Si parla spesso di cosa sia l'eleganza in Spagna e
di cosa sia l'eleganza in Italia. Non sono uguali, anche se hanno matrici in
comune, anche se nel meridione spagnolo si trovano echi del meridione italiano
e quindi ci si sente un po' in casa.
A Madrid ho sempre l'impressione che le ragazze spagnole abbiano molte idee
sulle tendenze più attuali, sappiano molto di moda, ma che, allo stesso tempo,
abbiano zero creatività e poca capacità di fare proprie le tendenze e di
adattare la moda ai difetti e ai pregi del proprio corpo. Non dimenticherò mai
quel pomeriggio intorno alla Puerta del Sol, con tutte le ragazze con i jeans
dentro agli stivali, tutte con la stessa sfumatura di rossetto, tutte con gli occhialoni neri, e io a pensare, sì, sì, sono alla moda, ma manca proprio una
personalizzazione, ecco forse quella là che arriva dalla Puerta del Sol (ero
nella calle de Alcalá) è un minimo creativa. E, appena mi è passata accanto, quella là ha lanciato un Ma dai! che non mi ha lasciato dubbi circa le sue origini.
A Siviglia ho sempre l'impressione che siano 'troppo' (ma le amo proprio per questo, perché sono una fan dell'eleganza d'antan, dell'attenzione per i dettagli, di colori e accessori coordinati e a volte maxi, ecc). Vestono in modo molto
formale, attente a tutte le indicazioni della moda, con una passione per i
tessuti lucidi e per gli abiti lunghi, soprattutto ai matrimoni e nelle varie cerimonie
religiose; è difficile vederle in giro per la città con accessori che non siano
coordinati, con vestiti dai tagli che siano meno che di tendenza, con un make-up che non sia curatissimo. E' un'eleganza
che a volte appare un po' pretenziosa, copiata dalle riviste, dalle it-girls
spagnole più amate, che sa di buona educazione di provincia, della voglia di sentirsi protagoniste, sempre femminili e coquetas, vanitose.
Tutto ciò per spiegare questa galleria fotografica dal tappeto azzurro dei
Premi Principe de Asturias, ieri sera a Oviedo. Tra gli invitati al Teatro Campoamor
volti noti della cultura e della politica spagnole, ma anche molti volti
conosciuti solo a Oviedo, espressione della società asturiana. E' una galleria
che dà un'idea di quello che si considera elegante nella provincia spagnola,
delle differenze di gusto, dell'incapacità di certe signore di guardare al
proprio corpo prima di scegliere l'outfit della loro serata più importante
dell'anno, della passione per un'eleganza più antica, più formale, più barocca
di quella italiana (il che non vuol dire né meglio né peggio). A volte amo le donne spagnole per la loro capacità di osare e di vestirsi come le modelle di Vogue, anche se il corpo non le accompagna, anche se non stanno andando a un'udienza reale. Mi viene sempre in testa quel modo di dire, que me quiten lo bailao (che mi tolgano quello che ho fatto), con cui molti spagnoli spiegano le esagerazioni. Deve valere anche per molte delle signore che sono sfilate verso il Teatro Campoamor.
Su elcomercio.es, la galleria fotografica è davvero lunga, le foto pubblicate qui
sono state scelte un po' a caso.