giovedì 25 luglio 2013

Un appello per salvare i fondali di posidonie di Ibiza e Formentera dalle ancore delle imbarcazioni

Il turismo è una grande risorsa culturale ed economica, ma può essere causa di grandi danni ecologici se viene praticato in modo non consapevole. Succede nel tratto di mare che separa Ibiza e Formentera. D'estate è uno dei luoghi a più alta densità di imbarcazioni, piccoli yacht, barche a vela, che si muovono tra le isole Baleari in cerca di spiagge isolate e di bagni in alto mare.
Solo che in questo tratto di mare, avvertono le associazioni ambientaliste, ci sono fondali preziosissimi che non vengono segnalati dalle carte nautiche. Ci sono intere praterie di posidonie, che vengono danneggiate continuamente dalle ancore delle imbarcazioni e adesso una petizione chiede all'Assessorato all'Agricoltura e all'Ambiente delle Baleari di intervenire a protezione dei fondali.
La richiesta individua sei punti principali per tutelare le posidonie: la loro identificazione nelle carte nautiche, in modo che i naviganti sappiano della loro presenza; la proibizione di ancorare nei fondali delle posidonie nelle carte nautiche; la proibizione di pesca negli stessi fondali e presente nelle carte nautiche; il compimento delle norme previste in queste zone di praterie di posidonie; la proibizione di scaricare in queste aree gli scarichi inquinanti e la vigilanza per il rispetto delle norme.
Il fatto che le praterie di posidonie siano indicate nelle care nautiche come alghe, induce i naviganti ad ancorare le proprie imbarcazioni senza commettere illegalità; ma la mancata sensibilizzazione dei turisti genera danni enormi all'ambiente e bisogna trovare un nuovo equilibrio tra risorse naturali e presenza turistica nell'area. "A maggio 2006 è stato trovato un esemplare di posidonia largo 8 km, l'essere vivo più grande della Terra, che cresce al ritmo di 2 cm all'anno. La sua età è stata stimata in 100mila anni" si legge nella petizione di tutela di questo tratto di mare, pubblicata su change.org "La qualità della biodiversità, la trasparenza delle acque, l'equilibrio della linea di costa e il mantenimento della principale fonte di entrate di Formentera e Ibiza (il turismo) dipende in gran parte dalla conservazione delle praterie di posidonie. Per molti anni l'ignoranza sull'importanza della posidonia ha reso impossibile sviluppare politiche attive di conservazione; l'attuale conoscenza scientifica sul ruolo chiave che hanno nel mantenimento dell'ecosistema delle isole, e la certezza di come il cambio climatico e l'assoluta inefficacia delle misure di protezione adottate, permettendo a qualunque imbarcazione di ancorare, anche in modo massiccio, su estese one di posidonie, sta mettendo fine velocemente a un bene comune insostituibile".
Le posidonie sono state dichiarate Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.
L'appello all'Assessorato all'Ambiente delle Baleari è su change.org. Da vimeo, un video, che racconta i fondali in pericolo (è in inglese con sottotitoli in spagnolo, ma le immagini parlano un linguaggio universale).