Si chiama Gitanillas de mi barrio (Zingarelle del mio quartiere) ed è la nuova
collezione di trajes de flamenca di Juana Martin, una delle più innovative
stiliste spagnole, la prima che ha guardato ai vestiti da gitana con creatività
contemporanea, mescolando tessuti, accentuando sensualità e giocando con
trasparenze e scollature.
E' sempre stata una delle protagoniste di SIMOF, il Salone della Moda Flamenca di Siviglia, ma quest'anno la vicinanza di date con la Madrid Fashion Week, in
cui presenta il suo pret-a-porter, l'ha costretta a dare forfait. Ha rimediato
presentando la sa moda flamenca ieri, alll'Hotel Alfonso XIII di Siviglia, che
apre sempre più spesso i suoi saloni mudéjar alla città, regalando alla moda
locations ineguagliabili per eleganza e senso andaluso del bello.
Le gitanillas di Juana, anche lei di origini gitane, andranno alle imminenti
ferias andaluse con vestiti ispirati ai Patios di Córdoba, un omaggio della
stilista alla sua città e al recente riconoscimento di Patrimonio Immateriale dell'Umanità, ottenuto dalla Festa di maggio degli straordinari cortili cordobesi, ricchi di piante,
profumi e suoni d'acqua. I colori prediletti sono quasi fluorescenti, il verde,
l'arancione, il giallo; le maniche terminano spesso in volants che sembrano
corolle; le scollature sono generose e le trasparenze si arricchiscono di pizzi
preziosi. La sensualità e le curve delle donne flamenche di Juana Martin sono
così sicure che osano anche vestiti attillati e inaspettatamente corti, pr
senza perdere il tocco e l'identità gitani. Come sempre sorprendente.
Le immagini, dalle gallerie fotografiche di elcorreoweb.es e
sevillamagazine.es.