mercoledì 16 settembre 2009

Yovanna Guzmán, la Chica Med che fu prigioniera dell'amore di un narcotrafficante

L'accoppiata narcotrafficante - bella donna in Colombia (e adesso anche in Messico) è tanto comune quanto in Spagna o Italia il legame calciatore-showgirl. Ci sono stati Pablo Escobar e Virginia Vallejo, la più famosa presentatrice degli anni 80, Julio Fierro, assassinato a Miami, e Natalia Paris, la più popolare modella colombiana, la cui storia è stata raccontata anche nella telenovela cult El cartel de los sapos. Alcune storie, come quella dell'attrice Liliana Andrea Lozano Garzón, nota per alcune parti secondarie in varie telenovelas, sono finite molto male, con la morte violenta in compagnia dell'amante narcotrafficante, in questo caso Fabio Vargas. L'ultima a raccontare la sua storia di giovane donna con ambizioni artistiche caduta nella trappola dell'amore con un narco è Yovanna Guzmán, che fu Chica Med nel 2001 e che è stata l'amante di Wilber Varela, alias Jabón, uno dei più pericolosi narcotrafficanti, capo del cartel del Valle, forse l'ultimo cartello colombiano di grande potere, ucciso dalle autorità a Mérida, nel Venezuela, a gennaio 2008. Yovanna ha parlato con la rivista Elenco, qui trovate la traduzione della sua lunga intervista, in cui racconta come un narco seduce una ragazza di belle speranze fino a renderla sua prigioniera. In spagnolo, su Elenco, potete leggerla cliccando questo link

