domenica 2 ottobre 2011

E Jacqueline Bracamontes dice sì anche in chiesa

Un migliaio di invitati, tra cui vari attori, produttori e dirigenti di Televisa, il colosso mediatico più importante del Messico, e tantissimi curiosi, ieri pomeriggio a Guadalajara, dove Jacqueline Bracamontes ha sposato l'imprenditore e pilota automobilistico Martin Fuentes, nella Chiesa Expiatorio del Santisimo Sacramento. La coppia si era già sposata con il rito civile un mese fa, in un albergo di Città del Messico, ma per la protagonista di Sortilegio e Las tontas no van al cielo questa era la cerimonia più importante.
Con un vestito bianco di Manuel Mota, abilmente nascosto sotto un mantello bianco, per proteggere l'esclusiva concessa probabilmente all'edizione messicana di Hola, che ha già avuto quella del rito civile, Jacqueline è arrivata a bordo di una Rolls Royce e, dopo la cerimonia, con un immenso sorriso, ha detto ai giornalisti, accanto a suo marito, disposto al secondo piano mediatico (del resto, se ti sposi con una delle attrici più famose del tuo Paese, non puoi aspettarti di essere il protagonista). "Adesso sì, legalmente e religiosamente sono la señora de Fuentes" ha esultato lei, magrissima, come ai tempi di Sortilegio, quando sono planati su di lei i sospetti di anoressia. Mentre lo sposo ha raccontato di essere stato "sgridato" dal Cardinale Juan Sandoval Íñiguez "per aver dato due baci a Jacky prima del tempo". Nei loro progetti adesso c'è la formazione di una famiglia: "Sarò mamma quando vorrà Dio, ma noi siamo disponibili" ha commentato l'attrice.
Non appena gli sposi e i loro invitati hanno lasciato la chiesa, per proseguire i festeggiamenti in un locale chiamato Trasloma, decine di curiosi sono entrati nel tempio per portarsi via almeno un ricordo della decorazione floreale, formata da 7mila rose, 1200 gardenie e 1500 lilium casablanca.
PS Ok, non posso evitare di dirlo, lo siento. Jacqueline Bracamontes è considerata una delle donne più belle del Messico, è stata eletta anche Nuestra Belleza México all'inizio del secolo. E mi sono sempre chiesta, vedendola in un paio di telenovelas, come sia stato possibile. Mi è simpatica, non si dubiti, è un'attrice che passa disinvoltamente dalla commedia brillante di Las tontas no van al cielo (dove le scappa da ridere, ma non importa) ai ruoli più drammatici e sentimentali di Sortilegio, ma bella proprio no; la bocca immensa e il sorriso ancora più grande non appartengono all'idea comune di bellezza. Que sea muy feliz, questo sì.
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