domenica 13 febbraio 2011

25 giovani attori e cineasti per i 25° Premi Goya

Stasera alle 22 il Teatro Real di Madrid accoglierà la 25° edizione dei Premi Goya, che premiano il meglio del cinema spagnolo (la diretta su www.rtve.es dalle 19, per seguire la sfilata sul tappeto rosso). L'uno accanto all'altra siederanno, per l'ultima volta, il Ministro della Cultura Ángeles González-Sinde e il suo successore alla presidenza dell'Academia de Cine, lasciata per il Ministero, il regista Álex de la Iglesia. Il presidente dell'Academia è dimissionario perché in disaccordo con la Ley Sinde, che regola la pirateria nel web, e pare che González-Sinde abbia tentato in tutti i modi di forzare la sua uscita di scena prima dei Goya, per non avere l'imbarazzo di averlo accanto durante la cerimonia. Però hanno entrambi promesso che i loro disaccordi sulla legge non saranno argomento della cerimonia, che deve continuare a essere la festa del cinema spagnolo. Un cinema messo malissimo, che continua a perdere quote di mercato, precipitate al 10,8%, e non può essere tutta colpa della pirateria. Un cinema che senza le sovvenzioni statali non sopravvivrebbe, ma che grazie al sistema clientelare con cui sono assegnate non premia necessariamente il talento e il merito. Insomma, stasera la Spagna festeggia un cinema carico di problemi, ma capace di autocelebrarsi come pochi.
Per i primi 25 anni dei Premi Goya l'Academia ha fatto le cose in grande e i media le raccontano con grande attenzione. Quasi tutti i siti web d'informazione hanno uno speciale dedicato ai Goya, con l'analisi dei film e di tutte le candidature; la Gran Via di Madrid si ispira al Sunset Boulevard e nelle stelle gialle tra cui camminano i passanti, riproducono i nomi dei candidati e le categorie in cui concorrono; la stella più fotografata è quella di Javier Bardem, che ha promesso la sua presenza alla cerimonia, nonostante ci siano in contemporanea quella dei BAFTA a Londra e un bambino appena nato a Los Angeles (ma c'è chi spera che la candidatura di Bardem sia l'occasione per vedere finalmente in Spagna anche Penélope Cruz e il loro bambino: del resto se l'anno scorso ad
Álex de la Iglesia era riuscito il miracolo di far sedere per la prima volta vicini in un'occasione pubblica i due attori, perché non potrebbe riuscirci quest'anno?). TVE racconta da giorni il grande sforzo di produzione che sta facendo per trasmettere la cerimonia: non solo ci saranno numerose telecamere sul tappeto, tornato rosso, su cui sfileranno i famosi (i collegamenti con il Teatro Real inizieranno dalle 18, all'interno dei vari programmi del palinsesto di TVE1), ma ci sarà persino un elicottero che, dall'alto, permetterà di apprezzare la pirotecnica illuminazione della facciata del Teatro Real, proprio di fronte al Palazzo Reale di Filippo Juvarra, preparata dall'Academia de Cine. Andreu Buenafuente, richiamato alla conduzione della cerimonia, dopo il successo dell'anno scorso, fa il misterioso su battute e discorsi, fa parlare con i media il suo fantasma perché è troppo occupato ed è una star tra le stars: una delle ragioni per cui stasera la cerimonia sarà imperdibile è proprio lui.
El Pais Semanal rende omaggio a questi 25 anni di premi e di cinema spagnolo individuando 25 attori e cineasti che costituiscono il futuro e che devono inventare il modello vincente, tra sale e web, tra pirateria e sovvenzioni. Ce la faranno? Al leggere nel web tanti articoli e tante proposte a cui il Ministero dovrebbe essere meno sordo, potrebbe essere. Allo sfogliare la galleria messa su da El Pais viene da notare come gli attori siano quasi tutti di origine televisiva: El Duque e la Señora, al secolo Miguel Ángel Silvestre e Adriana Ugarte, lui con un thriller erotico con Leonor Watling appena terminato, lei con una commedia romantica con Hugo Silva in preparazione, Mario Casas e Miguel Ángel Muñoz, il primo campione d'incassi del momento, il secondo idolo adolescenziale in cerca d'autore tra cinema e tv, ex lolite come Michelle Jenner o Clara Lago, entrambe passate per Los hombres de Paco. Poi ci sono attori nati direttamente al cinema come Verónica Echegui, lanciata da Bigas Luna in Yo soy la Juani e smarcatasi dal catalano con El Patio de mi carcel, Maria Valverde, campione d'incassi con 3MSC; attori da lanciare come Jan Cornet, atteso in La piel que habito di Pedro Almodóvar, uno dei film attesi per rilanciare gli incassi del 2011 (fare peggio del 2010, il peggior anno degli ultimi 10 anni appare comunque difficile); cineasti da scoprire come il fascinoso Oliver Laxe, che ha vinto il Premio della Critica alla Quinzaine des Réalisateurs dello scorso Festival di Cannes per Todos vós sodes capitáns. E' una sfilata di belli, giovani e talentuosi, che continuano a crederci e a rinnovare la magia di raccontare storie e seguirle dal grande schermo. Que le vaya bien.
Le foto dalla galleria fotografica di elpais.com


Michelle Jenner, Clara Lago, Verónica Echegui

Maria Valverde, Jan Cornet

Mario Casas, Miguel Ángel Muñoz

Adriana Ugarte, Miguel Ángel Silvestre