Quando l'emisfero boreale e quello australe cadono a turno nell'inverno, le loro specie migratorie hanno un paradiso che le aspetta, per godere del clima temperato necessario per la riproduzione e la sopravvivenza. Per entrambi gli emisferi del continente americano, questo paradiso è la Colombia. Nell'unico Paese sudamericano che è allo stesso tempo andino, amazzonico, caraibico e pacifico, passano ogni anno oltre 530 specie migratorie, dalle balene agli uccelli, passando per insetti di inaspettata bellezza; secondo i calcoli di due dei più importanti ricercatori del fenomeno, Juan Manuel Díaz Merlano e Carolina García Imhof, la Colombia è terra di passaggio per 275 specie di uccelli, 174 di pesce, 39 di insetti, 28 di pipistrelli, 8 di mammiferi acquatici e 6 di tartarughe. La loro destinazione possono essere le acque temperate del Pacifico, i terreni umidi della Ciénaga Grande di Santa Marta o, persino, la grande Bogotà, sui cui cieli volano uccelli migratori del NordAmerica e della Patagonia. La biodiversità della Colombia fa sì che il 10% degli animali del mondo l'abbia scelta come propria casa.
Gli animali migratori che si fermano in Colombia temporaneamente si sottopongono a viaggi massacranti: gli arenques e i tonni risalgono dal Brasile, passano per la Colombia e arrivano nel New England in meno di 60 giorni; alcune specie di farfalle volano fino all'isola di Pasqua, in pieno Oceano Pacifico, le tartarughe de La Guajira, la penisola che segna il confine caraibico con il Venezuela nuotano fino a una spiaggia del Costarica per deporre le loro uova; una volta è stata identificata nella Guyana una tartaruga, ritrovata 28 giorni più tardi nell'isola di Terranova, in Canada.
C'è un libro, uscito a gennaio, che racconta i fenomeni migratori di cui è protagonista il territorio colombiano; si intitola Colombia, paraíso de animales viajeros, è edito dal Banco de Occidente e mostra splendide immagini scattate da Angélica Montes e Daniel Uribe, che raccontano l'avventura di vivere e sopravvivere di migliaia di animali. Alcune immagini sono arrivate anche su Internet e sono una delizia per gli amanti della natura. Eccone alcune, altre ne trovate nella pagina che la rivista Credencial ha dedicato al libro.
Gli animali migratori che si fermano in Colombia temporaneamente si sottopongono a viaggi massacranti: gli arenques e i tonni risalgono dal Brasile, passano per la Colombia e arrivano nel New England in meno di 60 giorni; alcune specie di farfalle volano fino all'isola di Pasqua, in pieno Oceano Pacifico, le tartarughe de La Guajira, la penisola che segna il confine caraibico con il Venezuela nuotano fino a una spiaggia del Costarica per deporre le loro uova; una volta è stata identificata nella Guyana una tartaruga, ritrovata 28 giorni più tardi nell'isola di Terranova, in Canada.
C'è un libro, uscito a gennaio, che racconta i fenomeni migratori di cui è protagonista il territorio colombiano; si intitola Colombia, paraíso de animales viajeros, è edito dal Banco de Occidente e mostra splendide immagini scattate da Angélica Montes e Daniel Uribe, che raccontano l'avventura di vivere e sopravvivere di migliaia di animali. Alcune immagini sono arrivate anche su Internet e sono una delizia per gli amanti della natura. Eccone alcune, altre ne trovate nella pagina che la rivista Credencial ha dedicato al libro.