Con una solenne cerimonia di gala nel magnifico Teatro Colón, ieri alle 19 di Buenos Aires, è iniziata la riunione del Comitato
Olimpico Internazionale, che, oggi, nel pomeriggio europeo, deciderà la sede
delle Olimpiadi del 2020.
In gara ci sono Istanbul, Madrid e Tokyo; la capitale spagnola, che si presenta per la terza volta consecutiva, è arrivata in Argentina con la
candidatura meglio valutata dal COI, ma non è detto che abbia l'assegnazione in
tasca: la prudenza è d'obbligo, dopo le delusioni delle due volte precedenti,
con le sedi assegnate a Londra, nel 2012, e a Rio de Janeiro, nel 2016.
A Buenos Aires, Madrid è presente con una delegazione ad altissimo livello,
guidata dal Principe Felipe, con il sindaco Ana Botella, vari ministri e il presidente di Madrid 2020 Alejandro Blanco. Per tutta la settimana l'erede al
trono ha fatto un lavoro continuo di lobby, ottenendo numerose lodi dalla
stampa spagnola. Sembra, praticamente, che se Madrid otterrà la sede buona
parte del merito sarà del Principe, che sta facendo le cose sul serio e con
passione: non si è perso un evento, non si è perso un caffè e approfitta di
ogni incontro con i membri del COI per chiedere il voto per Madrid. Lo
abbiamo visto incontrare le autorità locali, visitare le istituzioni sportive
locali, farsi la foto con le glorie sportive argentine, sempre sorridente e
sempre credendoci. Davvero non si potrà dire, se neanche stavolta arriveranno
le Olimpiadi a Madrid, che Felipe non ci ha messo l'anima.
Un paio di giorni fa è arrivata, attesissima, anche Letizia Ortiz, alla sua
prima apparizione pubblica dopo la misteriosa sparizione estiva. Sorridente e
allegra, la Principessa si è messa al lavoro subito dopo il suo arrivo in
Argentina, accompagnando Felipe e un cocktail e posando per le fotografie di
rito, richieste dalla Casa Reale per mettere a tacere le voci di crisi.
Anche nella cerimonia al Colón Letizia si è fatta vedere in ottima forma; chi
non la ama giura che si è ritoccata di nuovo il viso, sia vero o no, la
somiglianza con Rania di Giordania inizia a essere inquietante, ma non è quello
che importa adesso a Buenos Aires, anche se la Casa Reale, EFE e i media più
vicini alla monarchia si sono impegnati a voler dimostrare sin da questa prima
apparizione che tra i Principi va tutto bene, come sempre.
A Madrid, spiegano i media spagnoli, mancano una decina di voti, che sarebbe
possibile racimolare tra le 14 Case Reali presenti nel COI (oltre al
fotografatissimo Albert di Monaco ci sono anche Willem Alexander d'Olanda, Frederik
di Danimarca, Costantino di Grecia, Henri del Lussemburgo, vari principi arabi,
la principessa Hisako del Giappone, che sta facendo lobby per Tokyo). Felipe si
è messo al lavoro per conquistarli. Oggi alle 12 di Buenos Aires (le 16
europee), ci sarà la presentazione della candidatura di Madrid, con
l'intervento conclusivo del futuro re; non suoni esagerato se si dice che con
questo discorso Felipe si gioca parte della sua credibilità di futuro sovrano,
in una monarchia in difficoltà, che ha disperato bisogno di un successo. Che il
Rio de la Plata sia gentile con Madrid e con Felipe.
Le foto, dal web spagnolo