lunedì 12 dicembre 2011

Urdangarín appartato dagli atti pubblici, maggiore trasparenza nei conti: rivoluzione alla Zarzuela

Dopo il comunicato con cui Iñaki Urdangarín lamentava "profondamente il danno arrecato alla sua famiglia e alla casa del Re" dalle sue attività private (e ai limiti della legalità), è arrivata l'attesissima mossa della Corona. Oggi il responsabile della Casa del Re Rafael Spottorno si è riunito con i media per annunciare che il Duca di Palma sarà momentaneamente appartato dagli atti ufficiali, pertanto non apparirà più con la Famiglia Reale fino a quando non sarà chiarita la sua posizione nelle indagini che riguardano una delle sue società, l'Instituto Noos, per appropriazione di denaro pubblico ed evasione in paradisi fiscali.
Iñaki, ha riconosciuto Spottorno, ha mantenuto "un comportamento che non sembra esemplare", ma la Casa Reale non farà ulteriori valutazioni sull'argomento. La decisione di appartare il Duca dalla vita pubblica della Famiglia Reale è stata presa da re Juan Carlos, d'accordo con Iñaki. Non è ancora chiaro, invece, se l'Infanta Cristina continuerà ad apparire in pubblico con genitori e fratelli e se continuerà a rappresentare suo padre. "Si vedrà" ha detto laconicamente Spottorno.
Nei giorni scorsi i media spagnoli avevano ipotizzato la limitazione della Famiglia Reale ai soli sovrani e ai discendenti diretti per la successione al trono, cioè i Principi delle Asturie e le loro due bambine, Leonor e Sofia, in modo da appartare le Infante Elena e Cristina, che, senza più atti di rappresentanza in cui apparire, sarebbero risultate essere semplicemente le figlie del re e sarebbero state private della parte dell'appannaggio reale che il padre versa loro. Ma è stata la stessa Zarzuela a smentire l'ipotesi: la definizione di Famiglia Reale è stabilita dalla legge e non è soggetta a revisioni al momento. Il sempre minore protagonismo di Elena e Cristina, del resto, è un fatto consumato e logico, e non è dovuto né al divorzio della prima né ai guai giudiziari de marito della seconda: semplicemente Casa Reale e le istituzioni danno sempre maggiore spazio ai futuri sovrani, ai Principi Felipe e Letizia, che costituiranno, una volta sul trono, la nuova Famiglia Reale, insieme alle figlie (Cristina ed Elena, costituiranno, come oggi le Infante Pilar e Margarita, semplicemente la Famiglia del Re). Gli atti pubblici di Elena e Cristina sono drasticamente diminuiti, mentre sono in aumento, con una media di uno ogni due giorni, quelli di Felipe e, soprattutto, di Letizia, che è il personaggio più mediatico della Famiglia Reale, anche se la Zarzuela farebbe a meno del tipo di attenzione che i media le offrono, dall'eccessiva magrezza agli outfits con cui si presenta agli appuntamenti, perché "frivolizzano" la monarchia.
In un ulteriore tentativo di separare il destino di Iñaki da quello della Corona e di salvare la popolarità della Monarchia, Spottorno ha annunciato che la Casa Reale renderà finalmente pubblici i suoi conti. E' questo un gesto che analisti, opinionisti e partiti politici di tradizione repubblicana reclamavano da tempo. Se la regina Elisabetta d'Inghilterra rende pubbliche anche le spese delle bollette di Buckingham Palace e lo stesso fanno i sovrani di Benelux e Scandinavia, perché la Monarchia spagnola doveva essere l'unica i cui conti sono avvolti dal mistero? si chiedeva l'opinione pubblica tutta (la poca trasparenza sui conti della Famiglia Reale è una delle prime cose che ti reclamano i critici della Monarchia ed è inutile spiegare loro che la Presidenza della Repubblica Italiana è molto più cara della Monarchia: la prima costa a ogni italiano 4 euro all'anno, la seconda a ogni spagnolo poco più di 1 euro). La Costituzione stabilisce che l'appannaggio annuale che lo Stato versa al Re sia da lui utilizzato come meglio crede, senza dover rendere conto a nessuno. Ma, vista la situazione, in un gesto di "trasparenza" e "austerità", entro la fine del mese la Casa Reale pubblicherà le partite di spesa degli 8,5 milioni di euro che re Juan Carlos ha ricevuto dallo Stato, con i vari dettagli. Così il sovrano spera di recuperare la popolarità che l'istituzione ha perduto negli ultimi anni e a cui "le attività private" del Duca di Palma hanno dato un durissimo colpo.