- Come ha conosciuto Wilber Varela?
Prima di essere Chica Med, lui mi conosceva già. Avevo il franchising di Intermodel per il Tolima. Lui usciva con una delle modelle che gestivo, arrivò il giorno del concorso e ci conoscemmo, poi ci siamo rivisti in Chica Med
- Come l'ha avvicinata?
Nel concorso mi disse che da quando mi aveva conosciuto gli ero piaciuta. Lì è iniziata la conquista.
- Come l'ha conquistata?
All'inizio inizia a colpirti con tante cose. Vengo da una famiglia normale, che mi stava dando l'università, il necessario; ma ovviamente quando arriva una persona di questo tipo ti colpisce con lussi, auto, gioielli, viaggi
- Qual è stato il primo regalo?
Un orologio elegante, un Rolex, poi un Cartier. Questo è quello che ti danno. Dopo un anello di diamanti, viaggi, ristoranti e ho iniziato a conoscere cose che non avrei mai immaginato.
- Lei sapeva chi era lui?
No, non lo sapevo. Quando ha iniziato a farmi tanti regali, mi ha detto che era un allevatore e quando uno è così giovane, è ingenuo e crede tutto.
- Quando ha saputo che stava uscendo con un capo? (curiosamente in Colombia il boss mafioso e narco viene chiamato capo, in italiano NdRSO)
Un anno e mezzo dopo, quando ho visto in tv una sua fotografia, che lo stavano cercando. L'ho chiamato e gli ho chiesto perché non me l'aveva detto. Mi ha risposto che non poteva dirlo a tutti, ma che niente di quello che diceva la tv era vero, che la stampa parlava troppo.
- Di cosa si innamorò?
Mi trattò come una principessa, cercava sempre di compiacermi, era molto speciale e questo mi ha fatto attaccare. In più ero sola e lui fu un appoggio emotivo.
- Quanto può essere romantico un capo?
Non si immagina quanto. Penseresti che questi personaggi possono arrivare ad essere più romantici di chiunque, aveva dettagli, mi cucinava, mi accontentava. Sapendo che non poteva uscire in posti pubblici, correva il rischio per farmi felice
- Come erano queste uscite?
Andavamo con abbastanza scorta, quando iniziarono a cercarlo potevamo andare solo in posti lontani, come le fincas (le proprietà terriere NdRSO)
- Era una relazione normale?
Non so se è mai stata formalizzata, una si fa idee in testa, che ha una relazione, loro sentono solo che gli appartieni.
- Cosa si aspettava dalla storia
All'inizio mi ha colpito, poi mi sono innamorata e con il tempo volevo avere una famiglia. Ma lui non era il tipo da vivere con qualcuno. Questo sì, mi chiamava tutti i giorni, era attento a tutti i miei movimenti
- La controllava?
Chiaro! era come avere addosso la DEA o la CIA. Loro sono molto gelosi. Molte volte in questo mondo ci sono persone che per ingraziarseli, raccontano loro tutto
- Quando ha iniziato a sentire che non voleva più stare con lui...
Con il tempo seppi che aveva molte donne. Per loro la sfida è ottenere la donna che li attrae. Quello che vogliono è averla, gestirla, che lei non abbia altre uscite, che dipenda solo da loro e, siccome si infilano dal lato sentimentale, una si lascia coinvolgere e non può più fare niente
- Cosa aveva lasciato per lui?
L'Università, le passerelle. Se mi chiamavano per una copertina o per fare un nudo, non mi lasciava e se dovevo viaggiare per una sfilata mi chiedeva quanto mi avrebbero pagato e mi offriva il doppio. In questo modo iniziò a sottomettermi
- Cosa le dicevano i suoi amici?
Sapevano che avevo un supposto fidanzato che mi dava di tutto, molti lussi, molte cose, ma non sapevano chi era veramente. Inoltre non mi piaceva parlare dell'argomento né diffonderlo ai quattro venti, non era conveniente.
- Cosa diceva la sua famiglia?
Fu abbastanza duro. Uscii di casa molto giovane, volevo diventare modella e venni a realizzare il sogno. Iniziai a studiare Diritto, però il sogno che avevo era più forte, questo sogno mi portò a lui, perché pensavo che avrei potuto ottenerlo con lui e, bugia! Al contrario, mi allontanò da tutto.
- Ha vissuto qualche situazione pericolosa?
Sì, qualche volta. Stare con loro è di per sé una situazione troppo estrema e di più sapendo che li stanno cercando. Ricordo una notte in una finca, se ne andò la luce, passavano macchine strane, con tipi armati e uscirono gli uomini di lui con le armi, a controllare, vedere cosa stava succedendo. Mi mandarono in cucina con i dipendenti, mi misero sotto i tavoli e lui da un momento all'altro sparì. Fu duro ascoltare gli spari, pensai che mi avrebbero ammazzato e mi domandai cosa ci stavo facendo, lì.
- Qualche volta le ha fatto male?
Sì, l'ho saputo quando è morto. Ebbi una brutta esperienza che tutti sanno, quando mi spararono a una gamba. Prima pensavo fosse una rapina. Quando lo hanno ucciso ho saputo che non fu una rapina, ma che lui era il mandante. Quello che voleva era lasciarmi invalida e quasi ci riusciva, quasi rimanevo zoppa. E' stato grazie alle terapie e alla fede in Dio che sono tornata a camminare.
- Perché non lo ha lasciato?
Erano molte storie, credo che scriverò un libro perché so che potrebbe seriare a molte ragazze che credono che la cosa migliore sia trovarsi un tipo con molti soldi, che le tiri fuori dalla povertà. E non si rendono conto dell'intorno. Lui mi diceva che non avrei mai potuto stare con qualcun'altro. Due anni prima che lo ammazzassero avevo deciso di non vederlo più, ma lui non mi lasciava. A volte preferivo essere morta che continuare ad essere sua prigioniera.
- Ha avuto un'altra storia?
C'era molta gente che voleva avvicinarsi, ma aveva paura, dato che tutti sapevano che ero la donna di un assassino. Quando ho voluto uscirne, non mi si avvicinava più nessuno.
- L'hanno legata a un famoso Chico Med misteriosamente assassinato
E' un tema che approfondirò nel libro e non voglio ferire sensibilità. Ci sono relazioni che non potevo portare a fine perché potevo pregiudicare le persone senza volerlo, tutto perché ero innamorata
- Le ha lasciato qualche patrimonio?
No, quello che mi ha dato gliel'ho restituito perché pensavo che in questo modo mi avrebbe lasciato andare e non fu così
- Come è finita con lui?
Quando è morto, a gennaio dell'anno scorso. L'ho saputo dalla televisione
- Cosa ha sentito?
Avevo sentimenti contrastanti, mi sono sentita libera, ma mi ha anche dato tristezza perché si trattava di una persona che avevo amato
- Cosa pensa di concorsi come Chica Med?
Ci sono concorsi che utilizzano la bellezza delle donne per beneficiarsene, come è stato quello di Chica Med. Tutti sapevano che era patrocinato da lui. Ci sono concorsi che sono sporchi, che solo vogliono soldi alle spalle delle ragazze che sognano di essere modelle. Chica Med ha segnato un passaggio molto forte, è arrivato agli estremi, il suo proprietario era una persona molto ambiziosa che voleva raggiungere a qualunque prezzo quello che voleva. Non tutti quelli che muoiono sono buoni, lui commise molti errori. La sua ambizione l'ha portato dove l'ha portato, ci ha portati dove ci ha portati
- Lei ha un figlio
- Quanti anni ha?
Non parlo di lui

- Se avesse una figlia cosa le direbbe?

Le racconterei la verità e preferirei portarla in qualunque posto del mondo, prima che si metta in questa situazione

- Famose che sono state messe in relazione con Jabón e lo negano. Lei chi ha visto?
Lo lascio alla loro coscienza
- Com'è adesso la sua vita?
Sono rinata
- Cosa pensa di fare?
La prima cosa, scrivere il mio libro, riprendere la mia carriera di diritto e lavorare, andare avanti per mio figlio e la mia famiglia.