sabato 11 gennaio 2014

In attesa delle sfilate, un vecchio servizio di moda ambientato a Siviglia. Ed è subito flamenco

Siviglia si sta preparando alle Feste di Primavera, si diceva nel post precedente.
E' in queste settimane che inizia la febbrile preparazione delle sivigliane alla Feria de Abril, con la scelta dei vestiti flamenchi e gli accessori adeguati. I negozi specializzati si riempiono di signore che, con in mano un pezzo di stoffa del loro futuro traje de flamenca, cercano scarpe e accessori dei colori adeguati (una delle cose di Siviglia che continuano a stupirmi, favorevolmente, è la grande varietà di colori nei negozi di calzature, dal violetto al giallo, non c'è colore dell'arcobaleno che non sia presente nelle scarpe esposte alla clientela, e, vedendo le signore aggirarsi con il pezzo di stoffa in mano, si capisce poi il perché).
La prossima settimana iniziano anche le sfilate della moda flamenca: la prima a scendere in pista è I love flamenco, poi, a fine mese, tocca alla Settimana della Moda Flamenca, che presenta alcuni dei sarti più prestigiosi e affermati del settore. Sono manifestazioni attesissime dai cultori delle ferias andaluse, perché indicheranno colori e tendenze per tutta la stagione.
Per riscaldare i motori il blog Mamá de mayor quiero ser flamenca, ha riproposto ieri un vecchio post del 2012, su un reportage della rivista Hemisphere Inflight, realizzato a Siviglia, in atmosfere molto flamenche. Si riconoscono molti angoli della città andalusa, da plaza de España alla Real Maestranza, ma quello che colpisce è come la moda flamenca e andalusa sappia influenzare i grandi sarti internazionali. In queste immagini, la maggior parte dei capi d'abbigliamento appartiene a stilisti stranieri; sono spagnoli soprattutto gli accessori (e le scarpe, dato che Manolo Blahnik è pur sempre nato alle Canarie).
Ma sarà che bastano Siviglia, un volant e una rosa, y olé, si sente subito l'elettricità del flamenco?