venerdì 31 gennaio 2014

Dieci ragioni per visitare Buenos Aires: dal calcio al tango, fino a Papa Francesco

C'è bisogno di una ragione per visitare Buenos Aires? Non ci fossero la decina di ore d'aereo a impedire, per questioni logistiche, un finesettimana nella capitale argentina, non ci sarebbero molti dubbi circa la necessità di conoscerla. Non solo è una delle città sudamericane più europee e più affini al Vecchio Continente, con tutte le peculiarità che le numerose culture immigrate hanno regalato alla sua identità, ma secondo i lettori di Traveller, è stata la miglior destinazione turistica di Centro e Sudamerica nel 2013.
Però se qualcuno cerca ragioni per scoprire Buenos Aires, l'attivo Ente del Turismo della Città, dotato anche di un bel sito web, peccato non in italiano, ne propone ben dieci.
La prima sono i suoi barrios, i suoi quartieri più amati dai turisti. In testa propone Puerto Madero, il nuovo quartiere di verde, torri e locali realizzato sugli antichi docks sul Rio de la Plata; poi ci sono i quartieri più noti, da Recoleta al Retiro, fino a San Telmo, "specchio della vecchia Buenos Aires", Palermo "l'avanguardia in desgin e gastronomia", e la Plaza de Mayo, "epicentro degli eventi storici e politici del Paese".
Il fatto di essere prodotto di mille culture, fa sì che Buenos Aires sia dotata di un'ampia offerta gastronomica. Indispensabile provare, dunque, la cucina tradizionale porteña, fortemente influenzata dall'immigrazione italiana e spagnola; impossibile lasciare la città senza aver provato gli asados, a base di carne argentina, tra le migliori del mondo; quindi non rimane che l'imbarazzo della scelta tra le molteplici offerte gastronomiche: cucina francese, avanguardia spagnola, regionale italiana, araba, cinese, giapponese. A Buenos Aires si trova tutto il mondo a tavola.
Difficile parlare di Argentina senza parlare di calcio. E infatti la terza ragione per cui bisogna visitare Buenos Aires è una partita tra Boca Juniors e River Plata, possibilmente nella Bombonera, lo stadio del Boca; già The Observer aveva inserito la partita tra le 50 cose da vedere prima di morire; la passione per il calcio  si traduce nel maggior numero di stadi al mondo ospitato da una città.
E non si può passare per Buenos Aires senza pensare al tango, "la danza sensuale e nostalgica che si balla a stretto contatto con il partner e che ha avuto, tra i suoi interpreti più prestidiosi Carlos Gardel e Astor Piazzolla". Buenos Aires offre ai turisti una lunga lista di milongas in cui assistere a spettacoli di tango o cimentarsi a ballare.
La vita della culturale argentina è tra le più intense e le prossime ragioni per cui bisogna visitarla, sono tutte legate alla sua effervescenza culturale.
Per esempio, ci sono oltre 300 teatri, che le permettono così una delle più ampie offerte culturali tra le capitali di Latinoamérica; il teatro più famoso è il Colón, considerato uno dei più bei e importanti teatri lirici del mondo, disegnato dall'architetto italiano Francesco Tamburini.
Ci sono anche numerosissimi Musei, sui temi più diversi, dal Museo delle Belle Arti al Museo Nazionale di Arte Decorativa, dal Museo di Arte Latinoamericana di Buenos Aires al Museo Fernandez Blanco, con una delle più importanti collezioni di oreficeria coloniale del mondo. Ci sono itinerari ad hoc come la Milla de los Museos o la Milla Cultural del Sur per scoprirli.
Con tanti locali e teatri attivi, non ci si può annoiare a Buenos Aires: per scoprire cosa fare e cosa vedere nel periodo che si è scelto, basta consultare l'Agenda Cultural.
Non ci si annoia neanche di notte. Tra ristoranti, bar e discoteche, si ha l'imbarazzo della scelta e il suggerimento è di non perdere di vista le vivaci notti di Palermo, San Telmo e Puerto Madero. "La movida notturna ha fatto sì che Buenos Aires si sia consolidata come una delle destinazioni sudamericane predilette dalla comunità LGBT" spiega l'Ente del Turismo. Il che parla anche della tolleranza della capitale argentina.
Dopo tanta cultura, una delle ragioni per visitare Buenos Aires è una delle predilette dai turisti: lo shopping. I centri commerciali non mancano, dal lussuoso Patio Bullrich alle Galerias Pacifico, con i più importanti marchi internazionali e nazionali. Ma ci sono anche gli assi commerciali più tradizionali e più legati alle produzioni locali: l'Avenida Santa Fe e la calle Florida sono tra le zone suggerite dall'Ente del Turismo.
L'ultima ragione per visitare la capitale argentina è offerta dal porteño più famoso del mondo. Buenos Aires ha preparato un itinerario ad hoc per conoscere tutti i luoghi più importanti della vita di Papa Francesco. I quartieri di Flores e Monserrat, in cui è nato e cresciuto, fino alla Cattedrale, da cui ha difeso i poveri d'Argentina e ha tuonato contro le ingiustizie sociali, fino a prendere il volo per il Papato.
Tutte le ragioni per visitare Buenos Aires, su turismo.buenosaires.gob.ar.