In una recente intervista, l'attrice Manuela Velasco ha detto che per le
serie televisive spagnole tutto è cambiato con Cuéntame como pasó, la serie di
TVE1 che doveva raccontare gli anni 60 spagnoli attraverso le vicende della
famiglia Alcántara e, grazie alla cura dei dettagli e all'evoluzione della
storia è arrivata, con la quindicesima stagione, agli anni 80 di Felipe González (ma
io ho mollato dopo la terza stagione).
Non so se sia proprio così, però è vero che il livello delle serie spagnole negli ultimi anni è molto alto, che si seguono volentieri, che hanno sceneggiature quasi mai ripetitive e sempre pronte a tenere con il fiato sospeso, che gli attori che non sembrano leggere la sceneggiatura, che le scenografie e i costumi sono molto curati. Parliamo di Isabel e Águila roja, le due serie di maggiore successo di TVE1, un po' storiche (Isabel) e un po' fantasy (Áquila roja), anche se inserite in periodi storici definiti. Ma parliamo anche del futurista La fuga di TeleCinco, di Doctor Mateo e Gran Hotel, che hanno risvegliato l'interesse per le Asturie e per la Cantabria e hanno dato nuova linfa alla commedia romantica e ai gialli romantici della Belle Epoque, di Gran reserva, che ha parlato di vino e lotte familiari nelle vigne di La Rioja, e di Hispania, che ha cercato di dare volti e storie alla resistenza ispanica a Roma. Insomma, ogni volta che la tv spagnola lancia una nuova serie, la si guarda con attenzione.
Non so se sia proprio così, però è vero che il livello delle serie spagnole negli ultimi anni è molto alto, che si seguono volentieri, che hanno sceneggiature quasi mai ripetitive e sempre pronte a tenere con il fiato sospeso, che gli attori che non sembrano leggere la sceneggiatura, che le scenografie e i costumi sono molto curati. Parliamo di Isabel e Águila roja, le due serie di maggiore successo di TVE1, un po' storiche (Isabel) e un po' fantasy (Áquila roja), anche se inserite in periodi storici definiti. Ma parliamo anche del futurista La fuga di TeleCinco, di Doctor Mateo e Gran Hotel, che hanno risvegliato l'interesse per le Asturie e per la Cantabria e hanno dato nuova linfa alla commedia romantica e ai gialli romantici della Belle Epoque, di Gran reserva, che ha parlato di vino e lotte familiari nelle vigne di La Rioja, e di Hispania, che ha cercato di dare volti e storie alla resistenza ispanica a Roma. Insomma, ogni volta che la tv spagnola lancia una nuova serie, la si guarda con attenzione.
Quest'anno, oltre alle conferme di nuove stagioni di serie storiche, ci sono
anche i debutti di nuove produzioni. Qui ne trovate cinque, che, se capite lo
spagnolo, è bene non perdiate di vista.
- Alatriste (TeleCinco). A Budapest sono appena terminate le riprese dei
primi 13 episodi di questa serie, ispirata al malinconico spadaccino di Arturo
Pérez Reverte. Il protagonista è Aitor Luna, che ha una quindicina di anni meno del capitano, ma ha convinto Pérez Reverte dal primo sguardo. La serie è
una coproduzione di Mediaset con la tedesca Beta Film ed è stata girata in
spagnolo, con uno guardo al mercato internazionale. Il produttore José Manuel
Lorenzo spiega che "mostra i due mondi in cui si muove Alatriste: la corte e
il popolo. Riflette l'abbattimento dei soldati che tornavano dalla guerra e
ritratta grandi uomini come Quevedo, Velázquez, Lope de Vega, Calderón,… La
fine dell'Impero è il filo narrante, ma l'asse sono le avventure di
Alatriste". Un articolo su Rotta a Sud Ovest sulla serie.
- Galerias Velvet (Antena 3). La sua messa in onda è stata annunciata
per la fine di gennaio ed è la serie più attesa di Antena 3. Attraverso la
storia d'amore del bell'Alberto, erede di uno dei grandi marchi dell'alta moda
spagnola e di Ana, sartina dello stesso marchio, si ripercorrono gli ultimi anni '50 e la nascita del made in Spain. L'amore impossibile dei due
protagonisti, la lotta per affermare la propria filosofia negli affari, la dura
fatica delle sarte dei grandi atelier, i rapporti con le ricche clienti negli
anni del franchismo, c'è un po' di tutto per appassionare il pubblico
televisivo. I protagonisti sono due degli attori più amati della tv, Miguel
Ángel Silvestre e Paula Echevarria, ma anche il resto del cast, a cominciare da
Pepe Sacristán e Aitana Sanchez Gijón è di primo livello. Il sito web ufficiale è su Antena 3.
- El Principe. Il titolo ingannatore potrebbe far pensare a qualche storia
aristocratica. Invece no. El Principe è uno dei quartieri di Ceuta, città
spagnola della costa marocchina. E' uno dei quartieri più problematici. Qui
arriva un poliziotto giovane e incorruttibile, che si trova a lottare non solo
contro i narcotrafficanti che controllano le strade, ma anche contro poliziotti
corrotti e stanchi e contro sospetti e diffidenze delle due religioni della città. Poi, a
complicarsi le cose, si innamora anche di una bella insegnante islamica, in
lotta contro il fratello narcotrafficante e i costumi familiari. Nel cast ci sono José
Coronado, Alex Gonzalez e Hiba Abouk. Ma non perdete di vista Rubén Cortada,
già intravisto in El tiempo entre costuras, che minaccia di essere il nuovo
bellissimo di Spagna. Il primo articolo di Rotta a Sud Ovest sulla serie.
- El corazón del Océano (Antena 3). E' una delle serie che Antena 3 ha tenuto
da parte per qualche anno, allo scoppio della crisi economica: i suoi costi
richiedevano investimenti pubblicitari che fino a poco tempo fa nessuno era
disponibile a fare. E piuttosto che perdere questo kolossal, Antena 3 lo ha
tenuto nel cassetto. Lo lancia finalmente quest'anno e ci racconta così la
storia straordinaria (e vera) della prima carovana di donne spagnole, che, nel
XVI secolo, lasciarono tutto per andare in spose ai coloni spagnoli, nel cuore
dell'America meridionale. Le guidava il capitano Juan de Salazar. La serie è
ispirata dall'omonimo libro di Elvira Menéndez, è stata girata in Colombia e ha
nel cast Hugo Silva, Clara Lago e Ingrid Rubio. La sua messa in onda è stata
annunciata più volte, si spera che questa sia la volta buona. Il sito web ufficiale è su Antena 3; qui il primo articolo di Rotta a Sud Ovest sulla serie.
- Dreamland (Cuatro). E' una delle serie che suscitano maggiore curiosità,
perché mescola finzione e vita reale degli attori protagonisti. Al centro di
tutto c'è il desiderio di alcuni giovani artisti di affermarsi nella musica,
nella danza, nell'interpretazione: le ambizioni dei personaggi si mescolano a
quelle degli attori che li interpretano; il casting è stato fatto con
l'intervento di vari artisti nazionali e internazionali (Ricky Martin, Pablo
Alboran, Tiziano Ferro, Anastacia, tra i tanti), che hanno preparato i protagonisti
alla serie. "Da un punto di vista del linguaggio affrontiamo qualcosa di
nuovo, è una ricerca di nuove formule di sperimentazione e di un nuovo modo di
raccontare una storia: quella di alcuni ragazzi che vogliono trionfare e che
sono in grado di farlo" dice Manuel Villanueva direttore dei contenuti di Mediaset
España. Il sito web ufficiale è su Cuatro.