venerdì 3 gennaio 2014

Sci, arte, mare, gastronomia: cinque idee per una vacanza d'inverno nelle Asturie

Dici Asturie e inevitabilmente il pensiero corre ai paesaggi atlantici di scogliere e spiagge, che sanno più di Irlanda che di Spagna, alle valli e alle montagne che dalla Castiglia portano a Oviedo, che ricordano più le Alpi liguri della Spagna. Può essere una regione così profondamente spagnola, l'anima della resistenza spagnola contro l'invasione musulmana, in fondo, pur ricordando altri paesaggi d'Europa, nel suo territorio? Se si tratta delle Asturie, sì.
Il Principato ha davvero tutto per affascinare i turisti: uno dei mari più selvaggi d'Europa, alcune delle spiagge più belle del continente, valli verdissime in cui il tempo sembra essersi fermato, capoluoghi con una sana aria di provincia e un bel patrimonio culturale, le montagne più alte di Spagna. E se non fosse sufficiente, il fascino del territorio è accompagnato da una delle storie più antiche e più intense della penisola iberica (sulla costa asturiana c'è il più importante giacimento europeo di resti di dinosauri), da una ricchezza enogastronomica che approfitta della varietà territoriale, dalla gentilezza e dal senso dell'ospitalità degli asturiani.
Le Asturie si meritano una scappata anche d'inverno. E qui avete cinque idee per scoprirle.
Oviedo. Il capoluogo delle Asturie è un piccolo gioiello dell'architettura medievale, con ritmi lenti, piacevoli e provinciali, con una preziosa Cattedrale che custodisce uno dei simboli dell'identità asturiana e spagnola, la Croce della Vittoria, portata da re Pelayo alla battaglia di Covadonga, nel 772, prima vittoria dei Cristiani contro i Mori. Il centro di Oviedo è la plaza de la Escandalera, su cui si affaccia il Teatro Campoamor, uno dei gioiellini della cultura asturiana, in cui, a ottobre, il Principe Felipe consegna il Premio Principe de Asturias. Da un lato della piazza si apre la calle Uría, la principale via dello shopping, con i grandi marchi internazionali (nelle vie laterali non perdetevi le piccole pasticcerie locali); su questa via si affaccia il Campo de San Francisco, il polmone verde di Oviedo, altamente consigliabile per passeggiare e liberare i pensieri (pare non sia difficile imbattersi in Fernando Alonso e Dasha Kapustina, quando sono in città). Dall'altro lato della Escandalera inizia la Oviedo medievale, di viuzze strette e di case basse e colorate, con i balconi di legno, le botteghe dei giovani creativi, i ristoranti e gli immancabili bar in cui bere il sidro. La Cattedrale, con la sua facciata gotica, è uno dei principali punti d'attrazione di questa zona di Oviedo. Non solo per i viaggiatori del XXI secolo: dalla sua bella piazza è partito il primo pellegrinaggio per Santiago de Compostela, voluto da re Alfonso il Casto. Il passato di Oviedo ci regala anche numerose opere di arte pre-romanica, tra cui la fontana de La Foncalada, unica costruzione civile di uso pubblico arrivata da quell'epoca al nostro tempo in tutta Europa.
Alla scoperta dell'arte pre-romanica. Con una storia che affonda le radici in epoca addirittura pre-romana, non è difficile, per il Principato, conservare tante vestigia del passato. Tra le più interessanti e originali per i turisti in cerca d'arte e di storia, ci sono le chiesette pre-romaniche, costruite soprattutto in epoca visigota. Sono sparse in tutto il territorio, anche se le più importanti sorgono nei dintorni di Oviedo (nella prima periferia del capoluogo ci sono la chiesa di San Julián de los Prados, con le sue pitture murarie e, a poca distanza l'una dall'altra, due delle più emblematiche di tutte le Asturie, ai piedi del monte Naranco, la chiesa di Santa María del Naranco, in un intorno di grande bellezza naturale, e San Miguel de Lillo, entrambe con affreschi e decorazioni di grande originalità e fascino). Una delle principali costruzioni pre-romaniche si trova a un lato della Cattedrale ovetense, la Cámara Santa, di pianta rettangolare e due piani, coperti con volte a botte, di fattura piuttosto semplice, conserva oggi le preziose opere di oreficeria della Cattedrale. Lasciato il capoluogo asturiano, dirigendosi verso sud c'è il piccolo tempio di Santo Adriano di Tuñón, con interessanti pitture medievali, o la chiesa di Santa Cristina di Lena, uno dei migliori esempi del pre-romanico spagnolo, incastonata nello spettacolare paesaggio di valli e montagne delle Asturie centro-meridionali; a Villaviciosa, la chiesa di San Salvador de Valdediós, che presenta al suo interno influenze mozárabes, è uno degli ultimi esempi del pre-romanico asturiano.
