giovedì 10 gennaio 2013

L'ex socio di Urdangarin coinvolge Corinna, l'amante di re Juan Carlos, nel caso Noos

Svolta inaspettata, che sa tanto di ricatto alla Casa Reale, nel caso Noos, che coinvolge il genero di re Juan Carlos Iñaki Urdangarin, in una brutta trama di malversazione di denaro pubblico ed evasione fiscale. L'ex socio di Urdangarin, Diego Torres, ha consegnato al giudice istruttore José Castro una serie di email da cui risulta la presenza della principessa tedesca Corinna zu Sayn-Wittgenstein, da alcuni anni amante di re Juan Carlos, in alcune attività di Noos.
Niente di penalmente rilevante, di fatto lo scambio di email tra l'assistente personale di Iñaki Urdangarin Mario Sorribas e l'impiegato di Noos Francisco Larrey testimonia solo che Corinna è stata ospite del Valencia Summit 2004, il primo evento organizzato da Noos per la Comunitat Valenciana. Nella prima email Sorribas si complimenta con Larrey, per essere riuscito a portare Corinna al Summit: "Sei stato grande, così si arriva ovunque nel mondo!" gli scrive. E l'altro, in tono ironico: "Credi che potrò sposare la signorina Corinna?" Poi c'è uno scambio di email tra la stessa Corinna e Larrey, in cui lui la ringrazia della sua presenza, avendo per risposta "solo poche righe per ringraziarti per la fantastica organizzazione del Forum e per tutta l'assistenza che mi avete fornito. E' stato fantastico, un buon lavoro".
Come si può vedere non c'è niente che sia penalmente rilevante: Corinna è stata semplicemente ospite del Forum e ringrazia gli organizzatori. Ma la strategia di Diego Torres risulta chiara: la principessa tedesca (che principessa non è, essendo divorziata dal principe tedesco di cui continua a usare il nome) è da tempo l'amante di re Juan Carlos, era nelle comitive di diversi viaggi ufficiali del monarca, pare abbia concluso diversi affari in suo nome nei Paesi arabi, era in ospedale con lui in molte delle recenti operazioni a cui è stato sottoposto ed era con lui nella famosa battuta di caccia del Botswana, durante la quale lui è caduto, fratturandosi l'anca e portando alla luce pubblica relazione clandestina e viaggio inopportuno. Coinvolgere il nome di Corinna nel caso Noos, è un attacco chiaro a Iñaki Urdangarin e alla Casa Reale, una chiara minaccia ai loro interessi. Torres ha sempre detto che non sarebbe stato il capro espiatorio di nessuno e sta facendo capire chiaramente che se si andrà a fondo, lui lo farà accompagnato.
Che l'ex socio di Urdangarin intenda giocarsi tutte le carte lo si vede anche nelle altre email consegnate al giudice Castro. Nel 2007, quando re Juan Carlos aveva già ordinato al genero di allontanarsi da Noos, Mario Sorribas propone a Iñaki una soluzione per dissimulare la sua partecipazione nella Fundación Deporte, Cultura e Integración Social, con cui sta cercando di riprendere le attività di Noos. La Casa Reale aveva appena aggiornato il profilo di Urdangarin nella pagina web e per Sorribas era una buona occasione per riscrivere la storia del Duca e "non far vedere che tu sei l'alma máter di questa cosa". Praticamente, secondo Sorribas, sarebbe stato necessario scrivere "le notizie relative al tuo rapporto con la Fondazione in modo retroattivo"; in questo modo, secondo lui "non appariresti come l'ispiratore e nessuno potrebbe dire "questa è la fondazione di Iñaki"".
E con queste emails Torres dimostra che Urdangarin aveva disobbedito al re e, affatto pentito, continuava con la Fondazione un'attività simile a quella sviluppata con Noos. Ma aggrava anche la posizione di Sorribas, che si era definito un semplice "lavoratore" di Noos, dimostrando il suo potere e la sua influenza sul Duca, e mostra la propria indignazione per "l'epidemia di amnesia" che ha colpito i collaboratori chiamati a dichiarare dal magistrato.