sabato 1 ottobre 2011

Il Centro Niemeyer chiude per contrasti con il Governo conservatore delle Asturie

E' durato poco più di sei mesi il sogno di una cultura pubblica e per tutti nel Centro Niemeyer di Avilés, nelle Asturie. Ricordate la storia? Per i 25 anni del Premio Principe de Asturias, alcuni premiati hanno offerto gratuitamente un qualcosa della loro arte alla Fondazione Principe de Asturias. L'architetto brasiliano Oscar Niemeyer, uno dei primi premiati, ha progettato un centro culturale, immaginato come una grande piazza pubblica e dotato di varie strutture (un teatro, uno spazio espositivo, un belvedere-ristorante), disegnate tra linee curve e cemento armato, gli elementi caratteristici del suo universo. Il complesso è stato realizzato ad Avilés, per rilanciare la sua economia, dopo la chiusura dei cantieri navali e dell'industria pesante, ed è stato inaugurato la scorsa primavera con un concerto di Woody Allen, il più noto fan delle Asturie all'estero. In questi sei mesi il Centro Niemeyer ha ospitato mostre, spettacoli (attualmente è in scena un Riccardo III diretto da Sam Mendes e interpretato da Kevin Spacey), concerti, incontri, tutti di grande prestigio e importanza e tutti molto frequentati; l'apertura del centro ha rilanciato il turismo non solo ad Avilés, ma nell'intera regione. Ma ovviamente le cose belle non durano a lungo, soprattutto se al potere ci va la destra più radicale e becera.
Alle scorse elezioni regionali del 22 maggio, gli asturiani, stufi del PSOE, hanno puntato su Francisco Álvarez Cascos, uno dei leaders dell'ala più conservatrice del PP che, rifiutato dal partito come candidato alla presidenza del Principato, ha fondato un proprio partito, il Foro Asturias. Poco dopo essere arrivata al potere, la Giunta di Álvarez Cascos ha iniziato a guardare con sospetto al Centro Niemeyer, di cui non aveva il controllo. La tormenta è scoppiata poche settimane fa, quando ha accusato pubblicamente la Fondazione che gestisce il centro, di avere una contabilità irregolare. Insomma, l'ha accusata di aver sprecato il denaro pubblico, che nell'ossessione spagnola (di destra, soprattutto) per i tagli e il risparmio, è oggi il modo migliore per esporre il nemico al pubblico disprezzo. Nei giorni scorsi la Fondazione ha inviato un rapporto di 30 pagine sulle spese realizzate, così come chiesto dal Governo del Principato, e ha invitato le autorità locali a verificare la contabilità nei suoi stessi uffici, non potendo spostare i libri.
Perché queste accuse alla Fondazione del Centro Niemeyer? In gioco c'è il controllo del complesso disegnato dal grande architetto brasiliano. Lo spiega bene il quotidiano di Oviedo La nueva España: "Non sono i conti del Niemeyer il motivo che ha aperto il confronto, ma il conflitto giuridico presente in due decisioni prese dalla Fondazione durante il Governo socialista di Álvarez Areces e che l'Assessorato della Cultura, adesso in mano di Foro Asturias, non riconosce: una riforma degli Statuti, con cui la Fondazione ha concesso la presidenza all'imprenditore Manolo Díaz e ha nominato patrono d'onore vitalizio l'adesso ex presidente della regione Vicente Álvarez Areces, e con cui ha ridotto la partecipazione pubblica nel patronato, con una nuova ripartizione dei posti. I gestori del centro assicurano che le riforme degli Statuti rispettano il Diritto e per questo hanno chiesto all'Assessore alla Cultura Emilio Marcos Vallaure di annullare la Risoluzione con cui si oppone alla modifica parziale degli Statuti".
In una conferenza stampa il segretario della Fondazione José Luis Rebollo ha reso noti i contributi dei patroni pubblici nel 2009 e 2011, per spiegare le ragioni del cambio nella ripartizione delle poltrone. Il Principato ha contribuito a finanziare il Centro Niemeyer con 500mila euro nel 2009 e 900mila nel 2011, il Comune di Avilés ha versato 300mila euro in entrambi gli anni più la cessione di un edificio e la pulizia della piazza del complesso; il Porto di Avilés ha contribuito con 100mila euro nel 2009 e 50mila nel 2011; il Ministero della Cultura ha versato 95mila e 265mila euro. Cajastur ha versato 300mila euro in entrambi gli anni e si è occupata delle operazioni di credito per la Fondazione; non sono stati resi noti i contributi degli altri sponsor privati. Il cambio nella ripartizione delle poltrone è stato fatto in base al contributo di ogni istituzione e per favorire sempre di più la presenza dei privati rispetto al pubblico. Così Principato, Comune e Porto, per il solo fatto di essere i soci fondatori hanno un rappresentante ognuno e per ogni 500mila euro di contributo c'è una poltrona in più; il Governo del Principato ha tre poltrone e gli altri finanziatori una a testa. "Se vogliamo più finanziatori privati, dobbiamo avere anche più poltrone private" ha detto Rebollo, sostenendo che le attività e i finanziamenti erano stati progettati in modo tale che "dal 2013 o 2014 il Centro Niemeyer non avrebbe avuto bisogno dei contributi delle istituzioni pubbliche". Pare che la Fondazione voglia anche una maggiore partecipazione di Avilés, una città che segue con entusiasmo l'attività del suo Centro, per cui potrebbero entrare nel suo Consiglio anche la Camera di Commercio, l'Unione dei Commercianti o anche, semplicemente, i cittadini, con un'associazione tipo Amici del Centro Niemeyer, come succede con altre entità simili. Pare che il Principato si sia molto infastidito perché la Fondazione non considera come contributo i 45 milioni del valore del complesso architettonico e Rebollo ha ricordato che il Centro Niemeyer ha dei costi di manutenzione che potrebbero essere abbattuti se il Governo di Alvarez Cascos si decidesse a cedere alla fondazione il suo uso. La Fondazione ha una concessione d'uso che scade il 15 dicembre, il Governo precedente aveva già avviato i tramiti per la conferma, ma il nuovo Governo popolare non li ha ancora firmati. Questo significa che l'attività del Centro Niemeyer è al momento paralizzata, dato che la Fondazione non è in grado di programmare nessun progetto dopo dicembre. La cancellazione delle attività già previste suppone perdite per 600mila euro e Rebollo, in conferenza stampa, non ha escluso di chiedere ai tribunali la cessione del complesso alla Fondazione.
Ad Avilés un migliaio di persone ha già manifestato contro il Governo di Alvarez Cascos: "Giù le mani dal Centro Niemeyer!" sono state le parole d'ordine.
Poi qualcuno osa dire che la destra e la sinistra sono la stessa cosa.