giovedì 10 gennaio 2008

Su Tele5 arriva la versione spagnola di Sin tetas no hay paraiso

Dopo Yo soy Bea, ispirato a Betty la fea, che in Italia si vede nella versione USA, Ugly Betty (meno male che ci hanno pensato le tv private a mandare in onda il brillante originale, col titolo Betty la cozza), Tele5 ci riprova. Da ieri va in onda Sin tetas no hay Paraiso, Senza tette non c'è paradiso, libero adattamento di uno degli ultimi grandi successi della tv colombiana, a sua volta tratto dall'omonimo bestseller di Gustavo Bolívar. Nella versione colombiana la protagonista, Catalina, ha 17 anni ed è convinta che l'unica via di fuga dalla povertà sia un seno formoso con cui sedurre un ricco narcotrafficante: per pagarsi il necessario intervento non esita a prostituirsi. Le scollature vertiginose delle protagoniste, il linguaggio crudo e volgare e i valori che muovono Catalina e il suo mondo, basati sull'ambizione e sul sesso, più che sulla preparazione, come fuga dalla povertà, hanno fatto di Sin tetas un fenomeno senza precedenti, che ha travolto gli storici rating di Betty la fea (oltre 5 milioni di colombiani erano incollati alla tv per seguire il programma). Dal piccolo schermo la telenovela è passata ad essere oggetto di analisi e dibattito sui media: "In Colombia i valori sono legati alla cultura del denaro facile del narcotraffico" ha spiegato Bolívar "Catalina si rende conto che studiare non serve, perché hanno più soldi le ragazze che si prostituiscono. Quando dice che senza tette non si arriva al Paradiso è perché il suo Paradiso è l'opulenza dei narcos, a cui non ha accesso perché ha un seno piccolo".
Il fascino che i narcotrafficanti esercitano su molte donne è noto: scoprire l'ultimo romance tra modelle famose e narcos è stato per qualche tempo uno dei giochi preferiti della buona società di Bogotá. Negli anni '80 Pablo Escobar, all'epoca spietato capo del cartello di Medellín, conquistò la bella e popolare presentatrice Virginia Vallejo: "Mi sono innamorata di un filantropo, di un uomo adorato dalla sua gente" ha detto lei tempo fa al Miami Herald. In un'intervista Bolívar ha raccontato di "un narcotrafficante che per la sua festa di compleanno ha chiesto 30 ragazzine per 15 invitati: ognuno ne voleva due". La prostituzione per le ragazze più povere e più ambiziose è la via più facile per il successo, identificato con il lusso.
A Pereira, la città in cui è ambientata la telenovela, ci sono state serie proteste contro l'immagine che il serial diffondeva della città, il sindaco Juan Manuel Arango Vélez ha minacciato di denunciare TV Caracol, che produce Sin tetas: "Ci hanno provocato, dobbiamo difenderci e dire chiaramente che le nostre donne sono molto più che prostitute". Una frase ambigua, come oscura è la realtà di Pereira, la città più violenta del Paese: il 90% delle cause di morte è un'arma e l'80% di questi morti non supera i 30 anni. Mesi fa le donne hanno minacciato uno sciopero del sesso per convincere i loro compagni ad abbandonare la violenza: nella città di Catalina spesso gli uomini sono violenti non per necessità economica, ma per avere più appeal sessuale.
La versione spagnola di Sin tetas, che ieri ha conquistato il 21% dei telespettatori spagnoli, miglior risultato della serata, ovviamente ha subito vari cambiamenti: la Spagna non è la Colombia, il contesto e lo sfondo non possono essere gli stessi. Così la Catalina spagnola si trova coinvolta nel narcotraffico e poi nella prostituzione non per ambizione, ma per amore. Vive in un quartiere di estrazione medio-bassa, il suo mondo lo formano la madre, il fratello, l'amica Clara e l'ispettore Torres; dall'altra parte c'è l'uomo che è la sua rovina, El Duque, con i suoi sicari e i suoi colleghi d'affari: è per amore del Duque che la ragazzina si vede coinvolta nel narcotraffico e nella prostituzione di lusso. Spiega Mariana Cortés, direttrice creativa del serial e già responsabile di Yo soy Bea: "Con la storia centrale ci saranno una serie di sottotrame, tra cui quella delle ragazze del quartiere, che vogliono accedere al mondo che vedono in televisione; c'è anche una linea poliziesca, una delle aggiunte originali della versione spagnola, incarnata dall'ispettor Torres, che da una parte dà la caccia ai cattivi della serie e dall'altra cerca di riscattare le ragazze dal mondo in cui sono finite".
Per Tele5 Sin tetas rappresenta una nuova sfida, non solo è un progetto completamente nuovo per tematica, con argomenti che difficilmente permetteranno l'identificazione diretta dello spettatore con i protagonisti, così come accade sempre nelle telenovelas, ma è anche una sfida tecnica, con oltre il 70% delle scene girate in esterno.
Come già successo con Yo soy Bea, Tele5 ha lanciato per Sin tetas no hay paraiso una pagina web, con l'obiettivo di formare anche sulla Rete una community di aficionados che diano visibilità al serial e ne costruiscano la fama oltre le sue naturali frontiere. www.laculpaesdelamor.com offre informazioni sul serial, forum, download e soprattutto un'area dedicata a chi crede e a chi non crede nell'amore, che è poi il miglior modo per fidelizzare spettatori e internauti.