martedì 10 dicembre 2013

La Spagna, senza maggioranza politica. L'astensione nelle intenzioni di voto arriva al 44%

Se si votasse oggi in Spagna, né il PSOE né il PP otterrebbero la maggioranza assoluta necessaria per governare. Lo dice un sondaggio di CELESTE-TEL Investigaciones Sociologicas realizzato per eldiario.es e non sarebbe una novità: è da tempo che il PP e il PSOE non sarebbero più in grado di governare da soli.
La novità è che non potrebbero più governare neanche con i loro tradizionali alleati e che l'unica maggioranza possibile sarebbe un attualmente inimmaginabile Grande Coalizione.
Secondo i dati del sondaggio, il PP perderebbe 13 punti rispetto alle elezioni di due anni fa e si attesterebbe al 32%, mentre il PSOE continuerebbe la sua traversata nel deserto, passando dal 29,2% del 2011 al 28%; in crescita, anche in questo sondaggio, Izquierda unida, che passerebbe dal 7% al 13% e il centrista UPyD, che salirebbe dal 4,8 al 7,8%; la frammentazione del Parlamento si completerebbe con la crescita delle altre formazioni, che passerebbero dal 13,8% al 18%. Nessun governo possibile, senza patti contro natura. E il dato peggiore di tutti: il maggior partito spagnolo sarebbe l'astensionismo, che sfiorerebbe quota 44% (potrebbe governare con la maggioranza assoluta). Chi potrebbe governare la Spagna, in queste condizioni, dato che il PP si è praticamente inimicato tutto il fronte nazionalista e con i soli voti di UPyD non potrebbe governare, e visto che il PSOE e i suoi tradizionali alleati non arriverebbero alla maggioranza assoluta?
eldiario.es commenta i risultati del sondaggio ricordando che ci sono vari dati che potrebbero cambiare in vista delle elezioni: "Da una parte il PSOE deve scegliere il candidato e dall'altra il grado di astensione registrato dall'inchiesta sembra poco probabile. Non è mai successo che alle elezioni generali sia rimasto in casa il 44% dei cittadini. E in questa borsa di voti, i due grandi partiti e le due formazioni emergenti, sperano di ottenere maggiore sostegno".
E' interessante notare che la delusione degli elettori si traduce non in flusso di voti, ma in astensione: degli elettori del PP del 2011, oggi il 34,4% dichiara che non voterebbe, una percentuale che scende al 21,5% per il PSOE e che, sorprendentemente, arriva al 22% tra gli elettori di IU. "Secondo i sociologi è dovuto al fatto che oggi i cittadini non hanno ancora la mentalità elettorale". Insomma, le elezioni del 2015 sono lontane e gli intervistati sfogano rabbia e delusione minacciando l'astensione o punendo i due grandi partiti, da cui non si sentono più rappresentati.