7 anni e le idee così chiare che su youtube il suo video ha ottenuto oltre 3 milioni di visite in una settimana.
Miranda è una bambina argentina piuttosto critica con le principessine dei
cartoni animati della Disney e, in ultima istanza, con il modello femminile proposto
dai cartoons.
A Miranda non piacciono le principesse stupide, quelle che stanno lì ad
aspettare il principe che arriva e le salva. Il suo idolo sembra essere Mulan,
una che "la picchiano, la chiudono in una torre e non sta lì ad aspettare
il principe alla finestra, va e risolve la situazione"; Mulan è forte e
luchadora, lottatrice. Una vera fonte di ispirazione.
Invece cosa fanno le altre principesse? Stanno lì e aspettano e può arrivare il
principe, può arrivare un signore, ma può anche non arrivare nessuno e allora?
"Allora non stare lì paralizzata, datti una mossa e fa' qualcosa!" si
esaspera Miranda.
Meno male che c'è Mulan. Che non solo fa qualcosa, ma ha anche un fidanzato. Ed
è qui che il ragionamento della piccola argentina si fa interessante. Il
fidanzato di Mulan non è arrivato per caso, è arrivato perché Mulan non si
arrende alle difficoltà, è una lottatrice, è una giovane donna che si dà da
fare e cerca di risolvere le situazioni. Il suo fidanzato l'ha vista in azione
e ha pensato che è lei, è quel tipo di donna che vuole al suo fianco, una
lottatrice che non molla mai.
Invece i principi degli altri cartoni animati? Si trovano alle prese con queste
principesse, che aspirano solo a essere salvate e non sanno lottare né
risolvere le situazioni, che si limitano ad aspettare che arrivi qualcuno a cambiare loro la vita. E
succede che i principi le guardano e pensino che no, non vogliono donne così al
loro fianco, si sentono a disagio, perché non sono principesse forti e devono
solo essere salvate. E allora i principi aspirano ad altro: "Non voglio
più stare qui, datemi un'altra favola!"
Non è geniale come descrizione dei moderni rapporti uomo-donna? E anche la
Disney, che inizi ad aggiornare i modelli di donne che propone alle sue piccole
ed esigenti spettatrici. Miranda docet.
Da youtube.