A dicembre 2013 il numero di disoccupati è sceso in Spagna di 107.570 persone
(-2,2% rispetto allo stesso mese del 2012). Il dato è storico per varie
ragioni: è la maggior caduta di numero di disoccupati di dicembre dal 1996, ed
è la seconda più elevata, su base mensile, in qualunque mese dal 1996 (la
discesa maggiore si è registrata a luglio 2013).
Il dato di dicembre è in linea con quello dell'intero anno: nel 2013 la
disoccupazione è scesa in Spagna di 147.385 persone, per cui il numero di
cittadini disoccupati è adesso 4.727.814.
E' la prima volta, da quando è iniziata la crisi economica, nel 2008, che il
numero di disoccupati scende in un anno. Nel 2012, 2011 e 2010, il numero era
aumentato rispettivamente di 426.364, 322.286 e 176.470 persone, mentre nel
2007, 2008 e 2009 l'aumento era stato di 106.674, 999.416 e 794.640. La
distruzione d'impiego in Spagna si è finalmente fermata? I dati del 2013
possono dare finalmente una speranza alle migliaia di famiglie i cui membri sono
tutti disoccupati?
Novembre e dicembre, i due mesi in cui si sono registrati i cali consecutivi di
disoccupazione, sono mesi in cui generalmente la distruzione d'impiego è
minore. L'approssimarsi di Natale favorisce la contrattazione di nuovi
lavoratori nel commercio e nel settore alberghiero, per ovvie ragioni.
Ma per analizzare davvero il dato, bisogna controllare il numero di iscritti alla Seguridad Social, la Sanità spagnola; l'iscrizione alla Seguridad Social è obbligatoria al momento di iniziare un nuovo lavoro, dunque, un nuovo impiegato dovrebbe significare un nuovo iscritto al sistema sanitario. Secondo i dati diffusi dal Ministero del Lavoro, nel 2013 il numero degli iscritti alla Seguridad Social è diminuito di 85.041 persone. Diminuisce il numero dei disoccupati e diminuisce anche il numero degli iscritti alla Seguridad Social. Come è possibile? Le spiegazioni sono molte e nessuna favorevole a una sana ripresa dell'occupazione in Spagna: si può scomparire dalle liste dei disoccupati perché si è trovato un posto di lavoro, ovviamente, ma anche perché si è smesso di cercarlo, si è emigrati, si lavora in nero.
E non solo. La creazione d'impiego non è così incoraggiante: riguarda soprattutto i contratti a tempo determinato e lavori di bassa qualità; se è vero che i contratti sono aumentati rispetto al 2012, è anche vero che quelli a tempo indeterminato sono diminuiti e che anche i contratti full-time sono diminuiti.
Ma per analizzare davvero il dato, bisogna controllare il numero di iscritti alla Seguridad Social, la Sanità spagnola; l'iscrizione alla Seguridad Social è obbligatoria al momento di iniziare un nuovo lavoro, dunque, un nuovo impiegato dovrebbe significare un nuovo iscritto al sistema sanitario. Secondo i dati diffusi dal Ministero del Lavoro, nel 2013 il numero degli iscritti alla Seguridad Social è diminuito di 85.041 persone. Diminuisce il numero dei disoccupati e diminuisce anche il numero degli iscritti alla Seguridad Social. Come è possibile? Le spiegazioni sono molte e nessuna favorevole a una sana ripresa dell'occupazione in Spagna: si può scomparire dalle liste dei disoccupati perché si è trovato un posto di lavoro, ovviamente, ma anche perché si è smesso di cercarlo, si è emigrati, si lavora in nero.
E non solo. La creazione d'impiego non è così incoraggiante: riguarda soprattutto i contratti a tempo determinato e lavori di bassa qualità; se è vero che i contratti sono aumentati rispetto al 2012, è anche vero che quelli a tempo indeterminato sono diminuiti e che anche i contratti full-time sono diminuiti.
La strada per la ripresa dell'occupazione non passa per il 2013.