Mancano poche ore alla finale della Confederations Cup, tra Brasile e Spagna, al
Maracanà di Rio de Janeiro e, lasciando da parte tattiche, formazioni ed
euforie, i media spagnoli lamentano il poco protagonismo che
TeleCinco ha dato a Sara Carbonero in questo torneo.
La ricordate la morena dagli occhi verdi, diventata mondialmente famosa perché
baciata dal fidanzato Iker Casillas, fresco campione del mondo di Sudafrica
2010, in diretta televisiva? Dopo quel bacio, tracimato sui media di tutto il
mondo, la giornalista è diventata una delle ragazze più seguite e più
osservate di Spagna. C'è stata un'ossessione tale verso di lei, che appariva su
carta, tv e web un'ora sì e l'altra pure, come giornalista, come
testimonial di qualche prodotto o come obiettivo dei paparazzi, che è un vero
miracolo che non sia diventata la donna più odiata del Paese. E' una delle più
sopravvalutate, non c'è dubbio.
Al successo travolgente dopo il bacio non è infatti seguita un'evoluzione professionale
sufficiente.
Nel 2010 Sara aveva 25 anni, conduceva la sezione sportiva del telegiornale delle 15 di TeleCinco, non aveva ancora terminato gli studi universitari, ma era bella, disinvolta e sorridente, la figlia e la nuora di ogni spagnolo, e pazienza se era lì per essere bella, per essere la fidanzata del portiere più amato di Spagna e se non aveva terminato la Facoltà di Giornalismo. Tre anni dopo Sara continua a non aver terminato gli studi, continua a presentare la sezione sportiva di TeleCinco, continua a essere la fidanzata di Iker Casillas, con cui forma una delle coppie più amate e più osservate di Spagna. Ha anche permesso, con la complicità del fidanzato, che TeleCinco si servisse della sua relazione sentimentale per aumentare curiosità e morbosità dei telespettatori, invece di esigere di essere trattata come una professionista seria e credibile.
Non appena il suo fidanzamento è diventato pubblico non ha chiesto di essere dirottata ad altro sport o a un altro settore, ma ha insistito a fare l'esperta di calcio, accettando di essere inviata ai Mondiali 2010 e agli Europei 2012, proprio dietro la porta del fidanzato, cosa che ha suscitato ironie e attenzione anche da parte dei media stranieri, che si sono divertiti a fotografarla. Ha usato la sua relazione personale con Casillas per rivelare, con poca discrezione, le discussioni e i disaccordi dello spogliatoio del Real Madrid, causando anche la reazione, giustamente infastidita, di Cristiano Ronaldo, e, probabilmente, il raffreddamento dei rapporti tra Casillas e José Mourinho.
Nel 2010 Sara aveva 25 anni, conduceva la sezione sportiva del telegiornale delle 15 di TeleCinco, non aveva ancora terminato gli studi universitari, ma era bella, disinvolta e sorridente, la figlia e la nuora di ogni spagnolo, e pazienza se era lì per essere bella, per essere la fidanzata del portiere più amato di Spagna e se non aveva terminato la Facoltà di Giornalismo. Tre anni dopo Sara continua a non aver terminato gli studi, continua a presentare la sezione sportiva di TeleCinco, continua a essere la fidanzata di Iker Casillas, con cui forma una delle coppie più amate e più osservate di Spagna. Ha anche permesso, con la complicità del fidanzato, che TeleCinco si servisse della sua relazione sentimentale per aumentare curiosità e morbosità dei telespettatori, invece di esigere di essere trattata come una professionista seria e credibile.
Non appena il suo fidanzamento è diventato pubblico non ha chiesto di essere dirottata ad altro sport o a un altro settore, ma ha insistito a fare l'esperta di calcio, accettando di essere inviata ai Mondiali 2010 e agli Europei 2012, proprio dietro la porta del fidanzato, cosa che ha suscitato ironie e attenzione anche da parte dei media stranieri, che si sono divertiti a fotografarla. Ha usato la sua relazione personale con Casillas per rivelare, con poca discrezione, le discussioni e i disaccordi dello spogliatoio del Real Madrid, causando anche la reazione, giustamente infastidita, di Cristiano Ronaldo, e, probabilmente, il raffreddamento dei rapporti tra Casillas e José Mourinho.
In questi tre anni non è cresciuta come giornalista, dimostrando di avere poca
disinvoltura davanti agli imprevisti e di avere poca preparazione su tecniche e
tattiche del calcio. Memorabili i suoi errori agli Europei del 2012. Dopo la
semifinale, vinta ai rigori dalla Spagna contro il Portogallo, la bella Sara ha
intervistato Andrés Iniesta, chiedendogli se non gli sarebbe piaciuto tirare un
rigore e lui, guardandola sorpreso, ma cercando di ridimensionare la pessima
figura, di rimando: "Sì, certo, di fatto ho tirato il secondo". Memorabili anche le sue osservazioni
banali a bordo campo, tanto che i colleghi in postazione hanno iniziato
a consultarla sempre di meno e su Twitter c'è stato un hashtag, #GraciasSara,
che di tanto in tanto viene ripreso e che la prendeva in giro per i suoi prescindibili contributi.
Così, viste le critiche che Sara suscita a ogni partita in diretta, TeleCinco
quest'anno l'ha sì mandata in Brasile, perché volete mettere poter dire di
avere nel proprio staff la bella fidanzata di Casillas, però non le ha più dato
un ruolo centrale. La giornalista continua a presentare la sezione sportiva del
tg del pomeriggio e fa alcuni collegamenti prima e dopo le partite. E, pensate,
pure con una presenza così ridotta è riuscita a dire la sua solita perla
evitabile. E' stato durante la partita Spagna-Nigeria, giocata in contemporanea
con Tahiti-Uruguay; dando conto degli otto gol dei sudamericani, che la nostra ha
manifestato sorpresa perché nessuno era stato segnato dal goleador della
Celeste, Edison Cavani. E la spiegazione era semplice: Cavani non era in campo,
cosa che, magari, essendo lei in Brasile, avrebbe dovuto sapere (magari
consultando la formazione delle due squadre, prima di iniziare il
collegamento...).
TeleCinco giustifica il minor protagonismo di Sara con la minore importanza e la
minore durata della ConfCup rispetto ai Mondiali o agli Europei, ma l'evidente
inadeguatezza della giornalista spinge, soprattutto nei forum spagnoli, a
chiedersi quando la Spagna deciderà di premiare i talenti e non la bellezza.
Perché ci sono pochi dubbi che Sara Carbonero non sia in grado di reggere una
conversazione sul calcio, non sia in grado di reggere un programma televisivo
senza un copione già scritto e non ce nessun dubbio sul fatto che sia lì, a fare la
solita bella senza talento in tv, per merito dei suoi occhi verdi e del
fidanzamento con Iker Casillas (sì, lo so, era Sara Carbonero ancora prima di
legarsi al portiere madridista,su Rotta a Sud Ovest si era parlato di lei ancora
prima del Mondiale del 2010, ma il boom della sua popolarità è dovuto al bacio
sudafricano e lei non ha saputo usare quel bacio per crescere professionalmente, ma solo per arricchirsi e soddisfare la sua vanità di ragazza
copertina e di it-girl del momento).
E vista la sua scarsa presenza in tv, molti media si consolano mostrando i suoi
numerosi looks televisivi, le sue acconciature per le dirette televisive e i
bikini con cui prende il sole a Copacabana. Più socialitè che giornalista:
chissà se era questo quello che voleva.