"Il terribile incidente ferroviario successo a Santiago de
Compostela, alla vigilia del Giorno della Galizia e del Patrono della Spagna, ha
tinto di lutto il nostro Paese e ha suscitato sentimenti di tristezza in tutta la
Comunità Internazionale, dai cui dirigenti sto ricevendo le più sentite
condoglianze.
Mi dirigo ai familiari e alle vittime, ai feriti e a tutte le persone coinvolte
in questo disgraziato evento, che, come esseri umani e come spagnoli, ci
commuove e ci riempie di dolore e di tristezza, per trasmettere loro il più
profondo affetto e tutta la vicinanza e la solidarietà della Famiglia Reale e
della nostra Nazione, che oggi ha depositato tutta la sua emozione nel cuore
dell'amata terra galiziana".
Questo il commovente messaggio di re Juan Carlos, pubblicato sul sito della Casa Reale, alle vittime dell'incidente ferroviario di ieri sera, nei pressi di
Santiago de Compostela. Le televisioni di tutto il mondo hanno diffuso il video
che riprende il momento fatale e terribile dell'impatto, le indagini appuntano
all'eccessiva velocità del treno in una curva accentuata, come la definiscono i
media spagnoli, i siti web d'informazione scavano nel passato del macchinista e
riportano come in passato si sia vantato nelle reti sociali delle velocità
raggiunte con i treni che guidava. I morti sono 80, il ritardo nelle
identificazioni aumenta la disperazione dei familiari in attesa, mentre la
giornata di festa della Galizia diventa una giornata di lutto che difficilmente
la regione potrà dimenticare. Questo è il più grave incidente ferroviario
successo in Spagna negli ultimi 40 anni.
Mariano Rajoy, che oggi visita la sua terra insanguinata da questo incidente, ha
proclamato tre giorni di lutto ufficiale. Re Juan Carlos e la regina Sofia hanno
iniziato in questi minuti una visita negli ospedali di Santiago de Compostela,
per portare la loro solidarietà alle vittime e ai loro familiari. E' bene che
in un momento così emotivo e tragico della Spagna, i sovrani siano presenti e
facciano sentire al Paese il senso della Monarchia.