lunedì 3 marzo 2014

Hotel a Siviglia: Las Casas de la Judería, tra gallerie sotterranee, passaggi segreti e patios sorprendenti

Immaginatevi un albergo con camere eleganti che sorgono intorno a vari patios, sparsi qui e là nella Juderia di Siviglia, uno dei quartieri storici della città andalusa, fatto di costruzioni antiche, separate da un dedalo di viuzze e di passaggi in cui è facile perdersi (soprattutto per un torinese). E immaginatevi che questi patios siano a loro volta collegati tramite corridoi e passaggi segreti, fino alla reception. Ma non dovete immaginarvi questo dedalo di passaggi solo in superficie, perché, quando non ci sono collegamenti possibili via terra, ecco che si ricorre alle gallerie sotterranee. Un albergo che è come un labirinto tra la notte e il giorno di Siviglia e che gioca su questi due elementi per esaltare il fascino del capoluogo andaluso? Esiste e si chiama Las Casas de la Judería.
E' come un quartiere dentro un quartiere. Secondo El Correo de Andalucia, che dedica un articolo a questo albergo tutto da scoprire, è come "un mistero dentro a una leggenda. Una parentesi medievale e rinascimentale di silenzio, bellezza e calma nel fragore del XXI secolo. Un'avventura a cui qualche giorno fa si è iscritta questa spedizione, in cerca di passaggi sotterranei, di storie di fantasmi, di luoghi indimenticabili e di oggetti e aneddoti sorprendenti, senza sapere che avrebbe trovato molto più di quanto potesse immaginarsi".
L'Hotel Las Casas de la Judería occupa 27 case e 39 tra patios e cortiletti (bisogna considerare che ha 178 stanze) e si divide in tre grandi isolati, da Santa María la Blanca per parte del quartiere di San Bartolomé. La sua distribuzione, più unica che rara al mondo, è dovuta alle ristrutturazioni delle prime case in stanze d'albergo: verificato che non c'era la possibilità di collegare questi edifici tra di loro in modo tradizionale, si è pensato di collegarli per via sotterranea. "Tutte le gallerie sono di quest'epoca" spiega il direttore dell'albergo Jesús Rojas, portando El Correo de Andalucia nei sotterranei delle case, "attraverso scale che conducono a gallerie di aspetto insolito, in cui si mescolano gli stili e se ne inventano altri; in cui la verità delle antiche pietre si mescola con l'audacia della plastica e in cui le pietre dell'antica muraglia di Siviglia sono a poche metri da un spa ispirato alle terre romane".
I passaggi segreti, le scale e i corridoi proseguono anche una volta tornati in superficie, tra i patios, le porte, le colonne e le mille giravolte per passare da uno spazio all'altro. Si sarà perso qualche cliente in tutto questo dedalo di stradine, sopra e sotto la superficie? "Non qualche, si perdono tutti i giorni. E non protestano" assicura Rojas al quotidiano. La ragione è semplice, non solo si rimane affascinati da questo impianto di collegamenti unico al mondo, che fa correre da un'epoca all'altra e trasforma Siviglia in quello che in fondo è sempre stata, scenario prediletto di commedie, in cui i passaggi segreti, i corridoi e i patios isolati hanno un certo protagonismo per gli eroi in movimento. Ma ci si trova anche davanti a una clientela che non ha particolare fretta: "Non è un albergo per congressi né per turisti mordi e fuggi, qui ci sono ospiti molto speciali, e scoprire i passaggi, i patios, gli spazi è uno dei piaceri del soggiorno".
Nessun isterismo, dunque, per dormire nell'Hotel Ls Casas de la Judería. Solo tanto senso dell'orientamento, tanta curiosità, tanta voglia di scoprire la Siviglia misteriosa e nascosta e di lasciarsi guidare dall'immaginazione. Nell'albergo non mancano gli spunti: c'è il labirinto delle vie sotterranee, d'accordo, ma ci sono anche le splendide viste sui tetti di Siviglia, con la Giralda a distanza ravvicinata, vista la posizione magnifica dell'hotel. E c'è anche tutto il lavoro di ricostruzione della Judería. Non solo i patios sono stati decorati con numerosi oggetti provenienti dalle antiche case di Siviglia abbattute, ma alcuni passaggi, tra un patio e l'altro, erano autentiche strade sivigliane; una è del XIV secolo ed è stata accuratamente conservata: "Questo significa che quelle stesse pietre hanno visto la tragica strage di giudei del 1391, quando una folla impazzita, guidata dal genocida Ferrán Martínez, arcidiacono di Écija, entrò nel ghetto, chiuse le porte affinché nessuno potesse fuggire e perpetrò durante tutta la notte la strage più atroce di quante ricordi la città. La leggenda racconta che il sangue saliva fino a un quarto dal suolo" commenta El Correo de Andalucia.
Nell'Hotel Las Casas de la Judería hanno dormito anche molti famosi: la troupe de Il regno dei cieli di Ridley Scott, girato a Siviglia, ha dormito qui, compresi il regista, Liam Neeson e il compositore delle musiche John Williams.
La curiosità obbliga e, dopo un giro nel sito web dell'albergo (in spagnolo, inglese e catalano), è stato obbligatorio passare per tripadvisor.com, dove la maggior parte dei commenti risulta encantada con l'esperienza e promette di ripeterla. Una nuova dritta, se state preparando una vacanza sivigliana.