venerdì 23 agosto 2013

La Cappella della Esperanza di Triana, a Siviglia, in una grande foto navigabile a 360°

sevillaen360.es è un sito specializzato in visite virtuali in monumenti storici sivigliani, con punti di vista a 360°. Negli archivi di questa pagina sivigliana ci sono già alcuni must turistici, come i Reales Alcázares, la Basilica de la Macarena, la plaza de toros della Real Maestranza. Ci sono poi foto a 360° di eventi come la Feria de Abril o la Settimana Santa e articoli su curiosità storiche, appuntamenti in corso e attività possibili in città. Insomma, un sito da tenere in considerazione, se si sta organizzando una vacanza a Siviglia o se si vuole conoscere la città un po' più a fondo.
L'ultima visita virtuale aggiunta è in uno dei posti più sivigliani e adorabili della città: la Capilla de los Marineros, la chiesetta di Nuestra Señora la Esperanza de Triana, una delle vergini più venerate di Siviglia e una delle madonne più acclamate durante la Settimana Santa. Posta nella calle Pureza, nel cuore di Triana, lo storico quartiere sull'altro lato del Guadalquivir, la Capilla si nota solo se non si è distratti: i suoi colori e la sua architettura differiscono poco da quelle delle casette che la affiancano e le sorgono davanti. E' piuttosto piccola, formata da un unico ambiente, bianco e rettangolare, illuminato da un grande retablo, con al centro, trionfante, la statua della Esperanza de Triana, una delle più belle statue cittadine (anche se guapa lo gridano alla sua rivale, la Esperanza de la Macarena, quando esce dalla sua chiesa, nella notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo per raggiungere la Cattedrale).
In certi pomeriggi sivigliani, la Capilla de los Marineros, quando si ha la grande suerte di trovarla aperta (anche per lei vale l'eterna regola delle chiese sivigliane: non si capisce mai quando sono aperte ed è meglio provare a visitarle di mattina che di pomeriggio, perché la pausa per l'apertura pomeridiana può estendersi fino alle 18-19. Dipende), offre atmosfere davvero trianeras perché è impossibile immaginarsi la vita di Triana, o di Siviglia, senza la presenza delle chiese, delle confraternite, dei fedeli. La luce abbacinante della calle Pureza, dovuta alla fila interminabile di edifici candidi, si spegne nella dolce penombra, illuminata solo dall'imponente retablo barocco, il silenzio è appena rotto dal mormorio di chi è raccolto in preghiera, mentre nella distanza si sente il chiacchiericcio sommesso, dal pesante accento sivigliano, degli addetti al piccolo negozio di souvenirs. Di tanto in tanto passano anche i turisti. 
Il turismo sivigliano mordi e fuggi prevede solo Cattedrale, Reales Alcázares e un giro veloce nel Barrio de Santa Cruz, ma se si ha un po' più di tempo, non si può non passare in questo piccolo gioiellino del barocco sivigliano, per salutare la più bella Madonna della città e suo figlio, il dolente Cristo de las tres caidas, capace di commuovere fino alle lacrime l'intera calle Pureza, quando esce, nella notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo). Impossibile lasciare Siviglia, senza passare di nuovo a salutarli.
Per vedere la foto navigabile, con zoom che permettono di avvicinare i dettagli, cliccate sull'immagine.