sabato 10 novembre 2012

Due giorni a Toledo, che non è solo un'escursione (con l'AVE) da Madrid

A soli 35 minuti e 12,10 euro da Madrid, grazie all'AVE, il treno ad alta velocità, Toledo è entrata a far parte della lista di escursioni possibili dalla capitale spagnola.
E a me viene in mente Córdoba, che condivide con Toledo questo triste destino di antiche e splendide capitali trasformate in escursioni di un giorno dalla Costa del Sol o da Madrid. Se pensate a una vacanza spagnola, non siate complici delle logiche turistiche, e dedicate a entrambe almeno una notte. Ci sono poche cose più rasserenanti, in Andalusia, di una passeggiata tiepida e notturna intorno alle architetture dorate della Mezquita; ci sono poche cose, in Castiglia, più misteriose delle ombre che si muovono alla luce dorata dei lampioni della vecchia Toledo.
A Toledo si arriva comodamente con l'AVE, dalla Stazione di Atocha, in 35 minuti, si diceva (ma cercate di prenotare il treno, sia andata che ritorno, potete farlo anche ad Atocha: a me è capitato un paio di volte di aver dovuto prendere i treni successivi a quelli pensati o, addirittura, il giorno dopo, perché già al completo). La stazione è fuori città, ma in 15-20 di minuti di passeggiata si arriva in centro (ci sono anche autobus di linea, che portano più velocemente). E la passeggiata ha viste sensazionali sull'antica Toledo: attraversa il fiume Tago, raggiunge le mura che racchiudono il centro cittadino e facilita il passaggio dalla città moderna a quella antica.
Poi lasciate fare a Toledo (magari avendo già una piantina in mano, se siete torinesi è d'obbligo, perché la logica delle parallele e delle traverse è da dimenticare). Le sue stradine medievali, i suoi scorci, le pareti di pietra dei suoi edifici, i suoi balconcini di legno, la sua grandiosa Cattedrale gotica, intorno alla quale si riuniscono i centri del potere del passato e del presente, l'imponente Alcázar, che continua a dominare la pianura del Tago, le pesanti armature esposte davanti ai negozi i souvenir, le eleganti spade, i delicati gioielli in oro, il marzapane esposto con orgoglio in ogni negozio di dolciumi, i colori tendenti all'ocra, i richiami costanti al passato glorioso anche nei piccoli dettagli. Ci sono il Museo di El Greco, i patios con gli archi a ferro di cavallo, l'antica Juderia, la mescola e la convivenza della Castiglia con le Tre Culture, di cui ancora oggi Toledo si vanta essere la capitale (ma preferisco pensare che questo titolo lo meriti Córdoba, ancora una volta sulla strada di Toledo). C'è un'aria antica e provinciale, nel senso migliore del termine, che dalla plaza de Zocodover, nei cui graziosi locali va a farsi vedere tutta la Toledo moderna che conta, si irradia nel resto del centro storico. Sono atmosfere rarefatte, come atemporali, in cui convivono i vestiti e i tacchi più fashion delle ragazze, con architetture castigliane, sinagoghe con archi arabeggianti e paesaggi solenni. Sono scorci così imponenti che innamorano, insieme a queste incredibili armature di ferro, alla gentilezza nei ristoranti abituati al turismo e ai balconcini di legno che chissà quante cose hanno visto, quando Toledo era la meta degli ambasciatori d'Europa e Felipe II non aveva ancora trasferito la corte a Madrid.
Il centro storico di Toledo è piuttosto piccolo e, visitata la Cattedrale, ci si perde tra gli inviti delle stradine, che salgono misteriosamente sulle pendici, nascondendo la propria direzione a chi le guarda (ah, il senso torinese delle cose!), e nei Musei che raccontano secoli di arte imprescindibile in Europa (il Museo di El Greco è tra quelli che bisogna segnalare). Se volete avere un'idea generale della città e riempirvi sinteticamente dei suoi colori e delle sue atmosfere, c'è lo Zocotren, il trenino turistico che parte ogni 50 minuti dalla plaza de Zocodover, sfiora i principali monumenti cittadini, è la delizia dei bambini e delle famiglie e costa 4,25 euro per gli adulti e 1,85 euro per i bambini, per un percorso di 45 minuti.
Quando cala la notte, la luce fioca dei lampioni di ferro battuto proietta ombre inquietanti sui palazzi in pietra che circondano la Cattedrale, ma è solo un gioco della fantasia, che in queste capitali di storia così intensa e ammirabile, si immagina sempre avventure galanti e/o pericolose, all'ombra dei pesanti portoni di legno. La Toledo di notte vale la pena anche solo per questi momenti, in cui le luci scenografiche rimettono in moto reminiscenze letterarie, fantasie personali e il passato cittadino. Ma insisto a suggerire almeno una notte a Toledo anche per una passeggiata nella plaza de Zocodover, che fu l'antico mercato del bestiame arabo, una delle prime plazas in cui i castigliani diedero sfogo alla loro ossessione per i tori, e che continua a essere il cuore della città, ricordando con le sue architetture così castigliane, la Madrid de los Austria.
E quando il sole cala sulla Castiglia, passate dalla plaza de Zocodover al vicino Alcázar, fidandovi de vostro istinto per affacciarvi sugli scorci e arrivare davanti all'imponente castello che si colora di arancione e vedere, scendendo più giù, gli ultimi raggi che illuminano il regno di Castiglia, Poi dite che non vale la pena rimanere a Toledo per una notte e al diavolo l'AVE, le escursioni turistiche e, persino, con tutto l'affetto rinnovato e inesauribile, Madrid.
PS Per tornare verso la Stazione dell'AVE, scegliete ancora una passeggiata a piedi, ma stavolta attraversate il Tago dal Puente de Alcántara, il primo e più importante ponte di Toledo sul Tago, lo hanno distrutto e ricostruito così tante volte nella secolare storia di Castiglia, che adesso conserva vestigia di ogni epoca, un arco d'ingresso per estremo e una pesante torre medievale che fa ancora la guardia. State attenti all'orario dell'AVE, però: Toledo alle spalle, il Tago sottostante, la vegetazione che tocca le acque, il silenzio e la pace delle mura di pietra sono così magici che si perde la nozione del tempo.
Il video promozionale di Toledo, da youtube