Sciare sulle montagne delle Asturie. Baqueira Beret, sui Pirenei catalani, è la meta prediletta dei famosi spagnoli, la Sierra Nevada sorprende i turisti con la neve più meridionale d'Europa. Quello che il turismo internazionale tende a ignorare è che si scia anche nelle Asturie, a Fuentes de Invierno e a Valgrande Pajares. La prima si trova nelle Asturie centrali, nel territorio di Aller, e offre 8,7 km di piste, con 3 piste verdi, 3 azzurre, 6 rosse e 3 negre; la sua rete di trasporti di risalita può trasportare 8200 sciatori all'ora; nel complesso della stazione di sci, anche uno snowpark, un'infermeria, ristoranti e caffetterie. Aller, la cittadina nel cui territorio sorge Fuentes de Invierno, ha un ricco patrimonio culturale, con chiesette pre-romaniche, palazzi patrizi ed esempi di archeologia industriale, che permette di unire gli sport sulla neve al turismo culturale e gastronomico. Valgrande-Pajares è una delle stazioni sciistiche più antiche di Spagna, a poche decine di km a sudest di Oviedo. Conta su 21 km di piste, con una rete di impianti di risalita che trasporta 7mila persone all'ora, con una pista per lo sci di fondo, uno snow-park e uno stadio per le competizioni; ci sono anche i cannoni per la neve artificiale e 150 posti letto ai piedi delle piste. Lena, la cittadina nel cui territorio si trova la stazione sciistica, conserva la chiesa pre-romanica di Santa Cristina, Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, oltre a una serie di edifici sia religiosi che civili di interesse storico e culturale, che mostrano come il romanico abbia influenzato l'arte nelle valli asturiane. Info www.fuentesdeinvierno.com e www.valgrande-pajares.com.
Il mare d'inverno sarà come un film in bianco e nero visto alla tv, però ha un fascino che le scogliere atlantiche e le piccole spiagge che vi si aprono esaltano. La cittadina di riferimento per scoprire il mare d'inverno asturiano è Lastres, a pochi km a est di Gijón: è arrampicata su una collina che si getta direttamente nel Mar Cantabrico, lasciando a un lato una preziosa spiaggia affollata di turisti d'estate e frequentata dagli amanti del mare d'inverno. E' un paesino di pescatori, il cui fascino è nelle architetture settentrionali e asturiane, con il legno e il mattone che prevalgono su tutti gli altri materiali, negli scorci che offre sul mare dalle sue stradine in salita verso la collina, nella sua cucina di sani ingredienti della montagna e del mare. Si trova tra Gijón e Ribadesella, al termine della Costa dei Dinosauri e dell'Itinerario della sidra, la prima si spinge verso occidente, fino alla vicina Colunga, che ospita il Museo Giurassico de Asturias, il Muja (merita una visita, soprattutto se si viaggia con bambini affascinati dai grandi mostri preistorici), la seconda penetra verso sud, fino a Villaviciosa, alla scoperta della produzione della bevanda regionale, il sidro. In entrambi i casi si capisce perché Lastres si merita una scappata.
Ribadesella. Sull'estremo orientale della costa asturiana, Ribadesella è una delle cittadine balneari più famose del Principato (nel suo territorio ha casa anche la nonna paterna della Principessa delle Asturie e il lungomare è stato intitolato alla stessa Letizia, chiamandosi adesso Paseo Princesa Letizia). Si trova incastonata tra le montagne e il mare, alle foci del fiume Sella, e per la natura protetta garantita dalla particolare conformazione della foce, è abitata sin dall'epoca preistorica. Nel suo territorio ci sono numerose grotte, la più famosa delle quali è quella di Tito Bostillo, che conserva anche pitture preistoriche. Il suo periodo di maggiore splendore risale ai secoli XVII e XVIII, con il grande sviluppo del porto. E' grazie a quell'epoca che oggi la cittadina conserva interessanti edifici civili, di origine patrizia (il Palazzo del Comune apparteneva in passato a una famiglia patrizia). Il gioiellino di Ribadesella è oggi il suo paseo Maritimo, il lungomare, che va dal porto fino alle spiagge. E' diviso in tre segmenti, quello del porto è il più vicino al centro, quindi verso il molo principale c'è il Paseo Princesa Letizia, il più frequentato, dato che si trova tra il centro e il porto sportivo (in questo tratto c'è anche la Lonja del Pescado, il mercato del pesce, un edificio razionalista costruito durante la II Repubblica) e, infine, c'è il Paseo de la Grúa, che continua fino a una grande rotonda finale, da cui si può salire al Mirador de la Capilla de Guía, un belvedere che non solo conserva i cannoni con cui in passato si difese l'ingresso al porto, ma offre anche uno dei  panorami più belli del Principato sul Mar Cantabrico.
Tutte le proposte possono essere facilmente intrecciate tra di loro, come si può intuire, dipende dai giorni di vacanza che si hanno a disposizione: il Principato è piccolo e raccolto, Oviedo si trova a poco meno di un'ora di auto dal mare e dalla montagna; Gijón è a poco meno di un'ora da Lastres; i trasporti pubblici asturiani sono efficienti e l'aeroporto, Asturias, situato strategicamente in mezzo ai tre capoluoghi, Oviedo, Gijón e Avilés, serve facilmente l'intero Principato.
In comune le cinque proposte hanno un elemento che non dovete lasciare da parte: la gastronomia. Ovunque vi troviate, non tralasciate la cucina locale. Per noi italiani la gastronomia spagnola non è particolarmente originale, dato che si basa su ingredienti molto simili ai nostri e non risulta per noi così creativa. Le Asturie sono un po' un'eccezione, perché davvero offrono spesso sapori sconosciuti da noi. Così non si può lasciare il Principato senza una bottiglia di sidro, considerato la bevanda regionale per eccellenza e simbolo di identità, e, soprattutto, senza aver assaggiato la fabada, una zuppa di carni e fagioli molto saporita. E' un piatto tipicamente invernale (dunque è questo il miglior momento per assaggiarlo), su Rotta a Sud Ovest se n'era data la ricetta un anno fa e si può confermare quanto detto allora: è uno dei piatti più originali della cucina spagnola.
Per ogni info su itinerari e offerte nelle Asturie, il sito ufficiale per il turismo è asturias.es; ci sono anche proposte, con schede su monumenti, città e patrimonio culturale; è in spagnolo, inglese, francese e tedesco.