sabato 26 ottobre 2013

La sorprendente eleganza delle signore, dal tappeto azzurro dei Premi Principe delle Asturie, a Oviedo

Si parla spesso di cosa sia l'eleganza in Spagna e di cosa sia l'eleganza in Italia. Non sono uguali, anche se hanno matrici in comune, anche se nel meridione spagnolo si trovano echi del meridione italiano e quindi ci si sente un po' in casa.
A Madrid ho sempre l'impressione che le ragazze spagnole abbiano molte idee sulle tendenze più attuali, sappiano molto di moda, ma che, allo stesso tempo, abbiano zero creatività e poca capacità di fare proprie le tendenze e di adattare la moda ai difetti e ai pregi del proprio corpo. Non dimenticherò mai quel pomeriggio intorno alla Puerta del Sol, con tutte le ragazze con i jeans dentro agli stivali, tutte con la stessa sfumatura di rossetto, tutte con gli occhialoni neri, e io a pensare, sì, sì, sono alla moda, ma manca proprio una personalizzazione, ecco forse quella là che arriva dalla Puerta del Sol (ero nella calle de Alcalá) è un minimo creativa. E, appena mi è passata accanto, quella là ha lanciato un Ma dai! che non mi ha lasciato dubbi circa le sue origini.
A Siviglia ho sempre l'impressione che siano 'troppo' (ma le amo proprio per questo, perché sono una fan dell'eleganza d'antan, dell'attenzione per i dettagli, di colori e accessori coordinati e a volte maxi, ecc). Vestono in modo molto formale, attente a tutte le indicazioni della moda, con una passione per i tessuti lucidi e per gli abiti lunghi, soprattutto ai matrimoni e nelle varie cerimonie religiose; è difficile vederle in giro per la città con accessori che non siano coordinati, con vestiti dai tagli che siano meno che di tendenza, con un make-up che non sia curatissimo. E' un'eleganza che a volte appare un po' pretenziosa, copiata dalle riviste, dalle it-girls spagnole più amate, che sa di buona educazione di provincia, della voglia di sentirsi protagoniste, sempre femminili e coquetas, vanitose.
Tutto ciò per spiegare questa galleria fotografica dal tappeto azzurro dei Premi Principe de Asturias, ieri sera a Oviedo. Tra gli invitati al Teatro Campoamor volti noti della cultura e della politica spagnole, ma anche molti volti conosciuti solo a Oviedo, espressione della società asturiana. E' una galleria che dà un'idea di quello che si considera elegante nella provincia spagnola, delle differenze di gusto, dell'incapacità di certe signore di guardare al proprio corpo prima di scegliere l'outfit della loro serata più importante dell'anno, della passione per un'eleganza più antica, più formale, più barocca di quella italiana (il che non vuol dire né meglio né peggio). A volte amo le donne spagnole per la loro capacità di osare e di vestirsi come le modelle di Vogue, anche se il corpo non le accompagna, anche se non stanno andando a un'udienza reale. Mi viene sempre in testa quel modo di dire, que me quiten lo bailao (che mi tolgano quello che ho fatto), con cui molti spagnoli spiegano le esagerazioni. Deve valere anche per molte delle signore che sono sfilate verso il Teatro Campoamor. 
Su elcomercio.es, la galleria fotografica è davvero lunga, le foto pubblicate qui sono state scelte un po' a caso.