domenica 18 novembre 2012

La regina Sofia di Spagna guida le signore del Vertice Iberoamericano alla scoperta di Cadice e Jerez

Per qualche ora, a Cadice, è sembrato di tornare indietro nel tempo. Ieri, mentre i leaders politici iberoamericani, guidati da Juan Carlos I di Spagna, vero mattatore della due giorni gaditana, si dedicavano a tirare fuori qualcosa di utile dal loro vertice annuale, le loro mogli, accompagnate dall'inappuntabile regina Sofia, si sono dedicate alle visite culturali (meno male che hanno risparmiato loro orfanotrofi e ospedali). Gli uomini a risolvere i problemi del mondo e le donne alle più spensierate (e innocue) visite culturali.
Le signore latinoamericane (ma c'erano anche la sempre invisibile Elvira Fernández de Rajoy e la portoghese María Alvés de Silva) hanno visitato prima l'Espacio de Creación Contemporánea (ECCO), che in quest'anno di Bicentenario della Costituzione ospita numerose mostre di artisti latinoamericani, quindi hanno raggiunto la Cattedrale e si sono poi dedicate una passeggiata, tra le strette vie gaditane e gli applausi di chi le aspettava dal primo mattino. Particolarmente contenta, per gli applausi, i saluti e i complimenti, la regina Sofia, visti i fischi che la Famiglia Reale riceve ultimamente nelle sue apparizioni pubbliche.
La comitiva di primeras damas ha poi raggiunto Jerez de la Frontera, dove ha assistito a una breve esibizione dei cavalli della Real Escuela de Arte Ecuestre, una delle più importanti di Spagna, e ha poi pranzato nelle Bodegas di González Byass, uno dei marchi più famosi dello sherry andaluso (Tio Pepe appartiene a questo gruppo). Anche a Jerez, che pure vive giorni durissimi, a causa di uno sciopero dei netturbini, che non sono pagati da mesi, la regina ha ricevuto numerose dimostrazioni di affetto e simpatia.
Notata l'assenza della principessa Letizia, per la quale il programma non ha previsto alcuna attività a Cadice, a parte la presenza alla cerimonia di apertura (il principe Felipe, invece, ha affiancato per la prima volta il padre in numerosi appuntamenti) e che è tornata a Madrid subito dopo l'apertura del Vertice (sicuramente per stare con le figlie). Chi non l'apprezza ha subito concluso che probabilmente per le sue aspirazioni le visite culturali con le primeras damas erano cosa troppo frivola, eppure è questo che le toccherà, quando sarà regina.
Le foto della giornata culturale delle signore, dal web spagnolo