i Principi, rischiasse i fischi e
visitasse Santiago). Il vicino Portogallo ha dato la sua disponibilità per
accogliere i feriti e inviare le proprie squadre di soccorso. Su Twitter gli
hashtag sono #santiago, #accidentesantiago, #tragediasantiago, ci sono pure gli
hashtag di solidarietà, #galiciadeluto e #animogalicia; dirette su rtve.es,
elpais.com, elmundo.es e qualunque media spagnolo.
Da Twitter, la foto dei galiziani in attesa di donare il sangue, ieri sera, poco prima di mezzanotte.
Da Twitter, la foto dei galiziani in attesa di donare il sangue, ieri sera, poco prima di mezzanotte.