martedì 8 giugno 2010

Elena Anaya sarà la protagonista di La piel que habito, nuovo film di Almodóvar

Non aspira a essere la prossima Penélope Cruz, anche perché a 34 anni (ne compirà 35 tra un mese) ha di suo una carriera personale tra Spagna e USA di tutto rispetto. Elena Anaya è la nuova chica Almodóvar, scelta dal regista manchego come protagonista de La piel que habito, accanto ad Antonio Banderas e a Marisa Paredes.
Per evitare che si iniziasse a dire che Elena è stata scelta causa impegni di Penélope Cruz, che inizierà a girare Pirati dei Caraibi 4 proprio quando cominceranno le riprese de La piel que habito, Pedro Almodóvar ha fatto subito sapere che il personaggio è stato scritto pensando proprio a lei. Elena Anaya ha avuto un piccolo ruolo in Parla con lei e da allora, spiegano da El Deseo, la casa produttrice di Pedro Almodóvar e di suo fratello Agustin, mantiene un ottimo rapporto con il regista. In un'intervista a El Pais, alcune settimane fa, Almodóvar aveva detto che la collaborazione con Penélope Cruz continua, che aveva pensato a lei anche per La piel que habito, ma che, mano a mano che procedeva con la scrittura della sceneggiatura, si è reso conto che il personaggio principale non era adatto a lei. "Ho molte idee in testa e c'è posto per Penélope" aveva assicurato il regista.
Adesso è il momento di Anaya, uno dei volti più belli e più radiosi del cinema spagnolo. L'attrice è reduce da Habitación en Roma, che, nonostante il lancio mediatico e l'attenzione suscitata dal ritorno di Julio Medem dietro la macchina da presa, non ha avuto il successo sperato. Nel suo curriculum ci sono Lucia e il sesso, Senza notizie di Dio, Parla con lei; dopo ha tentato la carriera americana, con Dead Fish e Van Helsing. Da allora si è sempre mossa tra il cinema spagnolo e quello internazionale: è stata la pericolosa e inafferrabile Angélica in Alatriste e la deliziosa protagonista di Miguel y William, che narra un improbabile incontro di Wiliam Shakespeare e Miguel de Cervantes nella Castiglia, e ha lavorato in Savage Grace e in L'instinct de mort, per poi tornare in Spagna e interpretare il pluripremiato Solo quiero caminar e ripartire per girare Cairo time. Adesso, in questa carriera che guarda all'estero senza rinunciare al cinema spagnolo, arriva il film "più duro" di Pedro Almodóvar, accanto a un Antonio Banderas "cattivo e crudele come come non lo avete mai visto" (tutto detto da Almodóvar). Un nuovo punto fermo in una carriera originale e attentamente gestita.