lunedì 12 novembre 2012

I tesori artistici dei Duchi d'Alba per la prima volta in mostra. A Madrid

Dimentichiamo per un attimo gli amori tardivi della Duchessa d'Alba, le dispute di Eugenia Martínez de Irujo e di Francisco Rivera per la custodia della figlia, le infedeltà di Cayetano Martínez de Irujo. Rimettiamo Casa de Alba nel posto storico e artistico che le spetta, come famiglia aristocratica più importante di Spagna, seconda solo alla Famiglia Reale.
A ridare la giusta prospettiva, dopo tanta stampa rosa, ci pensa una mostra, El legado de Casa de Alba, mecenazgo al servicio del arte, che aprirà a Madrid, nel CentroCentro di plaza de la Cibeles, il 1° dicembre 2012 e chiuderà il 31 marzo 2013 ed esporrà parte dell'immenso patrimonio artistico della famiglia. E' la prima volta che gli Alba mostrano al grande pubblico i tesori, accumulati, custoditi e amati nel corso dei secoli.
"La nostra intenzione è condividere le opere e i pezzi che compongono la collezione con un pubblico sempre più esteso e più interessato alla cultura e alla storia. La mostra ci permette di far conoscere diverse opere e documenti che sono sopravvissuti ai colpi della storia e che formano il maggior tesoro del legato della nostra famiglia. E' anche una straordinaria opportunità per conoscere il costante e silenzioso lavoro di manutenzione e conservazione che la Casa de Alba realizza da secoli" ha detto ai media Carlos Fitz James Stuart y Martínez de Irujo, duca di Huéscar ed erede del titolo.
E' inutile dire che chiunque andrà in vacanza a Madrid nei prossimi mesi avrà in questa mostra il vero, grande appuntamento culturale della stagione, una delle cose da fare e da vedere assolutamente in città. Per fare un esempio, tra le opere di inestimabile valore custodite dagli Alba, c'è la più grande collezione di lettere di Cristoforo Colombo, anche con un suo disegno della prima costa america vista dagli spagnoli, quella dell'isola La Española, che oggi ospita Haiti e la Repubblica Dominicana. "E' come assistere in diretta alla scoperta dell'America, in qualche modo" ha commentato il commissario della mostra, Pablo Merendo. C'è anche una Virgen de Granada del Beato Angelico, dipinta nel 1430; e per capire quanto questo quadro del Rinascimento italiano sia importante, un solo dato: c'è un solo altro quadro del Beato Angelico in Spagna e si trova al Museo del Prado. Ci sono opere di Tiziano, Murillo, Ingres, Renoir, Rubens, Ribera, Zurbarán e Zuloaga. E c'è anche il ritratto "in bianco" di una delle figure più famose del Casato, Cayetana de Alba, la Duchessa che si dice sia stata amata da Francisco Goya di un amore proibito (ma nuovi studi sembrano smentire l'amore impossibile).
Cayetana de Alba è stata una delle figure più carismatiche e alla sua morte, senza discendenza, il suo patrimonio ha rischiato la dispersione. Il primo ministro Manuel de Godoy si era infatti impadronito di buona parte dei tesori artistici, compresa la Venere allo specchio di Diego Velázquez, oggi alla National Gallery di Londra. "Al seguente Duca d'Alba, dopo Cayetana, arrivarono solo 32 quadri e lui dovette impegnarsi a fondo per recuperare quelli associati alla famiglia" dice Melendo.
Non è stato l'unico tentativo di saccheggio in una storia secolare: ci sono state anche le guerre contro i Francesi, all'inizio del XIX secolo, che infiammarono Madrid,  e la Guerra Civile, con la distruzione del Palacio de Liria, la residenza ufficiale degli Alba nella capitale. "Durante la Guerra Civile il Palacio de Liria è rimasto in fiamme per 15 giorni, sono rimasti in piedi solo le mura" spiega il commissario della mostra "Anche se le ricostruzioni sono state costanti, la famiglia non è fuggita dal Paese né ha portato via il suo patrimonio".
A ricostruire l'elegante e discreta palazzina della calle Princesa, è stata l'attuale Duchessa. Ed è stata lei, su consiglio del secondo marito, Jesus Aguirre, a costituire la Fundación Casa de Alba, che dal 1975 gestisce il patrimonio familiare, affinché non vada disperso e continui a  testimoniare prestigio, potenza e mecenatismo del Casato. "L'attuale Duchessa ha costruito una collezione sull'Impressionismo di grande qualità, perché questa è stata sempre la massima della famiglia: cercare di contribuire con qualcosa che non c'era in Spagna".
Per questo si trovano oggetti preziosi e curiosi come una prima edizione del Don Chisciotte, vasi di Sevres, la Bibbia gotica di famiglia e una piccola cassa di Fabergè con una miniatura dell'ultimo zar. In tutto sono 150 opere, quasi tutte provenienti da Liria, tra quadri, sculture, manoscritti, reperti archeologici, mobili e vestiti. L'esposizione si articola in tre parti diverse, ma complementari: nella prima si analizza il rapporto tra il Casato degli Alba e la storia spagnola, nella seconda l'obiettivo è sottolineare il mecenatismo dei Duchi, durante i secoli, e nel terzo segmento si possono ammirare i pezzi più curiosi collezionati dagli Alba grazie ai rapporti aristocratici e agli interessi personali dei membri del Casato.
E' la prima volta che gli Alba offrono una mostra così ampia ed esaustiva, fortemente voluta dalla Duchessa Cayetana, quasi come un suo ultimo legato agli spagnoli.
Il biglietto d'ingresso alla mostra costa 10 euro, il ridotto costa 6 euro.