domenica 11 novembre 2012

SOS per il Real Oviedo: rischia di scomparire e si mobilitano i tifosi da tutto il mondo

Il Real Oviedo è una squadra di Segunda B, una specie di serie C italiana, e ha bisogno di quasi 2 milioni di euro entro sabato 17 novembre, altrimenti scomparirà, seppellito dai debiti. Una storia che mi riporta al Toro delle settimane precedenti l'acquisto di Urbano Cairo e che ha risvolti che rimettono in pace con il calcio (in Spagna a volte capita, ricordate questa storia, dei bambini catalani che non hanno mai vinto una partita del loro campionato?).
Il punto della situazione lo fa El Pais di oggi, dopo giorni di appelli degli ovetensi sulle reti sociali. I primi a monbilitarsi, subito dopo aver saputo del pericolo che corre la squadra, sono stati, incredibilmente, gli inglesi. Sid Lowe, corrispondente per The Guardian, ha scritto su Twitter, ai suoi 100mila followers: "Il Club che ha dato alla Premier League Cazorla, Muchu e Mata rischia di dover lasciare il calcio. Per favore, comprate azioni. @sosrealoviedo".
Una settimana dopo il suo appello il Real Oviedo aveva già raccolto 800mila euro, grazie soprattutto ai piccoli acquisti dei tifosi, che hanno comprato da una a quattro azioni, per un valore di 10,75 euro ognuna.
Ma la cosa che ha davvero sorpreso, sottolineano da El Pais, è stata "la portata internazionale dell'iniziativa. Fino a venerdì avevano comprato azioni, via Internet, oltre 5mila persone da 41 Paesi e la pagina creata dal Club per l'ampliamento di capitale, www.yosoyelrealoviedo.com, era già stata tradotta in 10 lingue (il link per la versione in italiano). Anche il Real Madrid aveva annunciato l'acquisto di 100mila azioni". E non solo, insiste il quotidiano madrileno: "Le peripezie del Real Oviedo sono diventate notizia di interesse per media di tutto il mondo, con richieste di itnerviste da canali come BBC, CNN o ESPN".
Perché questa passione globale per una squadra di provincia, condannata da tempo alle serie minori, dopo aver lanciato alcun dei migliori talenti della Spagna vincente di questi anni? I britannici sono appassionati di calcio e, dunque, una storia come quella del Club asturiano, non poteva non mobilitarli (Toro, dovesse mai risuccedere, pensaci!); poi, nel caso di Sid Lowe, che ha lanciato il primo appello, c'è addirittura il merito di Erasmus: ha conosciuto il Real Oviedo grazie ai mesi trascorsi nel capoluogo asturiano con la borsa di studio europea. Perché adesso facciano storie per trovare i fondi e non arrivino a capire quanto dobbiamo, nella formazione di uno spirito europeo e nella conoscenza di altre storie e altre tradizioni a Erasmus!
Le reti sociali hanno poi fatto il resto, portando la storia del Real Oviedo in Paesi con una tradizione calcistica meno intensa, ma semrpe capaci di identificarsi nelle disgrazie di chi è più piccolo e lotta per sopravvivere: "So cosa significa sentire passione per una squadra piccola" ha detto la statunitense Sherrilynn Rawson a El Pais.
Il Real Oviedo è stato vicino alla scomparsa anche 10 anni fa, quando rivalità politiche locali hanno messo in pericolo la sua sopravvivenza, fino all'intervento deciso dei tifosi. Poi, come è successo alla Spagna del boom economico, il Club si è illuso dietro alle promesse di un costruttore edile, che ha sperperato 18 milioni di euro in cinque anni, ha ridotto al squadra alle serie minori ed è poi fuggito all'estero. Adesso la nuova dirigenza deve disperatamente far fronte ai debiti e ha promesso di farlo senza artifici finanziari, perché sono cambiati i tempi, è cambiata la Spagna, sprofondata anch'essa nella crisi economica, e non è più tempo di squali e di imbroglioni. Il Real Oviedo dev'essere salvato davvero.
E ancora una volta ci sta pensando la gente, quella vera, che crede al valore di ogni euro speso e per questo è disposto a spenderlo per una ragione sentimentale, la salvezza di uno dei simboli più amati della città. "Il proprietario può essere chiunque, ma la squadra è della città. L'Oviedo è l'unico Club della Spagna che è stato salvato grazie ai tifosi" rivendica con orgoglio a El Pais il consigliere comunale di Izquierda Unida Roberto Sánchez Ramos. Così sono gli ovetensi, che stanno lavorando, insieme agli anonimi azionisti dall'estero, alla salvezza del Club, comprando poche azioni a testa. Tra gli acquirenti ci sono anche disoccupati, persone per il cui bilancio familiare ogni euro conta; sanno che se il 17 novembre non si rqaggiungeranno i 2 milioni di euro, non vedranno tornare indietro i soldi versati. "L'Oviedo è come un amico, bisogna esserci quando ha bisogno di aiuto" dice Maria Cano, disoccupata, che ha appena comprato un'azione.
"I dipendenti dell'Oviedo, che hanno dovuto aumentare l'orario d'ufficio, per rispondere alla valanga di richieste, hanno vissuto negli ultimi giorni numerosi casi come questi, di eroi anonimi che esauriscono le capacità di sorpresa: quello del disoccupato impegnato a lasciare tutto quello che aveva, 3,50 euro, senza avere niente in cambio; quello dei nonni che comprano azioni per i nipoti, strizzando l'occhio al futuro, o quello della giovane emigrante, che prima di tornare a Londra per un lungo periodo, ha comprato 50 azioni" conclude El Pais.
Non è una storia che rimette in pace con il calcio, questa della salvezza del Real Oviedo?
PS Ma a Fernando Alonso, non gliel'hanno chiesto, un contributo per salvare la squadra della sua città? Curiosità.